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Commenti su film appena visti


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Lady in the Water

 

Molto carino, mi è proprio piaciuto.

Certo non ha vinto nessun Oscar e si capisce, però un amante del fantasy non potrà che trovarlo gradevole.

E poi Bryce Dallas Howard come ninfa del mare è veramente incantevole >_>

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Il divo di Paolo Sorrentino con Toni Servillo

E' la spettacolare storia di Giulio Andreotti. O meglio dell'ultima parte della sua storia politica che va dall'insediamento del suo settimo Governo all'inizio del processo per mafia. L'obiettivo di Sorrentino è duplice. In primo luogo vuole darci una panoramica dei meccanismi politici inteni al partito della DC di cui Andreotti era uno dei leader, in secondo vuole mostrarci il lato intimo e privato dell'uomo Andreotti, la sua vita coniugale, le sue amicizie, etc... La metafora di tutto il film è quella dell'enigma. Andreotti=enigma. Statista? Mafioso? Eroe? Piduista? In realtà il film non da risposte univoche, non condanna il celebre senatore nè lo assolve. Lo copre invece dal dubbio, dall'enigma e in questo il regista centra in pieno il bersaglio. La regia è di notevole livello, molto creativa, talvolta paradossale e grottesca. Il realismo è solo parziale: ci sono scene contemporanee, scene narrate in flashback e addirittura scene immaginarie cui spetta allo spettatore se credere o non credere. Ma la parte più valente del film sta sicuramente nella magistrale interpretazione di Toni Servillo proprio nei panni del "Divo Giulio". Servillo rifugge la semplice mimesi e, nonostante la somiglianza risulti poi notevole, da vita ad un ritratto di uomo molto complesso e variopinto, di grande impatto. Gradevoli anche gli attori di supporto con menzione speciale all'attrice che interpreta la moglie di Andreotti. Scene clou: l'arrivo della "corrente andreottiana"e la "confessione" di Andreotti.

Alla fine il film vuole anche essere un banci do prova riguardo al Potere. Che cos'è il Potere? Quali sono i suoi limiti? E' lecito oltrepassarli? E' lecito "fare del Male per arrivare al Bene"?

Nel complesso un film davvero interessante e uno dei migliori italiani degli ultimi anni. VOTO: 4,5/5

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Crash

 

Bellissimo film, completamente e perfettamente grigio, che non manca davvero davvero di niente. Un tema abbastanza forte (il razzismo) che viene però trattato senza retorica e senza leggerezza, senza dare un giudizio facile, senza lasciare che lo faccia anche chi guarda, e che soprattutto non prevarica sul resto...difficile!

Il montaggio ad incastro a me è piaciuto anche più che in film simili (tipo 21 grammi), la recitazione è da buona a ottima.

 

Da seguire già con attenzione le prime battute, che sono il riassunto di tutto il film.

 

 

Era tanto che non avevo la soddisfazione di dare un 5/5 <img alt=">!!

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Il grande inganno, di Jack Nicholson, con Eli Wallach, Harvey Keitel, Meg Tilly, Jack Nicholson, Madeleine Stowe. L'investigatore privato Gittes indaga su un omicidio, commesso da un suo cliente che l'aveva assunto per controllare il tradimento o meno della moglie. Finirà per rimanere invischiato in intrighi e clamorosi ritorni dal passato. Il seguito di Chinatown a sedici anni di distanza vede il passaggio di Nicholson dietro alla macchina da presa al posto di Polanski e anche la perdita di quell'atmosfera così torbida e fascinosa del primo capitolo. Lungo, pesante, confuso ed eccessivamente elaborato, ha i suoi punti di forza nella prova di un istrionico Nicholson, e per qualche momento degno dei noir degli anni d'oro. Ma è un pò poco e non regge di certo il confronto con il suo illustre predecessore. Tortuoso. Voto 2.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

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Il tallone di ferro dell'oligarchia, di Aleksandr Bashirov con Aleksandr Bashirov, Sergei Dyachkov, Konstantin Fyodor, Yevgeni Fyodorov, Sergei Kagadeyev. Un nuovo profeta proletario si aggira per la Russia, è Nikolai Petrovich, insegnante un pò folle che spinge gli operai alla ribellione. Per questo è pedinato da alcuni strambi agenti segreti e incontra personaggi variegati. Prendete lo stile di Kaurismaki e rendetelo più sporco, malato e folle: avrete un'idea dell'atmosfera del film. Elementare, grezzo, con un budget limitato e un protagonista perverso, con situazioni e gag che rasentano i limiti della pazzia. Troppo difficile per il grande pubblico, e fino ad ora è infatti rimasto opera unica del regista attore russo, è un prodotto dedicato a chi cerca qualcosa fuori dalla norma. Estremo. Voto 3.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

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Dopo mesi e mesi, domenica sera siamo andati al cinema (tra l'altro, molto bello l'Arcadia di Melzo) a vedere "Sex and the City".

Film leggero, molto divertente, che rispecchia fedelmente ciò che era la serie televisiva della quale sancisce il finale definitivo.

Come annunciato, cambi di vestiti, borse e scarpe a livelli esponenziali, con bene placido degli sponsor che si saranno fregati per benino le manine <img alt="> ...... anche se devo ammettere che non tutti i capi "proposti" riscontravano i miei gusti &gt;_&gt; .....

Voto assolutamente positivo.

Film assolutamente da vedere per chi ha seguito in TV le vicende delle quattro amiche di NYC <img alt=">

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L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, di Andrew Dominik, con Brad Pitt, Casey Affleck, Sam Shepard, Mary-Louise Parker, Paul Schneider, Jeremy Renner, Zooey Deschanel, Sam Rockwell. Robert Ford è un membro della banda capeggiata dal famoso fuorilegge Jesse James, per il quale prova enorme stima e ammirazione. Ma quando interessi contrastanti avranno luogo, le strade dei due saranno costrette a dividersi irrimediabilmente. Dominik delinea con sobrietà la figura di un mito, una leggenda, smitizzandola, rendendo il famoso pistolero (su cui il cinema western ha realizzato svariate produzioni) un uomo, per quanto sopra la media, imperfetto e umano. E' interessante la contrapposizione tra il forte (in apparenza) Jesse e il debole Robert, che soggiogato dal carisma del suo idolo, finisce per odiarlo. Due ore e venti di grande cinema, immersi in un'atmosfera plumbea e decadente, aggraziata da una fotografia di altissimo livello. E la malinconia sottile e disincantata che permea ogni fotogramma (sottolineata da struggenti note e dalla ballata finale di Nick Cave) è l'arma in più di un film che rimane, dolorosamente bruciante, nei più reconditi antri della psiche. Permanente. Voto 4 / 5 <img alt=" />&lt;_&lt;&lt;_&lt;

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Monsier Verdoux, di Charlie Chaplin, con Isobel Elsom, Charlie Chaplin, Martha Raye. Un uomo truffa vecchie vedove, facendole innamorare per poi ucciderle ed entrare in possesso dei loro soldi e proprietà. Tutto questo per mantenere la sua famiglia. Straordinaria, dolce e ironica commedia firmata dal Maestro della Risata. In giusto equilibrio tra gag comiche di rara genialità e momenti più intensi e contemplativi, è un grande affresco psicologico, seppur delineato con soavi, soffici pennellate, di una personalità complessa, divisa tra l'amore e il cinismo. Non mancano nemmeno riferimenti storico-politici, e il finale disilluso è la giusta conclusione di una storia dal sapore decadentemente fiabesco. Poetico. Voto 5 / 5 <img alt=" />&lt;_&lt;&lt;_&lt;

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Appena finito di vedere La sposa cadavere di Tim Burton.

Il classico matrimonio combinato, coi due sposi che non si sono mai visti...pare amore a prima vista, ma lui alle prove del matrimonio è un disastro. Allora scappa in un bosco fuori dal villaggio e fa le prove con quello che sembra un ramo...ma a quanto pare è la mano di un cadavere...guarda a caso di una sposa. A quanto pare lei crede che finalmente sia arrivato l'amore...ma lui è vivo.

Che dire? Un film molto bello, anche se forse non all'altezza di Nightimare before Christmas. Riesce a mescolare bene divertimento, musica e anche un velo di malinconia che mi ricorda parecchio Edward mani di forbice. Alcune scene sono davvero bellissime, come quando gli scheletri raccontano la storia di Emily, la sposa cadavere, in ritmo jazz, oppure quando i morti tornano nel regno dei vivi!

 

Davvero godibile e anche parecchio breve dato che dura poco più di un'ora e dieci.

 

Voto: 4/5

 

;)

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L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, di Andrew Dominik, con Brad Pitt, Casey Affleck, Sam Shepard, Mary-Louise Parker, Paul Schneider, Jeremy Renner, Zooey Deschanel, Sam Rockwell. Robert Ford è un membro della banda capeggiata dal famoso fuorilegge Jesse James, per il quale prova enorme stima e ammirazione. Ma quando interessi contrastanti avranno luogo, le strade dei due saranno costrette a dividersi irrimediabilmente. Dominik delinea con sobrietà la figura di un mito, una leggenda, smitizzandola, rendendo il famoso pistolero (su cui il cinema western ha realizzato svariate produzioni) un uomo, per quanto sopra la media, imperfetto e umano. E' interessante la contrapposizione tra il forte (in apparenza) Jesse e il debole Robert, che soggiogato dal carisma del suo idolo, finisce per odiarlo. Due ore e venti di grande cinema, immersi in un'atmosfera plumbea e decadente, aggraziata da una fotografia di altissimo livello. E la malinconia sottile e disincantata che permea ogni fotogramma (sottolineata da struggenti note e dalla ballata finale di Nick Cave) è l'arma in più di un film che rimane, dolorosamente bruciante, nei più reconditi antri della psiche. Permanente. Voto 4 / 5 ;)<img alt=" /><img alt=" />

 

Visto ieri.... quoto in pieno! Ne avevo visti altri di film su Jesse James, ma questo veramente si distingue!

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Il tallone di ferro dell'oligarchia, di Aleksandr Bashirov con Aleksandr Bashirov, Sergei Dyachkov, Konstantin Fyodor, Yevgeni Fyodorov, Sergei Kagadeyev. Un nuovo profeta proletario si aggira per la Russia, è Nikolai Petrovich, insegnante un pò folle che spinge gli operai alla ribellione. Per questo è pedinato da alcuni strambi agenti segreti e incontra personaggi variegati. Prendete lo stile di Kaurismaki e rendetelo più sporco, malato e folle: avrete un'idea dell'atmosfera del film. Elementare, grezzo, con un budget limitato e un protagonista perverso, con situazioni e gag che rasentano i limiti della pazzia. Troppo difficile per il grande pubblico, e fino ad ora è infatti rimasto opera unica del regista attore russo, è un prodotto dedicato a chi cerca qualcosa fuori dalla norma. Estremo. Voto 3.5 / 5 ;)<img alt=" /><img alt=" />

 

tu sei prezioso <img alt=" />

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Il traditore di Fort Alamo, di Budd Boetticher, con Julie Adams, Glenn Ford, Chill Wills. Un soldato "costretto" a disertare dall'assedio di Forte Alamo, per proteggere la sua famiglia e quelle di alcuni suoi amici, viene considerato un vigliaccio e arrestato. Nel frattempo lui è alla ricerca dell'assassino di sua moglie e suo figlio. Solido western classico, che unisce nella prima parte anche un'interessante introspezione psicologica, merito di una vicenda drammatica quanto avvincente. La seconda metà si perde in alcune banalità tipiche dei film del periodo (anno 1953), con alcuni personaggi fin troppo bidimensionali, da rendere ridicoli certi cambi di pensiero dei protagonisti. Belle le musiche, ottima fotografia e come sempre carismatico Glenn Ford nei panni di un uomo alla ricerca di vendetta. Ferrato. Voto 3 / 5 ;)<img alt=" /><img alt=" />

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Coffe & Cigarettes.

Cast con nomi illustri e qualcuno meno conosciuto che non fanno altro che chiaccherare, bere caffè e fumare sigarette in mini sketch di una decina di minuti l'uno (quello iniziale tra Benigni e Steven nonsocosa è completamente fuori dal mondo!).

Film molto originale nella struttura, ma i dialoghi sono di difficile comprensione, anche perché sembrano non avere senso.

Mi ha dato l'impressione di una sorta di "stream of consciousness" del regista su fatti più o meno quotidiani della vita. Interessante il fatto che alcuni argomenti o frasi ritornino tra un dialogo e l'altro.

 

Gli do un 3.5/5.

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