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Raya

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    Confratello
  1. In caso non ne avessi ancora avuto l'occasione, vedi anche l'opera prima della stessa regista La storia del cammello che piange, perché è da 5/5. Con questo film si è diplomata al centro di cinematografia sperimentale di Monaco di Baviera insieme a un ottimo co-regista e direttore della fotografia, l'italiano Luigi Falorni. Secondo me, una delle migliori pellicole in assoluto dell'ultimo decennio, anche perché è un documentario. Se poi ti piacciono le "atmosfere da steppa" (io ne vado pazza) ti consiglio anche il kazako Tulpan. Per quanto non eccelso come le due pellicole mongole, è molto
  2. Spinta dall'idea di vedere un film di Gilliam, nonostante già alcuni amici non me ne avessero parlato in toni entusiastici, pochi giorni fa ho visto Parnassus. Beh... in una parola: deludente. Volendoci spendere qualche parola in più, lo definirei inutile, privo di una trama degna di questo nome, popolato da personaggi che sembrano recitare se stessi nella parte di attori che recitano in un film di Gilliam. Senza né capo né coda, insipido nei contenuti e, per contrappasso, visivamente barocco, fastosissimo ed eccessivo. Ma quanto ho rimpianto lo stupendo Tideland... Voto Parnassus : 2/
  3. ok , io vi sconsiglio di cuore questa trilogia (letta in inglese anni fa) è l'opera prima di un'esordiente e si vede. scrittura piatta, fiera dei luoghi comuni in campo di analisi pseudo-sociali e plot che fa acqua da tutte le parti, inoltre cadute di ritmo davvero impressionanti. se siete abituati a un fantasy di "alta qualità" per stile e per intreccio, evitate a priori perché, a confronto, Harry Potter sembra il Signore degli Anelli. In conclusione - parere personale, ovviamente: se siete lettori poco critici e avete voglia di una lettura leggera e mentalmente poco impegnativa in at
  4. Esistono pareri molto controversi sulla Wheel of Time. Diciamo che è come la torta al rabarbaro irlandese : o la ami, o la odi... e bastano i primi morsi per rendersene conto. Sinceramente, io dopo il quarto ho mollato, ma so di gente entusiasta che ha retto per tutta la saga e che ora aspetta con ansia la pubblicazione del volume conclusivo nonostante la scomparsa di Jordan.
  5. Gran film, davvero. Toni degni di una tragedia shakespiriana. Parenti serpenti, ma in una cornice di bellezza ed eleganza estetica impeccabili. Della trilogia "cappa e spada" segna il ritorno alle vette di Hero, dopo la mezza delusione, imho, di La foresta dei pugnali volanti. mi sbilancerei anche in un 4.5/5
  6. Ho terminato oggi Neve dello scrittore turco premio Nobel 2006 Orhan Pamuk. Il giudizio è veramente positivo! La storia è ambientata a Kars, cittadina turca realmente esistente ai confini con l'Armenia, durante un'eccezionale nevicata che isolerà i suoi abitanti per quattro giorni dal resto del mondo. Proprio in quei giorni arriva a Kars il poeta ed esule Ka, rifugiato politico in Germania da molti anni e, come tanti suoi connazionali residenti in Europa, creatura da limbo, non ateo né veramente musulmano, non più turco, ma neppure europeo, condannato a un'invincibile solitudine. Nei qu
  7. questa è meravigliosa ...................peccato non sia Tyrion...........................
  8. sì, molto bello. Se ti è piaciuto Murakami, ti consiglio il suo capolavoro L'uccello che girava le viti del mondo edito in Italia da Feltrinelli.
  9. Finito da un paio di settimane Narcotica di Alessandro Scotti, libro-indagine sul narcotraffico internazionale edito da Isbn sulla base degli articoli pubblicati nel nostro paese su Rolling Stone in sei anni di viaggi e inchieste ai confini della realtà ai quattro angoli del mondo. Droghe, vita morte e miracoli, dal Sudamerica del dopo Pablo Escobar e dell'egemonia dei grandi cartelli organizzati, all'anarchia perenne dell'Africa Occidentale, dove i narcotrafficanti stanno comprando interi stati come base d'appoggio per lo smercio occidentale, al Medio ed Estremo Oriente con le sue rotte, vecc
  10. Era in programma da oltre un anno e finalmente ce l'ho fatta: Gomorra, di Roberto Saviano. Che dire? Ora sta anche uscendo il film di Garrone, presentato anche a Cannes e di cui Saviano stesso è co-sceneggiatore... Dire un gran bene di questo libro è comunque riduttivo. Non aspettatevi un romanzo, non aspettatevi un memoriale, non aspettatevi un saggio: l'oggetto è ferocemente ibrido e morde parecchio. Materiale pericoloso, quasi incredibile che, in un paese come il nostro, qualcuno abbia il coraggio di fare i nomi e i cognomi accompagnandoli dalla descrizioni di azioni più o meno criminali
  11. Finalmente visto, ma non mi ha entusiasmato. Resta qualche scena veramente spassosa e (quasi) di culto, ma nel complesso si rimpiange il primo capitolo. Il surrealismo delle immagini, però, è presente anche qui, vero marchio di fabbrica di Kaurismaki, uno dei registi europei che preferisco. voto 2.5/5
  12. eh, sì... senno dov'è il divertimento?!!!!! mah... boh... su questo si potrebbe discutere, in effetti. intendo: riteniamo fondata e calzante la divisione del fantasy in sottogeneri? e su che base questi potrebbero poggiare? e come etichetteremmo alcuni dei nostri beniamini? sarebbe un argomento interessante, ma finiremmo molto OT, quindi chiudo. ciao
  13. Gemmel. Turtledove (mi riferisco alla Legione).
  14. Breakfast on Pluto di Neil Jordan. Ritratto gayo dell'Irlanda anni '70, divisa fra IRA, bigottismo e glam revolution nella Londra ombelico del mondo. Il protagonista attraversa non senza intralci un'infanzia mediamente triste segnata dall'abbandono materno e dalla scoperta della propria omosessualità. Ancora di salvezza, allora e per tutti gli anni a venire l'amicizia come unica fede assoluta e irrinunciabile. Film che trasuda buonismo, ma che, nel complesso, riesce a scivolare via piacevole. Voto: 3/5
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