Craster: differenze tra le versioni

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Nella seconda metà del terzo secolo dalla [[Conquista]] Craster vive nella [[Foresta Stregata]] delle [[Terre oltre la Barriera]], alloggiando in una grande capanna soprannominata [[Fortezza di Craster]] e riuscendo a restarvi al sicuro nonostante la totale assenza di fortificazioni. Vive insieme alle proprie figlie, con cui intrattiene relazioni incestuose, considerandole proprie mogli e generando altra progenie con loro. Siccome tutta la sua numerosa discendenza risulta composta esclusivamente da donne e bambine, si diffonde la voce che Craster sacrifichi agli [[Estranei]] i suoi figli maschi.<ref name="ACOK23" />
Nella seconda metà del terzo secolo dalla [[Conquista]] Craster vive nella [[Foresta Stregata]] delle [[Terre oltre la Barriera]], alloggiando in una grande capanna soprannominata [[Fortezza di Craster]] e riuscendo a restarvi al sicuro nonostante la totale assenza di fortificazioni. Vive insieme alle proprie figlie, con cui intrattiene relazioni incestuose, considerandole proprie mogli e generando altra progenie con loro. Siccome tutta la sua numerosa discendenza risulta composta esclusivamente da donne e bambine, si diffonde la voce che Craster sacrifichi agli [[Estranei]] i suoi figli maschi.<ref name="ACOK23" />


Occasionalmente l’uomo offre ospitalità e informazioni sul [[Popolo Libero]] ai [[Guardiani della Notte#Ranger|ranger]] dei [[Guardiani delle Notte]] che si avventurano nella [[Foresta Stregata]], rappresentando per loro un importante punto di riferimento per la sopravvivenza in quelle terre inospitali. Per mantenere questa parziale alleanza con lui, la confraternita tende a ignorare e tollerare il suo stile di vita.<ref name="ACOK23" />
Occasionalmente l’uomo offre ospitalità e informazioni sul [[Popolo Libero]] ai [[Guardiani della Notte#Ranger|ranger]] dei [[Guardiani della Notte]] che si avventurano nella [[Foresta Stregata]], rappresentando per loro un importante punto di riferimento per la sopravvivenza in quelle terre inospitali. Per mantenere questa parziale alleanza con lui, la confraternita tende a ignorare e tollerare il suo stile di vita.<ref name="ACOK23" />


Quando verso la fine del secolo i vari villaggi dei [[Popolo Libero|bruti]] iniziano a svuotarsi per timore degli [[Estranei]] e per unirsi a [[Mance Rayder]], Craster rimane  invece nella sua [[Fortezza di Craster|dimora]], sostenendo di non avere nulla da temere grazie alla sua devozione agli dei. Un giorno [[Mance Rayder]] manda un emissario per convincerlo ad entrare nelle sue schiere, ma Craster rifiuta e rimanda l’uomo al [[Re oltre la Barriera]] dopo avergli tagliato la lingua.<ref name="ACOK23" />
Quando verso la fine del secolo i vari villaggi dei [[Popolo Libero|bruti]] iniziano a svuotarsi per timore degli [[Estranei]] e per unirsi a [[Mance Rayder]], Craster rimane  invece nella sua [[Fortezza di Craster|dimora]], sostenendo di non avere nulla da temere grazie alla sua devozione agli dei. Un giorno [[Mance Rayder]] manda un emissario per convincerlo ad entrare nelle sue schiere, ma Craster rifiuta e rimanda l’uomo al [[Re oltre la Barriera]] dopo avergli tagliato la lingua.<ref name="ACOK23" />

Versione delle 13:15, 24 ago 2018

Craster
Apparizioni
A Clash of Kings
Serie TV
Robert Pugh
Gerolamo Alchieri
Seconda Stagione

Craster è un uomo del Popolo Libero.[1]


Descrizione fisica

Il volto di Craster ha un'espressione crudele, data dal naso schiacciato e dalla bocca incurvata verso il basso.[1]

Nel 299 la sua folta capigliatura è ormai grigia tendente al bianco. È inoltre privo di un orecchio a causa del gelo e ha i denti anneriti. Nonostante l’età avanzata continua ad essere un uomo dal fisico poderoso.[1]

Si veste con pelli di animali e porta al polso un bracciale dorato.[1]

Descrizione psicologica

Preferisce mantenere una propria indipendenza, convinto che un uomo veramente libero non debba aver bisogno di seguire un sovrano. Per tale ragione si rifiuta di seguire Mance Rayder quando questi si proclama Re oltre la Barriera federando sotto di sé il Popolo Libero. Pur non amandoli, talvolta presta aiuto ai Guardiani della Notte, che in cambio tollerano il suo carattere difficile e i suoi comportamenti immorali e arrivano persino a considerarlo un amico della confraternita.[1]

Ha la fama di essere un uomo sinistro e mezzo pazzo, oltre che bugiardo, codardo e stupratore. Preferisce parlare ai suoi interlocutori in modo brusco e schietto, senza badare alla gentilezza.[1]

Craster prende in sposa le sue stesse figlie; intrattiene rapporti incestuosi con loro e le tratta in modo autoritario. È estremamente geloso della proprie mogli e non accetta che ricevano qualunque genere di attenzioni dagli altri uomini. A modo suo ha una morale rigida, in quanto ritiene che per poter legittimamente intrattenere una relazione con una donna occorra prima sposarla. Sacrifica invece agli Estranei la sua prole maschile, così come i suoi animali; per tale atto si considera un uomo devoto a protetto dagli dei, e per questo non teme nessuno dei pericoli delle Terre oltre la Barriera.[1]

Apprezza molto la carne di montone e il vino dei Sette Regni.[1]

Resoconto biografico

Una vita indipendente

"Io sono un uomo che crede negli dei, e gli dei, a me, mi proteggono. Se i non-morti arrivano camminando, lo so io come rimandarli nelle loro tombe."


Secondo alcune voci, Craster è nato da una relazione illegittima tra una donna dei Bruti e un ranger dei Guardiani della Notte.[1]

Nella seconda metà del terzo secolo dalla Conquista Craster vive nella Foresta Stregata delle Terre oltre la Barriera, alloggiando in una grande capanna soprannominata Fortezza di Craster e riuscendo a restarvi al sicuro nonostante la totale assenza di fortificazioni. Vive insieme alle proprie figlie, con cui intrattiene relazioni incestuose, considerandole proprie mogli e generando altra progenie con loro. Siccome tutta la sua numerosa discendenza risulta composta esclusivamente da donne e bambine, si diffonde la voce che Craster sacrifichi agli Estranei i suoi figli maschi.[1]

Occasionalmente l’uomo offre ospitalità e informazioni sul Popolo Libero ai ranger dei Guardiani della Notte che si avventurano nella Foresta Stregata, rappresentando per loro un importante punto di riferimento per la sopravvivenza in quelle terre inospitali. Per mantenere questa parziale alleanza con lui, la confraternita tende a ignorare e tollerare il suo stile di vita.[1]

Quando verso la fine del secolo i vari villaggi dei bruti iniziano a svuotarsi per timore degli Estranei e per unirsi a Mance Rayder, Craster rimane invece nella sua dimora, sostenendo di non avere nulla da temere grazie alla sua devozione agli dei. Un giorno Mance Rayder manda un emissario per convincerlo ad entrare nelle sue schiere, ma Craster rifiuta e rimanda l’uomo al Re oltre la Barriera dopo avergli tagliato la lingua.[1]

Nel 298 riceve una visita da un gruppo di tre confratelli in pattuglia, composto dal comandante Ser Waymar Royce, Gared e Will, che sta dando la caccia a un gruppo di predoni bruti. Craster sconsiglia loro di cercare lo scontro diretto, vista l’inesperienza del comandante.[1]

La grande spedizione

"Me lo prendo un sorso del tuo vino, lord Corvo nero, me lo prendo sì. E un'altra cosa. L'uomo che mette la mano su una delle mie mogli, la perde quella mano là."


Nel 299 Craster arriva ad avere diciannove mogli.[1]

Un giorno vede presentarsi alla sua fortezza un gruppo di duecento Guardiani della Notte provenienti dal Castello Nero e comandati dal Lord Comandante Mormont in persona. Il bruto concede loro la propria ospitalità, accogliendoli con della birra e del cibo frugale.[1]

In quell'occasione Craster viene interrogato su Benjen Stark e nega di averlo visto di recente. Racconta invece dell’incontro con il gruppo di Ser Waymar Royce, dicendo però di non essersi interessato a dove fossero diretti. In cambio di ulteriori informazioni, chiede del vino dei Sette Regni e una nuova ascia. Quando Jeor Mormont gli racconta dei villaggi abbandonati e offre rifugio alla Barriera a lui e alle sue mogli, rifiuta sostenendo di preferire la libertà e di non aver paura dell'inverno che arriva, spingendo poi una delle sue mogli ad appoggiare tale posizione. Informa poi i confratelli che è stato Mance Rayder a chiamare a sé tutti i Bruti dei villaggi circostanti. Illustra quindi ai visitatori le regole dell’ospitalità per la notte, parlando della quantità di posti e cibo che può offrire loro e ammonendoli di stare lontano dalle sue mogli. Osserva poi Jon Snow notando che il ragazzo ha i tratti tipici degli Stark, ma saputo il suo nome commenta con disapprovazione le sue origini bastarde. Successivamente riceve da Jeor Mormont anche una balestra, e in cambio fornisce ulteriori informazioni su Mance Rayder, raccontando che sta radunando la sua gente sugli Artigli del Gelo.[1]

Note