Mirri Maz Duur

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Mirri Maz Duur
Dati personali
258 circa
299
Maegi
Sacerdotessa del Grande Pastore
Sacerdoti del Grande Pastore
Apparizioni
A Game of Thrones
Serie TV
Mia Soteriou
Antonella Giannini
Prima stagione

Mirri Maz Duur è una maegi appartenente al popolo dei Lhazareen, guaritrice e sacerdotessa del tempio del suo villaggio.[1]


Descrizione fisica

Ha un viso largo e piatto[2], gli occhi neri[3] e il naso schiacciato. Il suo corpo è tozzo, con seni pesanti.[1]

Indossa raffinati abiti di lana leggera con elaborati ricami, che però dopo gli stupri compiuti dai Dothraki si riducono a stracci infangati, insanguinati e strappati.[1]

Descrizione psicologica

Conosce le arti della guarigione apprese dai Sacerdoti del Grande Pastore e da altri popoli provenienti da tutto il mondo. Ha approfondite conoscenze di anatomia ed è in grado di guarire i malati dalla febbre e dalla cecità[2], di assistere le donne partorienti[1] e di praticare la magia proibita delle maegi[3].

Sa parlare la in modo fluente lingua dothraki e in modo incerto la Lingua Comune.[1]

Venera il Grande Pastore.[2]

È affezionata alla gente del suo villaggio, ma è anche capace di vendetta e crudeltà, e le sue conoscenze magiche fanno di lei una donna pericolosa.[2] Esprime gratitudine a Daenerys Targaryen per averla salvata dallo stupro[1], ma nel profondo continua a serbare un forte rancore per la violenza e le devastazioni compiute dai Dothraki nel suo villaggio.[2]

In quanto maegi, viene trattata con odio e diffidenza dai Dothraki.[1]

Resoconto biografico

"Guarda il tuo khal, e poi dimmi quanto vale una vita, una volta che tutto il resto è svanito."


Mirri apprende l'arte della guarigione da sua madre, una sacerdotessa del Grande Pastore, che le insegna i canti e invocazioni per propiziarsi i favori della divinità e i sistemi per ricavare fumi sacri e ungenti da foglie, radici e bacche. In gioventù si reca in viaggio ad Asshai, fermandosi presso la Terra delle Ombre, dove apprende svariate conoscenze e arti magiche dai viaggiatori appartenenti a popoli diversi che sbarcano lì con i loro vascelli. Un cantore di Jogos Nhai le dona i canti della nascita con cui assistere le partorienti, mentre una donna dothraki le insegna i poteri dell'erba, del grano e del cavallo. Fa conoscenza anche con un maestro di Westeros di nome Marwyn, che le spiega l'anatomia aprendo un corpo umano davanti a lei e le insegna la Lingua Comune.[1] Da uno stregone del sangue della Terra delle Ombre apprende infine la magia oscura e proibita delle maegi.[3]

Dopo essere tornata a Lhazar si stabilisce in un villaggio, vivendo in armonia con la comunità e operando come sacerdotessa e guaritrice nel locale tempio del Grande Pastore.[2]

Nel 298 cura un ragazzo dalla febbre della cecità.[2]

Sul finire dello stesso anno il villaggio viene invaso e saccheggiato dai Dothraki, che bruciano il tempio e uccidono svariati conoscenti di Mirri, tra cui il ragazzo guarito dalla febbre pochi mesi prima e il fornaio che era solito portarle il pane, formando delle pile con le loro teste mozzate. La sacerdotessa viene violentata ripetutamente e solo il quarto stupro viene fermato dall'intervento di Daenerys Targaryen, moglie di Khal Drogo, che la reclama come sua schiava insieme ad altre donne da lei salvate. Mirri Maz Duur benedice la khaleesi e poco dopo, quando la vede preoccupata per le ferite ricevute in battaglia dal marito, interviene proponendosi di medicarle. Il cavaliere di sangue Qotho reagisce con aggressività, proponendo di mozzarle la lingua, ma Daenerys prende le sue difese. Mirri si presenta e spiega di voler curare Drogo in quanto convinta che tutti gli uomini facciano parte di un unico grande gregge. Queste parole provocano di nuovo l'ira di Qotho, che la schiaffeggia dicendo che i Dothraki non sono pecore, ma Daenerys interviene ancora una volta in sua difesa e infine il khal accetta di sottoporsi alle sue cure. Mirri lo fa quindi trasportare nel tempio, dove a suo dire i poteri di guarigione sono più forti; dice poi ai cavalieri di sangue di tenere fermo il khal mentre lei gli estrae la freccia dal braccio. Conclusa l'operazione, medica la ferita con del vino e con un impiastro di foglie bagnate. Passa poi ad occuparsi della ferita al torace, ricucendola e spalmandovi diversi ungenti. Dopo aver bendato il torace con un pezzo di pelle d'agnello, raccomanda a Drogo di non toccarla, di recitare nella fase di guarigione le preghiere da lei consigliate e di astenersi dal bere vino e latte di papavero. Rassicurata dalle capacità delle sacerdotessa, Daenerys le chiede di assisterla al momento del parto. Prima di allontanarsi Qotho le rivolge un'ultima minaccia, promettendole vendetta per eventuali danni causati al khal.[1]

Quando il khalasar lascia il villaggio Mirri Maz Duur si mette in marcia insieme ad esso nella colonna degli schiavi. Il viaggio sfianca la donna, che ad un certo punto è costretta a proseguire zoppicando. Pochi giorni dopo le condizioni di salute di Drogo peggiorano fino a provocarne la caduta da cavallo e allora Daenerys manda a chiamare la sacerdotessa. Haggo e Qotho la conducono nella tenda dove giace il khal, e vedendo le sue gravi condizioni la incolpano della situazione, iniziando a picchiarla e minacciarla, ma Daenerys ordina loro di andarsene e poi chiede alla sacerdotessa di salvare suo marito. Scoprendo che Drogo ha bevuto latte di papavero e strappato l'impacco dalla ferita al torace a dispetto delle sue indicazioni, Mirri commenta con disapprovazione di non essere in grado di fare più niente per guarirlo. Tuttavia, dopo altre insistenze della khaleesi, rivela che esiste un'unica magia capace di salvarlo, che però sconsiglia in quanto violenta e oscura. Avverte inoltre che l'unico modo per ripagare una vita è la morte, precisando che non si tratta della vita di Daenerys ma senza però specificare chi dovrà essere sacrificato. Dopo l'assenso della ragazza, Mirri Maz Duur fa portare nella tenda il cavallo di Drogo e, dopo aver intonato un canto, lo sgozza con un coltello istoriato di glifi che riesce a far apparire dal nulla nella propria mano. Mentre il sangue fluisce nella vasca in cui giace Drogo recita una preghiera in chi chiede che la forza della bestia passi all'uomo. Prosegue il rituale gettando della polvere rossa sui carboni ardenti e poi chiede a tutti di uscire dalla tenda, Daenerys inclusa, dicendo che i morti vi danzeranno dentro e che quindi nessun vivente deve trovarsi lì. Dopo essere rimasta sola, intona un canto magico in seguito al quale compaiono delle ombre in movimento, alcune dalla forma bizzarra e disumana.[3]

Mentre il rituale è ancora in corso, Daenerys entra in travaglio e Jorah Mormont la trasporta nella tenda affinché Mirri Maz Duur la assista.[3] Daenerys perde i sensi, ma la maegi le rimane accanto assistendo alla nascita di Rhaego, che a causa dell'oscuro incantesimo viene alla luce già morto. Prima di chiedere notizie di suo figlio, la khaleesi passa diverse volte dalla veglia all'incoscienza, e al suo secondo risveglio Mirri le offre del latte di papavero che le provoca altra sonnolenza, e in seguito una coppa di vino dolce.[2]

Quando Daenerys riprende definitivamente i sensi la maegi le racconta della triste fine di Rhaego, facendole intendere che era questo il vero prezzo per la vita di Drogo e sostenendo che Daenerys stessa ne fosse consapevole quando ha richiesto l'incantesimo. La khaleesi le chiede allora di essere portata da Drogo, scoprendo che questi, seppur vivo, si trova in uno stato vegetativo. Di fronte alle obiezioni della ragazza, Mirri Maz Duur le fa notare di aver mantenuto la promessa salvandogli la vita e predice che il khal non tornerà mai più come prima. Daenerys la accusa allora di averla ingannata e la maegi le ricorda le morti e le devastazioni provocate dei Dothraki nella sua città, affermando con soddisfazione che ora Rhaego non potrà più diventare adulto e compiere altri saccheggi. Quando Daenerys le fa notare di averle salvato la vita, Mirri Maz Duur la invita ai guardare le condizioni del marito e interrogarsi sul valore della mera sopravvivenza quando tutto il resto è stato perduto. Mentre i Dothraki la legano e la trascinano via, continua a rivolgere alla khaleesi un sorriso di intesa.[2]

In seguito Mirri viene legata sulla pira funeraria di Drogo. Intuendo l'intenzione di Daenerys di tentare un incantesimo, le dice che è destinato a fallire in quanto la ragazza non conosce le parole per evocarlo e non possiede la saggezza per farlo, e poi chiede di essere liberata offrendosi di aiutarla. Tediata da queste proteste, la khaleesi ordina a Jhogo di frustarla, riuscendo così a zittirla. Poco prima che il fuoco venga appiccato, Daenerys si rivolge alla maegi versandole dell'olio in testa e ringraziandola per la lezione che le ha impartito. Quando Mirri dichiara con orgoglio la propria determinazione a non urlare, Daenerys risponde di essere interessata solo ad ucciderla, ricordandole che solo la morte può ripagare una vita. Queste ultime parole sembrano intimorire la donna; quando la pira viene accesa Mirri intona un canto, che alla fine si trasforma in urla di agonia.[4]

Note