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Commenti su film appena visti


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A better tomorrow III, di Tsui Hark. Con Chow Yun-Fat, Anita Mui, Tony Leung Ka Fai, Kien Shih, Saburo Tokito. Mark si reca a Saigon a trovare il cugino Cheung, nel periodo in cui la città sta per cadere sotto le mani dei vietcong. Qui entrambi si innamorano della stessa donna, a capo di una gang, e decidono di tornare con lei a Hong Kong. Ma la guerra e gli scontri tra le faide guastano i loro programmi. Il terzo capitolo di A better tomorrow vede il passaggio del produttore Tsui Hark dietro la macchina da presa, in seguito a divergenze con John Woo, regista dei primi due episodi. E la qualità ne risente parecchio, soprattutto per ciò che concerne la sceneggiatura. Il personaggio di Chow Yun Fat, da sempre leader assoluto della saga, perde molto carisma a favore della figura femminile, e il punto cardine dell'amicizia virile è solo appena accennato, e molto sbiadito. Rimangono alcune scene intense, con splendide coreografie di poetica violenza, ma l'anima che trasportava i precedenti capitoli verso una sorta di epica è andata quasi del tutto perduta. Senza il fardello del nome, questo terzo film rimane un buon prodotto di genere, ma con più apparenza che vera e propria anima. Conclusivo. Voto 2.5 / 5 <img alt=" />;)<img alt=" />
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La vergine sotto il tetto, di Otto Preminger. Con David Niven, William Holden, Tom Tully, Maggie McNamara, Dawn Addams. Giovane ragazza disinibita ma ancora illibata si contende le simpatie di un giovane scapolo e del padre della ex-ragazza del suddetto. Tra equivoci e imprevisti l'amore trionferà. Frizzante commedia di derivazione teatrale, che punta tutto sulla brillantezza dei dialoghi e la irresistibile spontaneità della sua protagonista, una strepitosa McNamara. I due "marpioni" che se la contendono hanno la classe e l'eleganza di Holden e Niven, e rendono questo film ad ambiente chiuso un piccolo gioellino di brio e humour inglese. Criticato dalla Chiesa alla sua uscita (1953) per i verbalmente espliciti (almeno per i tempi) riferimenti sessuali. Gustoso. Voto 3.5 / 5 <img alt=" />;)<img alt=" />
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L'ammutinamento del Caine, di Edward Dmytryk. Con Fred MacMurray, Humphrey Bogart, Van Johnson, José Ferrer, Tom Tully. Il comandante di una nave da guerra viene destituito dai suoi sottoposti per colpa di comportamenti paranoici che avrebbero messo a rischio la nave. Il processo dovrà svelare se l'ammutinamento era veramente necessario. Il film di Dmytrik coinvolge per oltre due ore, cariche di momenti intensi e grandi interpretazioni. Bogart sfodera una prova magistrale, e la scena finale al processo è da storia del cinema. Diviso equamente tra dramma psicologico e "azione" bellica, si rivela un classico del genere, ricco di grande fascino. Carismatico. Voto 4 / 5 &lt;_&lt;<img alt=" /><img alt=" />
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finalmente sono riuscito a vedere l'ormai leggendario The Dark Knight

 

Con Batman Begins, l'unico film sui super-eroi fumettosi che non sia fatto su misura per dodicenni o adulti che vogliono tornare bambini.

 

Finalmente un film serio, dove le scene d'azione non sono impostate come se invece della trama di un film fosse la story line di un videogioco. Sono molto soddisfatto.

 

Ottima interpretazione di Ledger, ma anche Eckhart e Bale se la cavano bene.

 

I contenuti filosofico-morali sono attuali e trattati in modo mai banale.

 

Unico appunto:

 

SPOILER

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in questa Gotham dove nessuno è bianco e nessuno è nero ma sono tutti grigi, con un po' di coraggio in più si sarebbero potute evitare alcune scelte inverosimili... Joker fallisce su tutta la linea con i cittadini/galeotti e con Batman, che non superano mai la sottile linea di violenza che porta alla perdizione, ma riesce anche troppo bene nel trasformare in uno psicopatico senza dubbi il prode Harvey Dent

 

 

un ulteriore presa di distacco dal manicheismo fummettistico sarebbe stata una vera rivoluzione. Forse anche troppo.

 

Nolan promette di diventare un grandissimo regista: Insomnia, The Prestige, i due Batman: sei sulla buona strada, ragazzo, continua così!

 

VOTO 8,5/10

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Ieri ho visto...

Black Rain - Pioggia Sporca di Ridley Scott.

Premetto che poliziesco/azione non è proprio il mio genere, nonostante il mio ragazzo mi faccia vedere spesso questi film.

Non è male, dai. Sicuramente ben fatta l'ambientazione, trama carina, scene d'azione abbastanza coinvolgenti. Qualche scena con un po' di sangue, cosa che a me non dispiace. Ho apprezzato la scelta di parlare della Yakuza.

L'eroe è troppo abile (anche se ha un minimo di spessore in più di quelli di molti altri film del genere) e il cattivo troppo banalmente cattivo. Sì, lo so che sono un po' caratteristiche tipiche del genere, ma appunto non sono caratteristiche che mi fanno impazzire. Inoltre il finale è... troppo "da tipico film d'azione" SPOILERa541e64cb7fd8f4572ee25f05fa231ba'a541e64cb7fd8f4572ee25f05fa231ba

Il buono che si saluta con l'amico-aiutante buffo e simpatico, alla fine gli lascia un regalino finale come sorpresa, bacia la sventola bionda e riceve le sue meritate onorificenze.

&lt;_&lt;

 

Comunque facciamo 7/10

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Quel treno per Yuma (2007)

 

Regia di James Mangold. Con Russel Crowe, Christian Bale, Ben Foster, Peter Fonda, Alan Tudyk.

Dan Evans (Christian Bale), é messo alle strette dai debiti ed è sul punto di vendere la sua fattoria, ma il fato gli offre un'ultima possibilitá per riscattare la sua vita e il suo onore.

Gli vengono offerti duecento dollari per far parte di una scorta, che accompagni il pistolero e ora prigioniero Ben Wade (Russel Crowe), fino alla stazione di Yuma, dove lo attende il treno per la prigione.

Sembrererbbe un compito facile, se non fosse per quel 'piccolo' problema, rappresentato dalla banda di Ben Wade, disposta a tutto per liberarlo...

 

Considerando i tempi di magra, di un genere, una volta gettonatissimo, questo film western é una piacevole sorpresa. Le due ore, scorrono ricche di momenti di tensione, costruita e distribuita bene nel corso del film. Brillante la voluta semplcitá della scenografia, della trama e della resa attorea, che si differenzia dai film western di ultima generazione. Una pecca la forse esagerata melodrammaticitá di alcune scene, il finale soprattutto.

Bel film per passare una serata nel vecchio west, senza dover ricorrere alle videocassette di Sergio Leone.

Voto 3,5/5

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Sfida nell'Alta Sierra, di Sam Peckinpah. Con Mariette Hartley, Randolph Scott, Joel McCrea, Edgar Buchanan, Ron Starr. Un ex sceriffo è incaricato di trasportare dell'oro da una miniera in città per conto di una banca. Si avvale dell'aiuto di un suo vecchio amico e di una giovane testa calda, ma i due si mettono d'accordo per tradirlo e fuggire col prezioso carico. Torneranno fianco a fianco per difendere una ragazza dalle angherie di un violento minatore. Stupendo western di Peckinpah, basato sul tema dell'amicizia virile tra i due vecchi protagonisti, simbolo di un west ormai al crepuscolo dove i vecchi valori sono cancellati dal progresso. L'ultima mezzora è un concentrato di epica malinconica, con un finale intenso e non banale. Ottime le interpretazioni di Scott e McCrea. Stoico. Voto 4 / 5 &lt;_&lt;<img alt=" /><img alt=" />
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Hard Boiled, di John Woo. Con Chow Yun-Fat, Anthony Wong, Tony Leung, Teresa Mo, Philip Chan. Ispettore di polizia indaga su un trafficante d'armi, responsabile della morte di un suo collega e amico. Nel frattempo un agente infiltrato è entrato proprio nella banda oggetto delle indagini. I due, dapprima "nemici" per forza, si trovano ben presto a combattere assieme. Adrenalina a mille in uno dei classici di John Woo, forse il suo film più violento e frenetico, dove i morti si contano a centinaia. Violenza e poesia, temi cardini del suo Cinema, sempre inondati di fiera amicizia virile accompagnano per due ore esaltanti, con il lungo scontro finale all'interno dell'ospedale ormai puro culto. Chow Yun Fat e Tony Leung sono i due interpreti perfetti per il ruolo, attorniati da un cast di prim'ordine della scena del Sol Levante. Entusiasmante. Voto 4 / 5 &lt;_&lt;<img alt=" /><img alt=" />
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Memento (2000)

 

Di Christopher Nolan. Con Guy Pearce, Carrie Ann-Moss, Joe Pantoliano.

Leonard (Guy Pearce) é affetto da perdita di memoria, cioé il suo cervello non riesce a registrare gli utlimi eventi. Per ovviare a questa mancanza, si é inventato un sistema per sostituire i suoi ricordi attuali con bigliettini, foto e per le cose piu durature, tatuaggi sul proprio corpo.

Il suo unico scopo nella vita é trovare e uccidere chi gli ha rovinato la vita, ucciso sua moglie, e lo ha lasciato in questo stato.

Lo aiuteranno/intralceranno parecchi personaggi ambigui, tra tutti il suo presunto amico Teddy (Joe Pantoliano), che Leonard dovrá continuamente imparare a conoscere di novo.

Il film inizia con Leonard che uccide Teddy e continua, tornando indietro nella trama con dei flashback, estratti dalla memoria di Leonard, a volte confusi, che si capiscono solo al il flashback successivo, che sarebbe in pratica quello precedente! <img alt=">

Un film pazzesco, questo, che ha aperto molte porte all'allora semisconosciuto Christopher Nolan, capace di spiazzare e di intricare anche i cervelli piu affilati. Non solo, per l'appunto la pellicola si svolge praticamente all'indietro, ma per di piú i personaggi coinvolti nella trama tessono ognuno la sua rete di intrighi, per manipolare il povero celebroleso Leonard.

Il bandolo della matassa, lo si trova poi alla fine, pardon, all'inizio del film.

Film ideale per una serata col mal di testa (perché se non ce l'hai, te lo fa venire!) &lt;_&lt;

Intricato, ma geniale.

Voto 4/5

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Batman: il cavaliere oscuro.

 

Di gran lunga il miglior episodio mai girato sull'eroe dark di Gotham.

 

Pellicola piena d'azione e suspance, colpi di scena sempre dietro l'angolo e finalmente il ruolo centrale che spetta a quello che (per me) è il migliore fra i cattivi: Joker.

 

Grande interpretazione di Ledger, forse la migliore della sua vita.

 

Intenso, grandioso.

 

Voto 9,5 su 10.

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Hancock - fantascienza

 

Con Will Smith e Charlize Theron.

 

E' la storia di un super eroe nero (Will Smith) che vive a Los Angeles come paladino dell'ordine e della legge solamente che.....i cittadini lo odiano!

E' sempre ubriaco e nel tentativo di salvare la vita alle persone in pericolo crea moltissimi danni per molti milioni di dollari all'anno, ma un consulente per l'immagine lo aiuterà a ristabilirsi.

 

Il film ci mette di fronte ad un perfetto anti-eroe i lotta contro l'alcolismo ed il suo carattere burbero, molti i momenti comici e c'è sempre spazio per una riflessione e per la serietà.

 

Spettacolari gli effetti speciali.

 

Voto 7 su 10.

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Mongol di Sergej Bodrov.

Prima di tutto, i paesaggi e i costumi sono veramente splendidi. Come attenzione agli eventi storici grandiosi è piuttosto scarno, non si concentra molto sulle "grandi imprese" dell'illustre figura di Gengis Khan. E' più un film sul suo aspetto più umano e sui mongoli in generale. A qualcuno la cosa potrebbe deludere, per me è più una scelta che un difetto. Inoltre c'è da dire che questo film, se non sbaglio, è la prima parte di una trilogia, quindi fatto con l'intenzione di creare poi un seguito, in cui magari si entrerà di più nel vivo delle vicende storiche. Il ritmo della narrazione è lento, ma a me la lentezza non dispiace. Piuttosto non mi sembrano il massimo alcuni passaggi da un momento all'altro della trama. Ho gradito il personaggio di Borte, vedere una donna tosta per me è un piacere e in questo caso è stata resa discretamente. Invece Jamukha non mi ha convinto molto, l'ho trovato un po' "ridicolizzato". Le battaglie nel mezzo del film sono a mio parere molto belle: crude, chiare, ma senze eccessive spettacolarizzazioni irrelistiche. Mi ha invece deluso la battaglia che si svolge verso la fine. La scena in cui d6763752d65ae060a73173693b840254'd6763752d65ae060a73173693b840254

lui, da cavallo, falcia con le due lame risurve tutti i nemici ai lati, semplicemente tenendo ferme la lame davanti a sè

non mi ha mica tanto convinto <img alt=" /> Inoltre gli effetti speciali usati nell'occasione non mi sono sembrati il massimo. La parte finale in generale IMHO cala. Anche il dialogo tra Temujin e Jamukha l'ho trovato un po' piatto e scontato. Un altro aspetto positivo è invece l'evidente assenza della divisione tra buoni e cattivi. Le situazioni presentate sono interessanti e prive di una risposta immediata su cosa è giusto e cosa è sbagliato. Inoltre è particolare l'idea di far vedere un Gengis Kanh così umanizzato e "addolcito", invece della classica figura spietata e senguinaria.

 

7/10

 

Già che ci sono, dello stesso regista mi è piaciuto molto di più...

 

Il Prigioniero del Caucaso. A me è piaciuto un sacco. Si tratta di un film di nicchia e io l'ho visto in lingua originale, quindi non so se il doppiaggio è decente. Comunque è bellissimo, almeno visto come l'ho visto io. Il tema è in poche parole la guerra in Cecenia, con due soldati russi che vengono presi come prigionieri. Il messaggio che si vuole trasmettere è trasmesso in modo molto efficace, senza scadere nella retorica melensa e fastidiosamente buonista. Si parla poco, ma le atmosfere sono veramente suggestive e malinconiche. Belli tutti i personaggi. Interessante in particolare quello Di Sasha, il più grigio e moralmente ambiguo, interpretato da un bravissimo Menshikov. Il finale è molto emozionante, non delude affatto (perchè i finali deludenti sono una delle cose che più temo e che più mi danno fastidio).

 

9/10

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Quest'oggi ho visto "Shooter" un bel film d'azione, con una buona dose di cospirazione e sparatorie fra cecchini.

Il protagonista è interpretato da Mark Whalberg (spero si scriva così <img alt=" /> ) che veste i panni di un cecchino che viene incastrato da una lobby governativa di generali e senatori.

 

Davvero molto bello.

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Balle Spaziali.

Non c'è che dire, anche nel settore della comicità e della parodia nel passato erano veramente più "avanti". E' tutto molto più sottile, più ricercato, non per far ridere chiunque.

E' la parodia di Guerre Stellari (Star Wars per gli inguranti di inglese) il primo della vecchia saga.

Diretto e prodotto da Mel Brooks nella fine degli anni 80..(87 mi pare).

 

 

fatto veramente bene, risate davvero assicurate:è però noto che essendo un film di satira e parodia, la fase di traduzione in italiano fa perdere molti doppi sensi e battute, rendendole più "banali". Ma non tutti possiamo vederci un film in inglese (tanto meno io) per cui ci accontentiamo di queste risate!

 

voto 8/10

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