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Politica internazionale


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I nodi vengono sempre al pettine: a Parigi nel 2005, a Londra nel 2011 e ora a Stoccolma, sempre i quartieri a più alta densità di immigrati.

 

Prima o poi toccherà anche a noi, se riusciranno ad abolire il reato di clandestinità più prima che poi.

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  • 3 weeks later...

La protesta turca a Gezi Park, nel frattempo, è forse arrivata alle sue battute finali, visto che, entro 24 ore, è stato minacciato lo sgombero forzato del parco:

 

http://www.repubblica.it/esteri/2013/06/13/news/turchia_ultimatum_erdogan-60995607/?ref=HREC2-1

 

Voi come credete che andrà a finire? A me sinceramente ha fatto impressione vedere quella compattezza popolare davanti all'azione della polizia e sapere che, fianco a fianco, si ritrovano persone così diverse come curdi e kemalisti. Qui un articolo che evidenzia proprio la forza dei protestanti e di chi li supporta e il fatto che questa protesta ha saputo cementare gruppi prima divisi:

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/12/quello-che-ho-visto-in-turchia/624390/

 

A parte la poesia del testo, ci sono dati che dovrebbero far riflettere chi governa la Turchia. Non so, ma un primo ministro più saggio avrebbe fatto in modo di evitare l'atteggiamento duro iniziale, cercare una linea morbida che permettesse alla situazione di degenerare.

Invece si è preferito l'atteggiamento della contrapposizione dura e pura. Se lo sgombero sarà davvero effettuato e se finirà, come temo, nel sangue, credo che la rivolta invece che spegnersi finirà per estendersi.

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  • 3 weeks later...

Egitto: golpe e presidente Morsi messo fuori gioco. In discussione i rapporti con i fratelli musulmani, sui quali quel genio di Obama aveva contato fin dall'insediamento alla presidenza.

 

Da quanto è emerso, mentre godevano del sostegno americano, i fratelli musulmani giocavano la loro partita anche su altri tavoli. Uno di questi? La Libia. A Bengasi, lungi dal dimostrarsi fedeli alleati, i fratelli musulmani hanno avuto un ruolo attivo nell'attacco al consolato americano

http://www.analisidifesa.it/2013/07/e-bengasi-che-ha-diviso-usa-e-morsi/

Di qui la decisione di non appoggiare morsi e la fratellanza nel gioco egiziano.

 

In turchia invece è delle ultime ore la notizia del fermo (... o rapimento?) di un giornalista italiano testimone degli scontri in atto tra polizia e manifestanti.

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Secondo me tutto quello che sta succedendo in Egitto va bene agli USA, di certo preferiscono altri al potere e non i Fratelli Mussulmani. Inoltre hanno una forte influenza sull'esercito egiziano per averlo sostenuto e finanziato per molti anni e contatti con i generali, quindi questo mi fa supporre che dietro le rivolte e i movimenti ci sia la lunga mano della CIA. Purtroppo da sempre gli USA a parole parlano di democrazia ma quando c'è da buttare giù un governo che a loro non piace da qualche parte vanno sempre bene i golpe.

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io ci andrei piano con le teorie di complotto della cia.... può darsi che a loro va giusto bene, ma mi sembra difficile ipotizzare che un servizio segreto posso davvero mettere in moto una sommossa popolare.....

 

altra domanda: secondo voi, i militare che cosa hanno in mente? quale sarà la loro prossima mossa...? stanno cercando di mettere in piedi un regime militare (cosa che ritengo probabile) o stanno davvero cercando di aiutare un processo democratico (cosa che io dubito)?

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Secondo me il problema è cosa intendiamo per "democrazia".

Nei paesi arabi, in generale, mi pare che ogni volta che si va al voto vincano i partiti islamici, e i Fratelli Musulmani su questo piano non sono neppure tanto male... I regimi laici ed occidentalizzati mi pare che quasi sempre vadano a braccetto con una forte influenza dei militari, più o meno manifesta.

(lo dico pur consapevole di avere conoscenze molto superficiali, eh)

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Le ultime elezioni in egitto sono state una farsa. E sono salite al potere persone che permettevano alla polizia di caricare i copti perché copti e in quanto tali non dovevano alzare la testa.

In condizioni del genere francamente sarei il primo a scendere in piazza a chiedere la caduta del governo.

Tornando ai gomblottismi, vi ricordo che gli usa avevano tutti gli interessi a mantenere in piedi il vecchio governo e invece hanno lasciato correre gli eventi... solo che poi una cosa è lasciar un popolo a se stesso altro è permettergli di interferire con i propri interessi altrove.

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io ci andrei piano con le teorie di complotto della cia.... può darsi che a loro va giusto bene, ma mi sembra difficile ipotizzare che un servizio segreto posso davvero mettere in moto una sommossa popolare.....

 

altra domanda: secondo voi, i militare che cosa hanno in mente? quale sarà la loro prossima mossa...? stanno cercando di mettere in piedi un regime militare (cosa che ritengo probabile) o stanno davvero cercando di aiutare un processo democratico (cosa che io dubito)?

 

Guarda ho visto parecchi documentari e letto molto sulla CIA e per loro fomentare sommosse popolari è abbastanza facile. La Rivoluzione Arancione, oramai un ricordo, di una decina di anni fa in Ucraina o la Rivoluzione delle Rose anti russa in Georgia chi pensi che le abbia finanziariamente fomentate? La CIA se ha il via libera politico del governo americano può fare questo e anche di più, solo che nelle ex repubbliche sovietiche hanno trovato chi li ha contrastati e cioè Putin e la Russia mentre in Africa settentrionale ed in Siria hanno avuto gioco facile. E' chiaro che con la situazione politica ed economica di quest'ultimi basta molto poco per fermentare e far esplodere le rivolte. Per me gli USA vogliono tenere fortemente destabilizzati e deboli i paesi intorno ad Israele e togliere qualsiasi alleato all'Iran in vista di un futuro, temo, conflitto.

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Guarda ho visto parecchi documentari e letto molto sulla CIA e per loro fomentare sommosse popolari è abbastanza facile. La Rivoluzione Arancione, oramai un ricordo, di una decina di anni fa in Ucraina o la Rivoluzione delle Rose anti russa in Georgia chi pensi che le abbia finanziariamente fomentate? La CIA se ha il via libera politico del governo americano può fare questo e anche di più, solo che nelle ex repubbliche sovietiche hanno trovato chi li ha contrastati e cioè Putin e la Russia mentre in Africa settentrionale ed in Siria hanno avuto gioco facile. E' chiaro che con la situazione politica ed economica di quest'ultimi basta molto poco per fermentare e far esplodere le rivolte. Per me gli USA vogliono tenere fortemente destabilizzati e deboli i paesi intorno ad Israele e togliere qualsiasi alleato all'Iran in vista di un futuro, temo, conflitto.

 

 

Sulla Cia se ne leggono di tutti i colori, e girano documentari con le teorie più pazzesche. Tutte affascinanti e rese credibili, forse in parte veritiere, eppure, a me, lasciano sempre un po' perplesso.

Ci sono teorie che dicono che sia la Cia a nascondersi dietro l'attentato alle torri gemelle, si dice che è stata la cia a scatenare lo Tsunami, ogni volta che scoppia una guerra, una rivoluzione, o qualsiasi altro evento destabilizzante è colpa della Cia, e partono le teorie di complotto....

 

Non per difendere la Cia, che per carità, è un'organizzazione criminale che non si farebbe scrupoli. La mia perplessità nasce dal fatto che, secondo me, per quanto un'organizzazione possa essere potente, ci sono cmq dei limiti 'tecnici' oltre i quali non è possibile arrivare....se veramente la Cia fosse così onnipotente, allora perché non si sono 'inventati' delle prove per dimostrarci che in Iraq ci stavano le armi di distruzioni di massa...?

 

I movimenti di piazza sono fenomeni estremamente complessi, al punto che solo chi ci bazzica dentro può veramente sperare di capirci qualcosa...

All'interno di un gruppo ci sono sempre tanti sottogruppi, tutti con le proprie filosofie e i propri leader, a volte molto affini tra loro, a volte diametralmente opposti. Sono facili da infiltrare, questo è vero, ma difficili da controllare o da influenzare, dal momento che non hanno una struttura 'a piramide', ma sono prevalentemente 'orizzontali'.... non vedo come una singola organizzazione possa mettere in moto un evento del genere..... io le rivoluzioni le vedo un po come gli tsunami, accadono e basta, quando le condizioni sono favorevoli e non appena, nella popolazione, si supera un certo limite di sopportazione.....

 

Poi sono d'accordo che se la rivoluzione scoppia da sola, anche la Cia si mette a giocare al gioco del trono, ma allo stato attuale, il massimo che può fare è offrire supporto economico/logistico ad una delle parti in causa, e magari organizzare qualche attentato qua e la, tanto per scaldare un po gli animi sperando in una guerra civile... sempre che sia nel suo interesse destabilizzare la zona..... cosa più che possibile, ma di cui non ne sarei così sicuro...

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