Stonesnake

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Stonesnake
Dati personali
249 circa
Guardiani della Notte
Apparizioni
A Clash of Kings
Serie TV
Seconda stagione

Stonesnake è un confratello dei Guardiani della Notte che presta servizio come ranger presso la Torre delle Ombre.[1]


Descrizione fisica

Stonesnake è di bassa statura e ha un fisico asciutto.[2]

È dotato di una forza fisica maggiore di quanto si direbbe all'apparenza e di una grande capacità di vedere nell'oscurità.[2]

Nel 299 la sua barba è ormai ingrigita.[2]

Descrizione psicologica

Nel 299 è un ranger veterano.[2]

È uno scalatore estremamente abile.[2]

È un uomo coraggioso e disposto a scarificarsi per aiutare i suoi confratelli.[3]

Resoconto biografico

Nel 299 partecipa alla grande spedizione oltre la Barriera organizzata dal Lord Comandante Jeor Mormont e insieme al resto del contingente della Torre delle Ombre incontra i confratelli provenienti dal Castello Nero al Pugno dei Primi Uomini. Da lì parte insieme al piccolo gruppo comandato da Qhorin il Monco per un'esplorazione nel territorio degli Artigli del Gelo, finalizzata a scoprire le intenzioni dei Bruti.[4]

Giunto nei pressi del Passo Skirling, il piccolo gruppo di Guardiani della Notte avvista in lontananza, sul fianco della montagna, un fuoco acceso da alcune sentinelle dei Bruti. Stonesnake suppone che i nemici abbiano un corno per dare l'allarme e quindi i confratelli concludono di doverli eliminare prima che riescano ad avvistarli. Date le sue grandi capacità di scalatore, Stonesnake si offre subito volontario per la missione, portando con sé il giovane Jon Snow. Per affrontare la salita, i due confratelli si muniscono di un lungo rotolo di fune, una sacca di pioli di ferro e una piccola mazza. Dopo aver fornito al ragazzo alcuni consigli, Stonesnake sceglie un percorso impervio e impossibile da percorrere per qualsiasi cavallo. Parte quindi per primo, aprendo la strada al compagno.[2]

Piano piano, avanza sempre più in alto, invitando Jon Snow a seguirlo, fino a raggiungere finalmente l'accampamento dei Bruti. I due osservano i nemici di nascosto e Stonesnake sceglie di attaccare l'uomo che detiene il corno. Riesce a strapparlo alla vittima prima che questa riesca a portarselo alla bocca e ad ucciderlo. Terminato lo scontro si accorge che Jon ha preso in ostaggio una donna dei Bruti, Ygritte, e lo esorta a finirla. Diffidando della nemica e considerandola pericolosa, gli fa notare che Qhorin il Monco non ha detto di prendere prigionieri, senza però riuscire a convincerlo. Poi, ascoltando le domande che Ygritte rivolge al giovane, commenta che dovrebbe essere lui a interrogarla, sebbene la ragazza non rivelerà nulla. Subito dopo usa un ramo incendiato per dare agli altri confratelli il segnale di raggiungerli. Ygritte lo esorta allora a bruciare i cadaveri dei Bruti che hanno ucciso per impedire che si trasformino in non-morti, ma Stonesnake non vuole rischiare di alimentare la fiamme allertando eventuali altri nemici nei dintorni e quindi decide di spogliare i cadaveri e gettarli giù dal dirupo, in pasto alle pantera ombra. Infine, quando anche gli altri confratelli raggiungono il luogo, Stonesnake prosegue verso la cima del Passo Skirling insieme a Qhorin il Monco e gli altri uomini, mentre Jon viene lasciato indietro per dargli il tempo di finire la prigioniera da solo.[2] Durante il cammino, Stonesnake riferisce a Qhorin la conversazione tra il ragazzo e Ygritte.[5]

Quando i Guardiani della Notte arrivano in cima al Passo Skirling Qhorin il Monco decide che si accamperanno lì fino al tramonto, in modo da minimizzare i rischi di essere avvistati dei nemici alla luce del sole. Stonesnake allora si raggomitola nella sua cappa di pelliccia e si addormenta. Quando Jon Snow si risveglia di soprassalto parlando del suo sogno di lupo, Stonesnake e gli altri veterani capiscono che il ragazzo ha poteri da metamorfo e che attraverso gli occhi del suo metalupo Spettro ha avvistato in anticipo l'enorme esercito di Bruti che si sta radunando presso il Fiumelatte. Dopo essersi rimessi in marcia, ad un certo punto i confratelli notano Spettro ferito dall'aquila di Orell, e Stonesnake aiuta a medicarlo porgendo il suo otre di vino. Una volta che hanno terminato, per volontà di Qhorin decidono di tornare indietro, essendosi resi conti conto di essere ormai stati avvistati dall'aquila.[5]

Dopo aver oltrepassato il punto in cui hanno ucciso le sentinelle dei Bruti, i confratelli sentono il suono di un corno e capiscono che i nemici li stanno inseguendo. Avvistano inoltre di nuovo l'aquila di Orell e Stonesnake fallisce nel suo tentativo di colpirla con una freccia. Poi, quando Qhorin il Monco ordina a Ebben di cavalcare il più veloce possibile verso il Pugno dei Primi Uomini, Stonesnake lo accompagna per un tratto, per poi tornare indietro a confondere le tracce e proseguire insieme a Qhorin e Jon Snow verso sudovest. Ad un certo punto il cavallo di Stonesnake si imbizzarrisce alla vista di una pantera ombra e si rompe una zampa. Consapevole di non poter stare in sella insieme ad un altro confratello, il veterano si offre di restare a tendere un agguato disperato ai Bruti, ma Qhorin si rifiuta di sacrificare uno scalatore del suo calibro e gli comanda invece di tornare da solo al Pugno dei Primi Uomini a riferire a Jeor Mormont quanto hanno visto. Stonesnake esegue quindi quando gli è stato ordinato e si allontana, scomparendo oltre il crinale nevoso.[3]

Note