Lord delle Ossa

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Lord delle Ossa
Dati personali
Rattleshirt
Apparizioni
A Clash of Kings
Serie TV
Edward Dogliani
Alessandro Budroni
Seconda stagione

Il Lord delle Ossa, soprannominato Rattleshirt dai Guardiani della Notte, è uno dei comandanti del Popolo Libero sul finire del terzo secolo dalla Conquista.[1]


Descrizione fisica

Indossa un elmo ricavato dal teschio spezzato di un gigante. La sua armatura è fatta di ossa umane ed animali, che cozza e fa rumore ad ogni suo minimo movimento, da cui il suo soprannome di Rattleshirt. Ha artigli d'orso cuciti nelle maniche di cuoio.[1]

Descrizione psicologica

È chiamato Lord delle Ossa a causa della sua pratica di disossare gli animali ed i nemici sconfitti per ricavarne delle corazze per sé e il proprio cavallo.[1]

Ha un profondo disprezzo per i Guardiani della Notte, a cui si riferisce con l'appellativo di "corvi". Odia anche i codardi, che non ritiene di alcuna utilità alla causa del Popolo Libero. In particolare, nutre una profonda avversione per Qhorin il Monco, che desidera uccidere con le sue stesse mani.[1]

Resoconto biografico

Sul finire del terzo secolo dalla Conquista il Signore delle Ossa, pur essendo egli stesso uno dei signori della guerra del Popolo Libero più temuti dai Guardiani della Notte, decide di accettare Mance Rayder come Re oltre la Barriera, mettendosi al suo servizio assieme ai suoi uomini.[2]

Nel 299 guida il gruppo di Bruti che si scontra con quello di Qhorin il Monco, assassinando ogni suo membro ad eccezione di Qhorin e Jon Snow. Quando si ritrova faccia a faccia con loro, Jon Snow gli dichiara la resa, affermando di essere disposto ad eseguire qualunque ordine pur di avere salva la vita. Il Lord delle Ossa è piuttosto ostile con il ragazzo, chiamandolo codardo e deridendolo. Successivamente gli ordina di uccidere Qhorin il Monco. Nonostante il ragazzo porti a termine l'ordine, egli non si fida di lui e cerca di assassinarlo comunque. Tuttavia i suoi compagni si oppongono, portandolo a desistere e ad accogliere Jon Snow nel gruppo.[1]

Note