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Commenti su film appena visti


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I professionisti, di Richard Brooks, con Burt Lancaster, Lee Marvin, Robert Ryan, Woody Strode, Jack Palance, Ralph Belamy, Rafael Bertrand, Claudia Cardinale. Avvincente western avventuroso, con un cast di prima scelta. Divertimento, qualche momento drammatico, splendidi paesaggi, per una storia che pur risultando prevedibile, finisce per coinvolgere. Merito sicuramente dei personaggi, stereotipati ma dannatamente cool, su tutti Lancaster e Marvin. Un classico film per una serata in relax, ma molto più meritevole della media. Frizzante. Voto 3.5 / 5 &gt;_&gt;<img alt=" />;)

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Elizabeth - the golden age

Cate Blanchett è bravissima, i costumi e le scenografie sono memorabili ma il film, esteticamente strepitoso, nel complesso è piuttosto freddo. Il "primo capitolo" di questa storia Elisabetta I d'Inghilterra mi era piaciuto di più.

3,5 / 5

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The Bourne Ultimatum di Paul Greengrass. Degna conclusione della trilogia dell'agente Jason Bourne. Rispetto agli altri film guadagna in spettacolarità e ritmo dell'azione pur senza perdere quella sobrietà e asciuttezza che lo ha contraddistinto in precedenza. Ottimo il parco attori con Matt Damon in testa e tutta una serie di comprimari di grande valore... Paul Greengrass si conferma uno dei migliori registi d'azione(vd. United 93) del momento. Non me ne voglia James Bond di cui rimango comunque un sostenitore ma la saga di Bourne è superiore.... VOTO: 4/5
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The Wind that shakes the Barley (trad. it. Il vento che accarezza erba) - di Ken Loach. Il titolo è tratto da una ecchia ballata irlandese, il film uno spaccato della storia d'Irlanda a cavallo tra il 1919 ed il 1924, tra la conquista dell'autonomia (prima) e dell'indipendenza (poi) e la guerra civile - per intenderci, il periodo in cui si concludeva il bellissimo Michael Collins, che Roddy Doyle ha raccontato nel suo Una stella di nome Henry.

E' la storia di due fratelli, un politico e combattente dell'IRA, l'altro avviato ad una promettente carriera di medico a Londra, a cui rinuncia per tornare e combattere accanto al fratello. M al conseguimento dell'autonomia i ruoli si rovesciano, ed i fratelli si ritrovano uno contro l'altro, decisi ad ottenere la stessa cosa, ma con metodi clamorosamente diversi. Caino contro Abele, una tragedia familiare sullo sfondo della tragedia di un popolo, e Loach lo racconta benissimo, senza fronzoli né concessioni.

5/5

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Il fuorilegge del Texas, di Henry King, con Gregory Peck, Helen Westcott, Millard Mitchell. Ringo viene perseguitato ovunque vada per la sua fama di pistolero infallibile, e sfidato da chiunque sia in cerca di gloria e notorietà. In tutto questo, lui cercherà di ritrovare rapporti perduti anni prima. Non un semplice western, ma un dramma umano visto attraverso gli occhi del genere di frontiera, che rappresenta i tormenti di un uomo vittima di una situazione da lui stesso generata. Perfetto Peck nei panni di Ringo, capace di dare la giusta dose di umanità al suo personaggio, così come la regia di King che riesce a conciliare al meglio i momenti più intensi a quelli di pura azione. Implacabile. Voto 4 / 5 &gt;_&gt;<img alt=" /><img alt=" />

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Lolita, di Stanley Kubrick, con Shelley Winters, James Mason, Peter Sellers, Sue Lyon, Diana Decker. Cosa può scatenarsi a cinquant'anni in un uomo alla vista di una splendida ninfa minorenne? La risposta data da Kubrick è tra le più disturbanti, carica di un'introspezione psicologica a metà tra le pedofilia e l'amore, tra i rimorsi e la pazzia. Stilisticamente perfetto, con dialoghi strepitosi, personaggi dalla forte caraterizzazione, su tutti un Sellers ancora una volta istrionicamente mostruoso. E' un film che pone delle domande e fa sorgere dei dubbi: l'uomo anche più insospettabile, può facilmente cedere ai suoi istinti più primordiali? Inquietante. Voto 4.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

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Contro tutte le bandiere, di George Sherman, con Mildred Natwick, Maureen O'Hara, Anthony Quinn, Errol Flynn. Ufficiale della marina britanicca si infiltra come spia in un covo di pirati, per esser conteso prima da una piratessa e in seguito da una principessa indiana. Scialbo film di cappa e spada, con un Flynn non troppo in forma, e spunti comici a tratti involontari che finiscono per risultare fin troppo ridicoli. C'è qualche buon momento, soprattutto nelle scene d'azione, ma è un pò poco in un prodotto breve che, a visione finita, lascia ben poco. Deludente. Voto 2 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

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Da qui all'eternità, di Fred Zinnemann, con Frank Sinatra, Ernest Borgnine, Deborah Kerr, Montgomery Clift, Burt Lancaster, Donna Reed, Philip Ober, Mickey Shaughnessy, Harry Bellaver, Jack Warden. Le disavventure amorose e non di un gruppo di soldati stanziati a Honolulu pochi giorni prima dell'attacco dei giapponesi a Pearl Harbour. Un affresco potente della vita militaresca, con tutti i piccoli drammi interni, le rivalità, gli abusi di potere. E in mezzo le donne, unico appiglio di svago e speranza per gli uomini in divisa. Sontuoso, elegante, divenuto famoso per la scena del torrido bacio in spiaggia tra Lancaster e la Kerr, e vincitore di 8 premi Oscar, tra cui quello a Sinatra. La parte bellica si riduce a poco meno di dieci minuti, ma comunque il resto del film si fa apprezzare, non scadendo mai nella noia. Magniloquente. Voto 4.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

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'Seta', tratto dal romanzo di Baricco.

Premettendo che non ho letto il libro... un trituramento di nondicocosa che non immaginate... pure le scene zozze non riuscivano a svegliarmi, anzi mi abbioccavano ancora di più <img alt=" />

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Gli insospettabili, di Joseph L. Mankiewicz, con Michael Caine, Laurence Olivier, Alec Cawthorne, John Matthews. Ricco scrittore di gialli invita nella sua villa l'amante di sua moglie, e gli tenderà una trappola sadica di cui poi pagherà le conseguenze. Un film d'attori, e che attori! Caine e Olivier, due dei più grandi di tutti i tempi, si sfidano in una gara di bravura senza pari, su una sceneggiatura assolutamente geniale nel suo macabro contoncersi continuamente. Cos'è reale, e cosa non lo è? Giochi psicologici, artifizi mentali così elaborati che raramente è capitato di vedere su grande schermo. Il tutto sorretto da una regia sontuosa, che da il giusto risalto ad ogni singolo particolare. Nei titoli di testa sono inseriti anche i nomi di attori immaginari, ma questo avrà lo scopo di "ingannare" volutamente lo spettatore sullo svolgersi della vicenda. In uscita ora nelle sale il remake, dove Caine interpreterà il ruolo che a suo tempo fu di Olivier, in una sorta di ritorno sul luogo del delitto a parti invertite. Ma l'originale rimane un film mozzafiato, da non perdere per nessun motivo. Entusiasmante. Voto 4.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

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