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Commenti su film appena visti


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Blindness,di Fernando Meirelles. Con Julianne Moore, Mark Ruffalo, Alice Braga, Danny Glover, Gael García Bernal, Sandra Oh, Joe Pingue, Yusuke Iseya, Yoshino Kimura, Don McKellar. Un uomo che sta guidando diventa improvvisamente cieco. E' solo il primo caso di un'epidemia che ben presto colpisce gran parte della popolazione, costringendo il governo al drastico provvedimento di rinchiudere in quarantena tutti gli infetti. Ma mentre al di fuori della struttura scelta come luongo di internamento la cecità continua ad espandersi, all'interno di essa i malati sono costretti a subire le peggiori privazioni umane, che aumentano quando nell'edificio arriva anche una banda di criminali spietati, ciechi anch'essi, che comincia a spadroneggiare con la forza. L'unica speranza per tutti rimane far affidamento su una donna, moglie di un oculista, fintasi cieca per restare insieme al compagno ma che in realtà è ancora in grado di vedere. Pur privo dell'intensa forza originaria dello splendido romanzo di José Saramago, Blindness è un ottimo adattamento che non fa sconti, riportando anche le sequenze più crude del libro con una certa potenza visionaria di grande fascino. Un'umanità allo sbaraglio che, anche nelle situazioni più tragiche, riesce ancora a dividersi e ad abbandonarsi a crudeltà e violenza, ma è anche capace di sinceri e genuini gesti d'amore. Un dramma potente che utilizza l'epidemia come specchio della società, dove ognuno ha smarrito le proprie certezze e la vista non è l'unica cosa che finisce persa nell'epidemia. Mereilles mette in scena la storia tagliando poco e concentrandosi bene sui suoi protagonisti, guidati da una sempre bellissima / bravissima Julianne Moore. Fedele.

 

 

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Visto Captain America: The winter Soldier:

 

Non sono un grande fan di Captain America, ma il film mi è piaciuto, molto scenografico e con ottimi effetti speciali, era di tempi (comunque abbastanza recenti di The Avengers) che non vedevo un film Marvel.

Ovviamente non ci si aspetta discorsi filosofici e situazioni che ti fanno pensare troppo, ma è ottimo per passare un paio d'ora con le care vecchie scazzottate dei film con i supereroi come protagonisti.

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Frozen, (Disney 2013)

 

Avevo discrete aspettative per questo film: sia perché ne avevo sentito parlare bene, sia perché i film Disney di recente mi avevano colpito positivamente. Tuttavia devo dire che questo non mi ha affatto convinto, sotto praticamente alcun punto di vista:

 

-Tecnico e artistico: l'animazione e il rendering sono convenzionali, ovvero nessun significativo passo avanti rispetto ai film precedenti (anzi). La neve é fatta bene, ma il ghiaccio mi ha deluso, sembrava preso direttamente dall'Era glaciale di una decina di anni fa. Anche se l'ambientazione non permette chissá quali stravaganze, ho trovato le immagini povere e ripetitive (tutto il contrario di un Ralph Spaccatutto per capirci). I personaggi presi dritti dritti dal mondo di Rapunzel.

-Colonna sonora: a me non piacciono i musical. Men che meno quelli dove le canzoni sono banali e piatte. Alcune sembravano copia&incolla da Rapunzel. Ma almeno in Rapunzel ce ne sono un paio strepitose (come quella alla locanda).

-Tema: l'idea poteva essere interessante se fosse stata sviluppata in maniera piú articolata. Onestamente mi aspettavo qualcosa di ben piú epico, tipo regina buona vs. regina del male che poi si scopre che sono sorelle ma ingaggiano una potente battaglia dopo una intrigante storia di spionaggio reciproco. Invece no: lineare, piatta e senza veri colpi di scena. Sbrodolano i classici buoni sentimenti che ancora mi domando come riesca uno sceneggiatore a proporre gli stessi stereotipi da 50 anni.

-Personaggi. Davvero stereotipati. Il fatto stesso che non esista un villain vero e proprio e che l'unico che si palesa alla fine é anche poco credibile crea uno scompenso non da poco. E inizio a trovare irritanti le 'spalle' che in tutti questi film devono inserire a forza per poter mettere un minimo di gag che altrimenti non saprebbero come inserire.

 

Insomma, se ho trovato Ralph Spaccatutto davvero un ottimo prodotto e Rapunzel comunque un lavoro tecnicamente impeccabile e di buon intrattenimento per i piú piccini, questo Frozen mi sa che non lo rivedró una seconda volta.

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Blind detective, di Johnnie To. Con Andy Lau, Sammi Cheng, Lam Suet, Yuanyuan Gao, Tao Guo, Yi Zi. Johnston, un ex-poliziotto diventato cieco durante le indagini su un ricercato, è ora considerato il miglior investigatore privato sulla piazza. Nonostante l'handicap infatti l'uomo ha acquisito delle particolari capacità che lo rendono unico, e lo spingono ad indagare sui casi irrisolti da anni per portare giustizia alla memoria delle vittime. Quando una giovane e bella poliziotta gli chiede di indagare sulla scomparsa di una sua vecchia amica di gioventù, Johnston non si tira indietro e approfitta dell'occasione per insegnare qualche trucco del mestiere alla sua nuova compagna. Tra poliziesco e commedia romantica, l'ennesimo centro per Johnnie To, che riesce a dosare bene i tempi in oltre due ore dove, e nonostante la sottotraccia "rosa" che permea la storia non mancano comunque momenti più crudi e sofferti, con alcune dosi di violenza inaspettate. La storia, che si alterna tra riuscitissime gag comiche e sequenze altamente suggestive (specie quelle in cui Johnston "dialoga" con le anime dei presunti defunti), riesce a giostrare bene sulla figura dei due protagonisti: lui, cieco ma quasi infallibile, lei volenterosa e innamorata di lui. Andy Lau e Sammi Cheng, di nuovo insieme davanti la macchina da presa, sono perfetti. Brillante.

 

 

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L'esperimento del dottor K.,di Kurt Neumann. Con Vincent Price, Patricia Owens, Herbert Marshall, David Hedison, Kathleen Freeman. Una donna, in preda alla disperazione, confessa al cognato e ad un ispettore di polizia di aver ucciso il marito, schiacciandolo sotto una pressa. I motivi del suo gesto sono da ricercarsi nella storia che ella racconterà ai due uomini, di come il compagno, un geniale inventore, avesse inventato una macchina per il teletrasporto. E di come una mosca abbia rovinato tutto proprio quando lo scienziato tentò l'esperimento usando se stesso come cavia... Dal racconto di George Langelaan uno dei grandi classici dell'orrore capace ancor oggi, nonostante oltre cinquant'anni dalla sua uscita, di disturbare ed inquietare con grande efficacia. Merito di sequenze memorabili, su cui spiccano l'agghiacciante epilogo e la moltiplicazione dell'urlo della Owens, vista dai molteplici occhi della "mosca", che costruiscono un viaggio angoscioso e non privo di spunti di riflessione. Con il classico di Cronenberg, La mosca, ad esserne staordinario remake. Cult.

 

 

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Il ritorno delle aquile, di John Frankenheimer. Con Michael Caine, Lilli Palmer, Anthony Andrews, Victoria Tennant, Mario Adorf, Michael Lonsdale, André Pervern. Famoso architetto americano, figlio in realtà di un generale dell'esercito nazista, scopre di avere ricevuto in eredità dallo scomparso genitore l'astronomica cifra di 4 miliardi di dollari. Insieme a lui, intestatari dell'ingentissima somma sono altri due primogeniti di altrettanti gerarchi del reich, ma sulle loro tracce sembrano esservi dei pericolosi assassini. Dal romanzo di Ludlum (uscito in Italia come Il patto), il grande Frankenheimer tira fuori un film fortemente imperfetto ma non per questo privo di fascino. Se infatti la componente narrativa appare sin troppo ingarbugliata, è comunque costante il livello di suspance in crescendo, con alcuni calibrati colpi di scena ben gestiti dalla storia e un buon dosaggio delle sequenze d'azione. Buono il lavoro da parte del cast, con il sempre ottimo Caine e Andrews su tutti. Recuperabile.

 

 

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Bronson, di Nicolas Windin Refn

 

Per me è un Capolavoro, tanti non saranno d'accordo, ma io non ho dubbi!!

Regia, sceneggiatura, recitazione (Hardy sontuoso), fotografia, montaggio, sonoro...non trovo difetti in nulla

 

Oggi mi ci sono rifissato, dopo che ci finii il dvd tempo fa xD

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Bronson, di Nicolas Windin Refn

 

Per me è un Capolavoro, tanti non saranno d'accordo, ma io non ho dubbi!!

Regia, sceneggiatura, recitazione (Hardy sontuoso), fotografia, montaggio, sonoro...non trovo difetti in nulla

 

Oggi mi ci sono rifissato, dopo che ci finii il dvd tempo fa xD

 

Bellissimo!! Mi hai fatto venire voglia di rivederlo (:

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Visto "The Amazing Spider-man 2",

 

inizio dicendo che dei 5 film sul ragno, dopo un "The Amazing Spider-Man" sufficiente, questo finalmente tira fuori molte potenzialità di questo eroe, un film davvero ben riuscito e molto fendere ai fumetti nonostante il miscuglio serie regolare/ultimate (nota solo per i fan più accaniti), quindi il migliore dei 5, abbastanza tetro in alcuni punti e con molta ma molta azione (;

 

Il film ha beneficiato davvero tantissimo delle prestazioni di Jamie Foxx e Dane DeHann, attori di grandissimo livello (:

 

 

Voto 9+ su 10

 

 

P.s. si sono gettate le basi pure per i due spin-off (;

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1997: Fuga da New York

 

Lo avevo comprato il mese scorso ma ancora non visto. Poi mi è venuta nostalgia del cinema anni 80 e l'ho guardato per la prima volta. Che dire: Carpenter sapeva certo come usare una cinepresa! Sfortunatamente il film non è invecchiato bene in tutte le sue parti: le musiche sono orride e potevano (forse) giusto piacere in quegli anni, mentre il villain (il Duca) è forse uno dei cattivi meno intriganti (alla pari con il mio bollitore elettrico quando non parte). Inoltre non capisco bene alcune parti della trama (perchè tutti sembrano conoscere pliskin? Perchè in alcuni momenti sembra di vedere l'alba dei morti viventi?). Anche i costumi e alcuni aspetti delle scenografie sembrano stereotipi, ma non saprei dire se questo è il film che ha imposto tali clichè, o se li ha adottati semplicemente.

 

Queste cose le dico però con l'affetto di uno che ha visto con grande gioia questo film 33 anni dopo che è stato realizzato e l'ha comunque trovato in forma migliore di quanto si sarebbe aspettato. Anni in cui bastava poco più che un buon personaggio per fare un cult movie.

 

White House Down

 

Bastano i primi 15 minuti per capire che è diretto da Emmerich, anche se prima non lo si sapeva. Adorazione quasi religiosa per il presidente degli stati uniti (sempre e comunque eroico, patriottico e, di recente, pure nero). Alle volte mi pare che Emmerich non si renda conto di quanto chieda ai suoi spettatori in termini di sospensione dell'incredulità: trattati di pace, disarmo e ritiro delle truppe che vengono firmati da Russia, Pakistan e non si chi altro? Ridicolo!

 

Il film mi ha intrattenuto più di quanto si potrebbe pensare grazie alla trama 'complessa' tipica degli ultimi film del Roland, ma sono comunque fin da subito presenti tutti (TUTTI!) i clichè possibili ed immaginabili.

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Stavisky - Il grande truffatore, di Alain Resnais. Con Claude Rich, Jean-Paul Belmondo, Charles Boyer, Anny Duperey, Gigi Ballista, François Périer, Gérard Depardieu. Alexander Stavisky, truffatore francese di origini russe, dipalida in breve tempo il suo ingente capitale. Le cose per lui si complicano quando un commissario di polizia si mette ad indagare su alcune frodi commerciali che lo vedono coinvolto, e che porteranno Stavisky ad un'inesorabile rovina... Elegantissima interpretazione da parte di un maestro come Resnais di un personaggio controverso e realmente esistito, interpretato qui magnificamente da un poliedrico Belmondo. Se la sceneggiatura, che oscilla in diversi flashback, appare a tratti priva di omogeneità, la messa in scena è invece ammirevole, con un raffinato uso della colonna sonora ad accompagnare i momenti più intensi del racconto. Vistoso.

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=9N8tF4sRmZw

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I vampiri, di Riccardo Freda. Con Gianna Maria Canale, Wandisa Guida, Carlo D'Angelo, Emilio Petacci, Paul Müller, Charles Fawcett, Dario Michaelis, Miranda Campa. Parigi è teatro di una serie di brutali omicidi nei quali le vittime, tutte giovani ragazze, vengono ritrovate senza una goccia di sangue in corpo. Un tenace giornalista comincia ad indagare e scopre che il mistero aleggia intorno ad un antico castello dove vive una bellissima contessa, da tempo innamorata di lui. Considerato il 1° horror italiano, I vampiri non parla propriamente di succhiasangue, bensì di inquietanti esperimenti medici e della ricerca della perenne giovinezza. Un poliziesco con virate gotico / fantastiche non privo di fascino e che può contare su raffinati effetti speciali (curati dal grande Mario Bava), in primis il rapido invecchiamento della contessa realizzato grazie ad ingegnosi trucchi nel make-up. Apripista.

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...e l'uomo creò Satana, di Stanley Kramer. Con Fredric March, Spencer Tracy, Gene Kelly, Dick York, Claude Akins, Donna Anderson, Harry Morgan. In un piccolo paesino americano, fortemente religioso, un giovane professore viene messo sotto processo poiché aveva insegnato a scuola le teorie di Darwin, in netto contrasto con ciò che sostiene la Bibbia. Due avvocati, un tempo grandi amici, si trovano ora su sponde opposte all'accusa e alla difesa, mentre la popolazione schiava del bigottismo invoca la condanna. Da un testo teatrale Stanley Kramer realizza un efficace dramma giudiziario che indaga tra scienza e religione mostrando tutta la brutalità, dialettica e non solo, dei fanatismi e di una corrente di pensiero, diffusa ancor oggi, in una buona parte degli Stati Uniti. Il film, non avaro di sontuoso scene di massa, si avvale soprattutto dello strepitoso confronto tra Tracy e March, con un divertito Gene Kelly comprimario di lusso. Intenso.

 

 

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