ACOK26: differenze tra le versioni

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== Sinossi ==
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{{Citazione | Testo = Arya osservò e ascoltò e continuò a lucidare il proprio odio nello stesso modo in cui Gendry aveva continuato a lucidare il suo elmo con le corna.}}
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Nel magazzino in riva all'[[Occhio degli Dei]], dove gli uomini di [[Gregor Clegane]] l'hanno tenuta rinchiusa insieme agli altri prigionieri, [[Arya Stark|Arya]] ha trascorso giorni di terrore. Ogni mattina [[Gregor Clegane|Ser Gregor]] prendeva un prigioniero da interrogare e torturare a morte, scegliendolo in modo del tutto arbitrario, tanto che nemmeno le persone più collaborative riuscivano a salvarsi. A dirigere gli interrogatori era un uomo chiamato [[Messer Sottile]], il cui aspetto del tutto ordinario contrastava con la sua abilità nelle torture: rivolgeva ai prigionieri domande sui tesori nascosti nel villaggio e sulla [[Confraternita senza Vessilli|banda]] di [[Beric Dondarrion]], ma a prescindere dalle risposte date nessuno interrogato sopravviveva. Nel corso di questa esperienza, [[Arya Stark|Arya]] si è resa pienamente conto della propria impotenza, arrivando a disprezzare per questo sé stessa e gli altri prigionieri. Dopo qualche giorno finalmente gli aguzzini hanno fatto uscire i sopravvissuti dal magazzino e li hanno costretti a mettersi in marcia con loro. Durante il tragitto [[Arya Stark|Arya]] è stata costretta a svelare il proprio sesso, non potendo più appartarsi nel fare i propri bisogni.
Nel magazzino in riva all'[[Occhio degli Dei]], dove gli uomini di [[Gregor Clegane]] l'hanno tenuta rinchiusa insieme agli altri prigionieri, [[Arya Stark|Arya]] ha trascorso giorni di terrore. Ogni mattina [[Gregor Clegane|Ser Gregor]] prendeva un prigioniero da interrogare e torturare a morte, scegliendolo in modo del tutto arbitrario, tanto che nemmeno le persone più collaborative riuscivano a salvarsi. A dirigere gli interrogatori era un uomo chiamato [[Messer Sottile]], il cui aspetto del tutto ordinario contrastava con la sua abilità nelle torture: rivolgeva ai prigionieri domande sui tesori nascosti nel villaggio e sulla [[Fratellanza senza Vessilli|banda]] di [[Beric Dondarrion]], ma a prescindere dalle risposte date nessuno interrogato sopravviveva. Nel corso di questa esperienza, [[Arya Stark|Arya]] si è resa pienamente conto della propria impotenza, arrivando a disprezzare per questo sé stessa e gli altri prigionieri. Dopo qualche giorno finalmente gli aguzzini hanno fatto uscire i sopravvissuti dal magazzino e li hanno costretti a mettersi in marcia con loro. Durante il tragitto [[Arya Stark|Arya]] è stata costretta a svelare il proprio sesso, non potendo più appartarsi nel fare i propri bisogni.


Ad eccezione di [[Gendry]], risparmiato grazie alla sua abilità di fabbro, il gruppo in viaggio è composto da solo da donne, vecchi e bambini. La loro destinazione è il castello di [[Harrenhal]], dove dovranno servire [[Tywin Lannister|Lord Tywin Lannister]]. Una sera [[Arya Stark|Arya]] sente alcuni prigionieri anziani parlare con rimpianto dei tempi del governo di [[Aerys Targaryen (Aerys II)|Aerys il Folle]], in cui a loro parere tali soprusi non si verificavano.
Ad eccezione di [[Gendry]], risparmiato grazie alla sua abilità di fabbro, il gruppo in viaggio è composto da solo da donne, vecchi e bambini. La loro destinazione è il castello di [[Harrenhal]], dove dovranno servire [[Tywin Lannister|Lord Tywin Lannister]]. Una sera [[Arya Stark|Arya]] sente alcuni prigionieri anziani parlare con rimpianto dei tempi del governo di [[Aerys Targaryen (Aerys II)|Aerys il Folle]], in cui a loro parere tali soprusi non si verificavano.

Versione delle 13:16, 21 giu 2021

ACOK26 - ARYA
Il regno dei Lupi
(Mondadori)
Arya Stark
Terre dei Fiumi
02x04 - Il giardino di ossa
ACOK19
ARYA V

ACOK25
TYRION VI
ACOK26
ARYA VI
ACOK27
DAENERYS II

ACOK30
ARYA VII

ACOK26 è il ventiseiesimo capitolo de A Clash of Kings e de Il regno dei lupi.

È il sesto capitolo dedicato ad Arya Stark de Il regno dei lupi e de A Clash of Kings e l'undicesimo de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.


Sinossi

Arya osservò e ascoltò e continuò a lucidare il proprio odio nello stesso modo in cui Gendry aveva continuato a lucidare il suo elmo con le corna.


Nel magazzino in riva all'Occhio degli Dei, dove gli uomini di Gregor Clegane l'hanno tenuta rinchiusa insieme agli altri prigionieri, Arya ha trascorso giorni di terrore. Ogni mattina Ser Gregor prendeva un prigioniero da interrogare e torturare a morte, scegliendolo in modo del tutto arbitrario, tanto che nemmeno le persone più collaborative riuscivano a salvarsi. A dirigere gli interrogatori era un uomo chiamato Messer Sottile, il cui aspetto del tutto ordinario contrastava con la sua abilità nelle torture: rivolgeva ai prigionieri domande sui tesori nascosti nel villaggio e sulla banda di Beric Dondarrion, ma a prescindere dalle risposte date nessuno interrogato sopravviveva. Nel corso di questa esperienza, Arya si è resa pienamente conto della propria impotenza, arrivando a disprezzare per questo sé stessa e gli altri prigionieri. Dopo qualche giorno finalmente gli aguzzini hanno fatto uscire i sopravvissuti dal magazzino e li hanno costretti a mettersi in marcia con loro. Durante il tragitto Arya è stata costretta a svelare il proprio sesso, non potendo più appartarsi nel fare i propri bisogni.

Ad eccezione di Gendry, risparmiato grazie alla sua abilità di fabbro, il gruppo in viaggio è composto da solo da donne, vecchi e bambini. La loro destinazione è il castello di Harrenhal, dove dovranno servire Lord Tywin Lannister. Una sera Arya sente alcuni prigionieri anziani parlare con rimpianto dei tempi del governo di Aerys il Folle, in cui a loro parere tali soprusi non si verificavano.

A differenza dei loro carcerieri, i prigionieri sono costretti ad andare a piedi e coloro che rimangono indietro vengono uccisi. Ogni notte i soldati stuprano alcune donne, e quando una di queste cerca di ribellarsi viene decapitata personalmente da Gregor Clegane. Nell'assistere alla scena Arya ha la tentazione di reagire, ma non dispone più di nessun'arma da quando Polliver le ha sottratto Ago ed è consapevole che se lo facesse subirebbe la stessa sorte della donna.

Arya sviluppa così un crescente rancore verso tutti i responsabili delle sue disgrazie e crea una lista di "nomi dell'odio" da ripetere ogni notte. Oltre a Gregor e ai suoi uomini, include nell'elenco anche persone incontrate in precedenza, come Re Joffrey, la Regina Cersei e Sandor Clegane.

L'immensa fortezza di Harrenhal inizia ad essere visibile in lontananza già diversi giorni prima del loro arrivo. Arrivati al castello Arya nota che è in rovina e ripensa alle storie della Vecchia Nan sulla sua presa da parte di Aegon il Conquistatore, che grazie al soffio del suo drago lo incendiò bruciandone gli occupanti. All'interno di Harrenhal i prigionieri vengono lavati ed esaminati da Harra e Amabel. Quando arriva il suo turno Arya si presenta con un nuovo nome, Donnola, non potendo più fingersi un maschio. All'inizio le due comari vogliono mandarla a servire nelle cucine, ma cambiano idea di fronte a una sua risposta troppo sfrontata: per punizione decidono di destinarla al sottoattendente Weese, che nel presentarsi ai propri sottoposti mette subito in chiaro di aspettarsi da loro paura e cieca obbedienza.

Prime apparizioni

Messer Sottile - Amabel - Harra - Polliver - Weese

Paginazione


Per approfondire la paginazione di A Clash of Kings, vedi la voce dedicata


  • - A Clash of Kings, edizione hardcover, Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10803-3, 1999, pagg. 311-316
  • - Il regno dei lupi, edizione hardcover, Mondadori, ISBN 978-88-04-49654-0, 2001, pagg. 414-421