Cometa rossa

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La Cometa rossa, "shierak qiya" in lingua dothraki[1], è un corpo celeste apparso nei cieli del mondo conosciuto dal 298.[2]


Descrizione

Sorge a sudest[1] bassa nel cielo alla fine del 298.[2] Nel 299 la cometa diventa talmente grande e luminosa da essere visibile anche di giorno e occupa metà della volta celeste.[3] È di colore rosso e rosa come una ferita sanguinante.[4]

Eventi

La Cometa rossa appare nei cieli di Westeros e Essos a partire dal 298, e fin dalla sua apparizione viene considerata un portentoso messaggio celeste, a cui vengono date le più disparate interpretazioni. Daenerys Targaryen la scorge la prima volta mentre sta accendendo la pira del defunto marito Drogo, e vede un segno potente[5] al punto da farsi guidare da essa al momento di riprendere il cammino con il suo khalasar.[1]

A Roccia del Drago Melisandre afferma che essa sia un segnale per Stannis Baratheon e che rappresenti il fuoco dei draghi.[4]

Nel giro di pochi mesi la luce della cometa è più forte di quella della luna crescente e occupa metà del cielo, e tra il popolino di Approdo del Re si diffonde il nome di "Messaggero Rosso".[3] Tyrion Lannister vede nelle strade un predicatore, chiamato confratello implorante, parlare alla folla della corruzione della città e affermare che la cometa in alto è un avvertimento dei Sette Dei a riguardo.[6]

Invece a corte, ad uso e consumo del re, circola voce che il popolo la chiami "Cometa di Joffrey Baratheon", segno che egli trionferà sui suoi nemici.[7]

Tra i Guardiani della Notte l’astro vagabondo viene definito "Torcia di Mormont", affermando che gli dei l'abbiano inviata per guidare il Vecchio Orso nei meandri della Foresta Stregata.[8]

Edmure Tully lo considera un presagio della vittoria di Delta delle Acque poiché assomiglia a un pesce con una lunga coda, nei colori dei Tully, rosso in campo blu. Secondo Grande Jon, invece, è un vessillo rosso di vendetta per Eddard Stark mandato dagli Antichi Dei.[9]

Aeron Greyjoy la ritiene un segno del Dio Abissale, una fiamma che la divinità ha fatto salire dall'oceano come presagio della marea montante e che segna il tempo di salpare alla conquista del mondo, con il ferro e con il fuoco.[10]

Solo i Maestri della Cittadella studiano la cometa come un semplice corpo celeste.[2]

Note