Eddard Stark

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 Eddard Stark 
Eddard Stark by Michele Moratti©
Dati personali
263
299
Ned Stark
Lord di Grande Inverno
Lord Protettore del Reame
Primo Cavaliere
Protettore del Nord
Nobile Casa Stark
Concilio Ristretto
Apparizioni
A Game of Thrones
Serie TV
Shaun Mark Bean
Massimo Corvo
Prima stagione

Eddard Stark è Lord di Grande Inverno e Protettore del Nord[1], in seguito Primo Cavaliere di Re Robert Baratheon.[2]


Descrizione fisica

Ha il volto allungato tipico della sua famiglia[2], gli occhi grigi e capelli castani che porta lunghi, con una barba tagliata corta che nel 298 inizia a imbiancare facendolo apparire più vecchio della sua età.[3]

Come Lord di Grande Inverno possiede Ghiaccio, lo spadone in acciaio di Valyria della Nobile Casa Stark.[3]

Quando si trova al Nord veste di cuoio e pelli.[3] Quando diventa Primo Cavaliere la sua cappa viene ornata con un fermaglio a forma di mano volto a indicare la sua carica.[4]

Durante la sua permanenza ad Approdo del Re subisce una frattura ad una gamba[5], che continua a fargli male per lungo tempo dopo rendendogli difficile camminare[6].

Descrizione psicologica

Eddard Stark ha uno spiccato senso del dovere e dell'onore, al punto da essere talvolta accusato di rigidità eccessiva. Reputa molto importante il rispetto dei giuramenti e la fedeltà nel matrimonio. Considera inaccettabile l'uccisione di bambini[7] e dei prigionieri di guerra[8]. Ritiene che un comportamento crudele o ingiusto di un alfiere disonori anche il lord a cui ha giurato fedeltà, e che quindi sia meglio fare a meno dell’alleanza di uomini moralmente deplorevoli. [9]. Crede fermamente nei propri principi, e cerca di affermarli anche a costo di rinunciare a privilegi personali e scontrarsi con le opinioni dominanti[10]; in casi estremi è disposto persino a sacrificarsi per essi[11].

In quanto lord, ha il compito di giustiziare i disertori e i criminali catturati nelle sue terre secondo le leggi dei Sette Regni. Pur non provando piacere nello svolgere tale incarico, adempie al proprio dovere senza esitazione e preferisce farlo in prima persona secondo l'usanza dei Primi Uomini, guardando il condannato in faccia in modo da non dimenticare cos'è la morte.[3] Dopo aver giustiziato un uomo, è solito passare del tempo nel Parco degli Dei di Grande Inverno.[12] In generale, pensa che i crimini vadano puniti, ma che nel farlo vada mantenuta la distinzione tra la giustizia dalla vendetta.[6]

Anche nei momenti più difficili cerca di mantenere un'immagine dignitosa in pubblico.[13] Conduce uno stile di vita morigerato[14], senza eccedere nelle spese[15]. È un uomo diretto, che non ama i giri di parole[2] e i duelli verbali[15], e viene spesso accusato di avere scarso senso dell'umorismo[14].

Ritiene che un lord debba stare a contatto con i propri uomini, in modo che questi non si trovino a combattere per un estraneo.[16] In battaglia ha l'abitudine di stare in prima linea, in modo ad essere ben visibile a tutti i suoi uomini[8], ed è valoroso senza per questo essere avventato[17]. Durante le riunioni invece preferisce ascoltare gli altri prima di parlare a sua volta.[18]

È poco interessato al prestigio derivato dalle alte cariche politiche[14], e non si sente a proprio agio con le responsabilità di governo del Nord che ricadono su di lui dopo la morte del fratello maggiore Brandon[2]. Inoltre accetta malvolentieri la successiva proposta di Re Robert di diventare suo Primo Cavaliere, ripensando spesso con nostalgia alla più semplice e tranquilla vita con la sua famiglia.[10] Avendo poca dimestichezza nel muoversi nella vita politica della corte, si sente fuori posto in mezzo agli intrighi di Approdo del Re[15], ritenendoli incompatibili con i suoi principi morali[19], ed è frustrato dal fatto di non potersi fidare di nessuno[20].

È molto legato al Nord e alle sue tradizioni[14] e ne sente la mancanza quando si trasferisce ad Approdo del Re[4]. Ama il clima freddo[2] e crede negli Antichi Dei[12]. Si interessa ai problemi dei Guardiani della Notte e ai loro conflitto con i Bruti, ma non crede alle voci circa l'esistenza degli Estranei e di altri esseri soprannaturali.[12]

In privato è affettuoso con la moglie[12] e con i suoi figli, con i quali ha l'abitudine passare le serate raccontando storie dell'Età degli Eroi e dei Figli della Foresta. Assume un'aria più dura e severa in pubblico, quando deve assolvere i propri doveri di Lord di Grande Inverno.[3] Inoltre, pur sostenendo di amare i propri figli più di ogni altra cosa al mondo[20], evita di essere troppo protettivo nei loro confronti e ritiene che essi debbano imparare già in giovane età ad affrontare le proprie paure[12]. Prova affetto anche per il proprio figlio bastardo, Jon Snow.[14]

Ama molto sua sorella Lyanna, e dopo la sua morte ripensa spesso all'ultima promessa che le ha fatto.[14] Nota una forte somiglianza tra questa e sua figlia Arya, soprattutto per quanto riguarda il carattere ribelle e selvaggio, e questo lo spinge talvolta a preoccuparsi per il suo avvenire.[15]

È molto affezionato a Jon Arryn, che considera portatore di saggi consigli e un secondo padre per lui, e all'amico d'infanzia Robert Baratheon, nonostante il loro diverso un approccio alla vita. Tuttavia, quando lo rivede dopo tanti anni nel 298, talvolta nutre dei dubbi sulla solidità della loro amicizia ed è scoraggiato dalle loro numerose divergenze di opinione.[7] Ha inoltre un forte legame di amicizia con Howland Reed. [21] Nutre poca simpatia per i Lannister, disprezzando il loro opportunismo[12] e la loro abitudine a ricorrere a metodi che considera disonorevoli. In particolare, ha una pessima opinione di Jaime Lannister per via del tradimento di cui si è macchiato con l'assassinio di Re Aerys Targaryen.[7]

Resoconto biografico

Da uomo di guerra a padre di famiglia

"Jon è sangue del mio sangue. Questa è la sola cosa che ti sarà data conoscere."


Nel 271 viene preso, insieme a Robert Baratheon, come protetto di Jon Arryn a Nido dell'Aquila, dove cresce sviluppando un forte legame con entrambi.[12] Si accorge negli anni seguenti della grande promiscuità sessuale di Robert e un giorno gli capita di tenere tra le braccia Mya Stone, la figlia bastarda concepita in una delle avventure amorose dell'amico.[10] Quando sua sorella Lyanna viene promessa in sposa a Robert e gli confida i propri i dubbi sulla fedeltà del futuro marito, Eddard cerca rassicurarla sull'amore dell'amico nei suoi confronti a prescindere dalle relazioni passate.[10]

Nel 281, all'età di diciotto anni, si reca ad Harrenhal per assistere al grande torneo lì organizzato. In quell'occasione vede il Principe Rhaegar Targaryen, vincitore della competizione,ì donare a Lyanna una corona di rose d'inverno incoronandola sua regina d'amore e di bellezza.[11] In seguito Rhaegar rapisce la donna, mentre il padre del principe, Re Aerys Targaryen, fa uccidere il padre ed il fratello maggiore di Eddard.[7] In seguito a questa disgrazia Eddard riceve inaspettatamente l'eredità di Grande Inverno. Quando il re chiede a Jon Arryn le teste di Eddard e Robert l'anziano Lord di Nido dell'Aquila decide di ribellarsi alla corona, dando il via alla guerra conosciuta come Ribellione di Robert Baratheon. Per legare alla causa i Tully di Delta delle Acque si unisce in matrimonio con Catelyn Tully, già promessa sposa del fratello maggiore[2], in una cerimonia che si svolge a Delta delle Acque in contemporanea a quella del matrimonio tra Jon Arryn e Lysa Tully.[12] È però costretto a separarsi dalla moglie dopo sole due settimane[8] e partire per combattere nella guerra contro Aerys Targaryen.[14]

Raggiunge Robert nel corso della Battaglia del Tridente scoprendo che il Principe Rhaegar Targaryen è già stato ucciso,[14] e poi su ordine di Robert insegue fino ad Approdo del Re i resti dell'esercito nemico sconfitto. Trova però la capitale già conquistata con l'inganno dai Lannister e il re assassinato per mano di Ser Jaime Lannister, malgrado l'appartenenza di quest'ultimo alla Guardia Reale. Pur trattandosi della morte del nemico, Eddard disapprova tale tradimento e non gradisce nemmeno il fatto che Jaime si trovi seduto sul Trono di Spade al suo ingresso nella sala. La sua ostilità per i Lannister cresce quando viene a sapere della brutale uccisione dei figli di Rhaegar, ancora bambini, come segno di omaggio verso Robert da parte di Lord Tywin Lannister. Indignato per tale crudeltà, Lord Stark arriva a litigare con Robert, che non si mostra altrettanto turbato. Lascia quindi la capitale e si dirige a sud a combattere le ultime battaglie.[7]

Si reca quindi a Capo Tempesta, dove con il solo ausilio della diplomazia[22] riesce a convincere i Tyrell e i Redwyne ad arrendersi a Robert e ponendo così fine all'assedio del castello.[23]

Giunge poi insieme ad altri sei compagni alla Torre della Gioia, tra le Montagne di Dorne, dove nel frattempo è stata portata Lyanna. Viene però ostacolato da tre cavalieri della Guardia Reale, Ser Arthur Dayne, Ser Oswell Whent e Ser Gerold Hightower. Riesce a sconfiggerli grazie alla superiorità numerica, trovandosi coinvolto in un duello contro Ser Arthur [23] e riuscendo ad ucciderlo grazie all'intervento dell'amico Howland Reed [21]. I due sono gli unici a sopravvivere allo scontro. Entra quindi nella torre, dove trova Lyanna in punto di morte[23] e ascolta la sua ultima richiesta promettendole di soddisfarla[14]. Prima di andarsene, lui e Howland demoliscono la torre e usano le sue pietre per erigere otto tumuli per i cavalieri morti nel precedente scontro.[23] In seguito Eddard fa visita ad Ashara Dayne e le riporta Alba, la spada di suo fratello Ser Arthur.[2]

Nel frattempo a Delta delle Acque Catelyn partorisce il loro primo figlio legittimo, chiamato Robb e generato prima della partenza per la guerra.[2] Inoltre il comune dolore per la morte della sorella spinge Eddard a riconciliarsi con Robert.[7]

Al termine della guerra Lord Stark si ricongiunge con la moglie e si stabilisce con lei a Grande Inverno, dove le fa costruire un tempio per permetterle di pregare i Sette Dei.[12] Decide inoltre di seppellire Brandon e Lyanna nelle cripte del castello, rispettando le ultime volontà della sorella e scendendo di tanto in tanto a portarle dei fiori.[14] Dedica ad entrambi delle statue malgrado questo sia un privilegio solitamente riservato a lord e re.[24] Porta con sé a Grande Inverno anche il neonato Jon Snow, dicendo che si tratta di un figlio bastardo da lui concepito durante la guerra, rifiutando però con fermezza di rivelare a chiunque l'identità della madre. Quando scopre che tra le sua servitù girano voci secondo la quali Jon è stato generato da una sua relazione con Ashara Dayne le mette a tacere e intima alla moglie di non farle mai più domande a riguardo. Nonostante il peso di questo segreto[2] il suo matrimonio con Catelyn si rivela nel complesso sereno e felice, pur avendo avuto origini puramente politiche.[25]

Insieme alla moglie genera poi due figlie femmine, Sansa e Arya, rispettivamente nel 286 e nel 289.[1]

Nel 289 Eddard partecipa alla repressione della Ribellione di Balon Greyjoy, assistendo insieme a Re Robert alla caduta di Pyke. Al termine del conflitto porta Theon, figlio del lord ribelle, a Grande Inverno come suo protetto, al fine di dissuadere Lord Balon da altre future rivolte. [14] Cerca di trattare il giovane con fare paterno, ma nonostante questo non riesce a far dimenticare al ragazzo la sua condizione di ostaggio.[26] Dopo questi fatti non rivede più Robert per nove anni[14], ma parla spesso di lui ai suoi figli descrivendolo come un combattente formidabile[27].

Nel 290 nasce Bran, il suo secondo figlio maschio.[1]

Nel 293 viene a sapere che Jorah Mormont, Lord dell'Isola dell'Orso, si è reso colpevole di aver praticato il commercio di schiavi. In qualità di Protettore del Nord si reca suo castello per punirlo, ma una volta giunto sul posto scopre che il cavaliere è fuggito nel Continente Orientale.[7]

Nel 295 nasce il suo ultimo figlio, Rickon Stark.[1]

Nel corso degli anni Eddard nota in Bran una propensione a scalare e, preoccupato per la sua sicurezza, cerca di impedirglielo. Un giorno lo punisce confinandolo nel Parco degli Dei, ma quando la mattina seguente lo trova arrampicato su un albero-sentinella si convince che ogni divieto è inutile.[28]

La visita del re

"L'uomo che toglie la vita a un altro uomo ha il dovere di guardarlo negli occhi e di ascoltare le sue ultime parole. Se il giustiziere non riesce ad affrontare questo, forse allora il condannato non merita di morire."


Nel 298, dovendo giustiziare il disertore dei Guardiani della Notte Gared, porta per la prima volta con sé Brandon Stark affinché il bambino possa assistere alla giustizia del re. Al termine della decapitazione spiega al figlio l'importanza di eseguire personalmente le condanne e i pericoli del lasciare i disertori impuniti. Lungo la via di ritorno per Grande Inverno Robb e Jon Snow trovano il corpo di una metalupa morta, insieme ai suoi cuccioli ancora in vita. Eddard è favorevole ad ucciderli in quanto ritiene che siano destinati a perire comunque senza la madre, Jon lo persuade ad assecondare i figli, che lo pregano di poterli portare al castello. Da quel giorno, ognuno dei figli di Eddard entra in possesso di un cucciolo di metalupo.[3]

Una volta rientrato a Grande Inverno si reca come sua abitudine al Parco degli Dei, dove viene raggiunto da Catelyn. Dopo aver lodato il comportamento di Bran durante l'esecuzione le confida le proprie preoccupazioni circa la minaccia rappresentata da Mance Rayder e dei suoi Bruti. La moglie gli annuncia invece la notizia, appena giunta da Approdo del Re, della morte per malattia di Jon Arryn. Eddard ne resta molto addolorato e Catelyn prosegue comincandogli l'imminente arrivo a Grande Inverno di Re Robert Baratheon insieme alla moglie e ai figli, e quindi Ned inizia ad organizzare l'accoglienza per gli ospiti.[12]

All'arrivo di Robert dà il benvenuto a lui e a sua moglie Cersei Lannister, e subito dopo asseconda la richiesta dell'amico di essere portato alle cripte in cui è sepolto il corpo di Lyanna Stark. Nel discendere nei sotterranei Robert si lamenta della desolazione e del freddo delle terre del Nord e poi, una volta raggiunta la tomba di Lyanna, del tetro luogo di sepoltura a lei riservato, ma Eddard gli risponde che quello è il posto giusto per una Stark. Ascolta poi lo sfogo dell'amico contro il Principe Rhaegar Targaryen, considerato responsabile della morte della giovane, e gli chiede di raccontargli di Jon Arryn e delle condizioni della sua famiglia. Ne segue una discussione sull'idea di affidare il piccolo orfano Robert Arryn come protetto a Tywin Lannister, cosa che Eddard disapprova in quanto non si fida di quella casata. Raccomanda poi a Robert di fare una visita ai Guardiani della Notte alla Barriera, ma il re dichiara di avere altre priorità e comunica a Lord Stark di essere venuto al Nord per proporgli la carica di nuovo Primo Cavaliere, in modo da affidare a lui le faccende politiche. Gli offre inoltre di fidanzare la giovane Sansa con il proprio primogenito Joffrey. Eddard gli chiede un po' di tempo per riflettere sulla proposta, che gli lascia addosso un senso di preoccupazione e inquietudine. [14]

Quella sera, durante il banchetto indetto in onore della visita del re, Eddard si posiziona su una piattaforma rialzata insieme a Catelyn, Robert e Cersei. Nel corso della festa osserva tutte le norme della cortesia, ma mantiene un'aria cupa e poco divertita. Permette ai propri figli legittimi di bere una sola coppa di vino a testa.[27]

Più tardi, ritirato nelle stanze di Catelyn, racconta alla moglie della proposta di Robert e poi fa l'amore con lei in modo passionale. Al termine del rapporto le annuncia la propria intenzione di rifiutare, ma Catelyn lo mette in guardia dal respingere una richiesta del re. La conversazione viene interrotta dall'annuncio della visita di Maestro Luwin, che porta loro una lettera cifrata ricevuta da Lysa, vedova di Jon Arryn, in cui i Lannister vengono indicati come responsabili del decesso. Tali sospetti spingono Catelyn e Maestro Luwin a insistere affinché Eddard accetti di diventare Primo Cavaliere, in modo da recarsi ad Approdo del Re, indagare sulla faccenda e punire i colpevoli. Dopo altra resistenza Lord Stark si lascia persuadere, ma stabilisce che Catelyn deve rimanere a Grande Inverno a vegliare su Robb e Rickon, mentre Sansa, Arya e Bran si trasferiranno con lui nella capitale. Su insistenza della moglie decide inoltre di permettere a Jon Snow l'arruolamento nei Guardiani della Notte, non potendo portare un bastardo a corte.[2]

Il giorno prima della prevista partenza per Approdo del Re organizza una battuta di caccia in compagnia di Robert. Tuttavia nel corso di quella giornata i programmi vengono sconvolti dall'incidente occorso a suo figlio Bran, che cade dai tetti del castello durante un'arrampicata [28], entrando in coma [29]. Eddard è quindi costretto a partire per il sud con le due figlie, lasciando Brandon a Grande Inverno con Catelyn, senza nemmeno sapere se il bambino si risveglierà.[30]

Il viaggio verso sud

Lui apparteneva a Grande Inverno, a Catelyn nel suo dolore, al piccolo Bran. Tuttavia non sempre un uomo può trovarsi nel luogo cui appartiene.


Durante il viaggio, giunti nelle Terre dei Tumuli, un giorno viene svegliato prima dell'alba da Robert per una cavalcata, durante la quale i due si allontanano dalla loro scorta per una conversazione in privato. Stuzzicato dall'amico riguardo al passato adulterio da cui è nato Jon Snow, Eddard gli dice malvolentieri che la sua amante si chiamava Wylla. Riceve poi la notizia del matrimonio tra Daenerys Targaryen e Khal Drogo e si oppone all'idea di Robert di assassinare la ragazza, disapprovando l'uccisione di un'innocente e ritenendo per il momento lontano il pericolo di un'invasione Dothraki nel continente. Esprime il proprio disaccordo anche sulla scelta di Robert di nominare Jaime Protettore dell'Est, ritenendolo inaffidabile per via del disonore di cui si è macchiato ai tempi della Ribellione e ritenendo imprudente per gli equilibri politici del reame avete due Lannister come protettori dell'oriente e dell'occidente.[7]

Il gruppo attraversa poi le inospitali terre dell'Incollatura e in uno di quei giorni Eddard riceve da Arya dei fiori raccolti nella palude, dono per cui abbraccia e ringrazia affettuosamente la figlia per il dono.[31]

Giunti nelle Terre dei Fiumi, si fermano per la notte in una locanda e la mattina seguente Eddard si allontana con Robert per una battuta di caccia. [31] Quello stesso giorno ha luogo il violento litigio tra Arya e Joffrey nei pressi del Tridente, dopo a seguito del il quale la ragazza scappa e rimane nascosta nei boschi. Tornato dalla caccia, Eddard riceve da Sansa un resoconto dello scontro e manda i suoi uomini a cercare la figlia minore. Durante i quattro giorni di ricerca non riesce quasi a dormire per la preoccupazione, ma alla fine il comandante delle sue guardie, Jory Cassel, trova la ragazza, che viene subito condotta al cospetto del Re. Sollevato dal fatto che la figlia non sia stata trovata prima dagli uomini Lannister, Eddard la raggiunge nella sala delle udienze di Darry, la abbraccia e si assicura che non sia ferita. Ha quindi inizio un processo volto a stabilire il colpevole della rissa, e visto che Arya e Joffrey presentano versioni opposte della vicenda, Eddard chiama a testimoniare Sansa, che però evita di prendere posizione. Quando Cersei, non potendo punire né Arya né la sua metalupa Nymeria, pretende che a pagare sia Lady, la metalupa di Sansa, Eddard implora invano Robert di non assecondare la regina. Capendo infine che ogni protesta è inutile si offre di giustiziare l'animale personalmente secondo le usanze del Nord. Dopo aver eseguito lo sgradevole compito, ordina a Jory di far riportare il corpo di Lady al Nord, in modo che Cersei non abbia la sua pelle. Scopre poi che nel frattempo Sandor Clegane ha ucciso Mycah, il ragazzo che Arya ha difeso nello scontro con Joffrey.[13]

I primi giorni ad Approdo del Re

Gli tornarono in mente le parole che Robert gli aveva detto nel sepolcro sotterraneo di Grande Inverno. "Sono circondato da adulatori e da imbecilli." Ned passò lo sguardo sulle facce attorno al tavolo e si domandò quali fossero gli adulatori e quali gli imbecilli, ma si disse che sapeva già la risposta.


Quando giunge ad Approdo del Re Eddard è stanco e di cattivo umore per le disavventure del viaggio e i conseguenti attriti tra le due figlie, ma viene subito convocato per la prima seduta del Concilio Ristretto. Viene accolto dai quattro consiglieri presenti: Lord Varys, Lord Renly Baratheon, Maestro Pycelle e Lord Petyr Baelish. Con quest'ultimo, in particolare, ha uno scambio di battute pungenti riguardo alla sua passata vicinanza a Catelyn. Nel corso della riunione viene a informato dell'ordine di Robert di organizzare un grande torneo in onore della sua nomina a Primo Cavaliere; tuttavia Eddard disapprova l'iniziativa, ritenendola una stravaganza inutile e troppo costosa, soprattutto dopo aver scoperto i pesanti debiti che già gravano sulla corona. Poi, esausto della giornata, abbandona la riunione dirigendosi verso i propri alloggi nella Torre del Primo Cavaliere, ma viene fermato da Ditocorto, che lo informa dell'arrivo di Catelyn nella capitale. Stupito e incredulo, Eddard accetta di seguirlo fuori dal castello fino a raggiungere un bordello, dove la moglie è stata nascosta per mantenere segreta la sua presenza. [15]

Non conoscendo il motivo del viaggio di Catelyn, Lord Stark inizialmente teme che questa lo voglia informare della morte di Bran, ma viene invece a sapere del fallito attentato alla vita del bambino ancora in coma. Scopre anche che, stando alle parole di Ditocorto, il pugnale usato nell'attacco apparterrebbe a Tyrion Lannister. Questo rende Eddard ancora più determinato ad impegnarsi nelle indagini contro i Lannister e Lord Baelish gli promette di aiutarlo in nome del suo affetto verso Catelyn. Lord Stark rimane quindi solo con la moglie per un ultimo saluto prima del suo ritorno al Nord, e le raccomanda di prepararsi ad un'eventuale guerra. Le dice infine di voler consegnare al re i colpevoli della morte di Jon Arryn una volta smascherati, augurandosi che Robert agisca con giustizia.[15]

Nel giorni successivi partecipa ad altre riunioni del Concilio Ristretto, dove ha diverse stancanti discussioni e non riesce quindi a dedicare molto tempo alle proprie figlie. Dopo uno di questi incontri Eddard raggiunge le ragazze a pranzo; è seccato nel sentire che anche a tavola si parla del Torneo del Primo Cavaliere, pur acconsentendo alla richiesta di Sansa di presenziare all'evento. All'accenno di un nuovo litigio tra le due le rimprovera e abbandona esausto la tavola. Poco dopo però Septa Mordane lo informa dell'ennesima insubordinazione di Arya e lui entra nella sua camera per parlarle. La sorprende con in mano Ago, la spada che le è stata regalata in segreto, ed è scontento all'idea che la bambina possieda un'arma. Ascolta Arya mentre questa sfoga la propria rabbia per l'uccisone di Mycah e cerca di consolarla, facendole poi un discorso sui tempi difficili che aspettano la loro famiglia e sull'importanza del restare uniti. Dopo la promessa della figlia di comportarsi in modo più obbediente le restituisce Ago, ritenendo più fruttuoso assecondare che ostacolare i suoi desideri. Nei giorni successivi ingaggia Syrio Forel, un abile spadaccino di Braavos, con l'incarico di insegnare ad Arya i rudimenti della scherma.[16]

Da Grande Inverno giunge la notizia del risveglio di Bran e della sua impossibilità a camminare. Addolorato per le condizioni del bambino ma comunque sollevato per la sua sopravvivenza, Eddard porta le figlie al Parco degli Dei della Fortezza Rossa per ringraziare gli Antichi Dei e tutti e tre vi passano l'intera notte.[32]

Le indagini

"C'è almeno uno, in questa città maledetta, che non sia l'informatore di qualcun altro?"


Un giorno Eddard si reca nei quartieri privati di Pycelle nella speranza di ricevere dal maestro informazioni utili sulla morte di Jon Arryn. Scopre così che prima della malattia il vecchio Primo Cavaliere aveva chiesto in prestito un libro, Storia e Discendenze delle Grandi Case Nobili dei Sette Regni, e che le sue ultime parole nel letto di morte sono state "Il seme è forte". Quando Eddard condivide con lui l'idea che Jon possa essere stato avvelenato, Pycelle la respinge con decisione, ma acconsente a prestargli il libro.[32]

Tornando nella Torre del Primo Cavaliere, trova Arya sulle scale a chiocciola e ha una conversazione con lei sulle future possibilità di Bran. Quando il discorso si sposta sulle prospettive della ragazzina, Eddard le dice di aspettarsi da lei un tradizionale futuro da moglie e madre.[32]

Poco dopo riceve una visita di Petyr Baelish, che gli parla di alcuni servitori di Jon Arryn rimasti in città anche dopo la sua morte, tra cui lo scudiero Hugh della Valle, consigliandogli di mandare un uomo fidato a interrogarli. Lo informa inoltre della gran quantità di spie, al servizio di Varys, Cersei e lui stesso, intente a sorvegliarlo, e lo mette in guardia dal fidarsi di chiunque. Sconvolto per la fitta rete di intrighi e informatori nella Fortezza Rossa, Eddard ringrazia Ditocorto per l'aiuto. Successivamente incarica Jory Cassel di interrogare i servitori che Lord Baelish gli ha indicato.[32]

Un giorno Lord Renly prende Eddard in disparte e gli mostra il ritratto di Margaery Tyrell, chiedendo se secondo lui la giovane assomiglia a Lyanna. Eddard dissente, ma resta stupito da questo episodio, interrogandosi sulla natura di tale interesse verso la ragazza Nobile Casa Tyrell.[4]

Nel corso di una nuova riunione del Concilio Ristretto, dopo aver ascoltato le lamentele di Janos Slynt per i disordini che si sono scatenati in città durante la preparazione del torneo, Eddard ordina di reclutare cinquanta nuove Cappe Dorate e in aggiunta mette a disposizione venti dei suoi uomini per mantenere l'ordine pubblico. Poi ribadisce il proprio scarso entusiasmo verso l'evento e si domanda quando Stannis Baratheon tornerà a partecipare alle riunioni del concilio.[4]

Tornato nelle sue stanze al termine della seduta, ordina ad Harwin di convocare Jory Cassel e nel frattempo riprende la lettura del libro imprestatogli da Pycelle, domandandosi quali importanti verità vi avesse trovato Jon Arryn. Interroga Jory riguardo alle sue indagini presso i servitori: Hugh si rifiuta di rispondere fino a quando non verrà interrogato dal Primo Cavaliere in persona, ma ricava dagli altri testimoni due nuove informazioni utili, riguardanti le visite di Jon Arryn e Stannis Baratheon a un bordello e a all'armeria di Tobho Mott. Conoscendo il carattere rigido del fratello del re, si insospettisce per la prima scoperta e incarica Jory di far setacciare tutti i bordelli di Approdo del Re. Decide poi di recarsi di persona all'armeria, dove viene accolto dal mastro armaiolo Tobho Mott, da cui scopre che Jon Arryn durante la sua visita non gli ha fatto alcuna ordinazione ed era interessato solo a vedere un ragazzo di nome Gendry, che lavora lì come apprendista. Eddard chiede quindi di essere condotto da lui, e si accorge della sua forte somiglianza con Robert Baratheon, in particolare nei capelli neri, capendo che si tratta di uno dei suoi figli bastardi. Scopre inoltre che Jon Arryn gli ha chiesto informazioni su sua madre, i cui capelli sono invece biondi. Dopo un po' di insistenza, Tobho Mott gli parla anche di un lord misterioso che l'ha pagato per assumere il ragazzo e per mantenere il silenzio a riguardo.[4][33]

Nella prima giornata del Torneo del Primo Cavaliere, Eddard non assiste agli scontri e si limita a riservare dei posti per Sansa, Septa Mordane e Jeyne Poole.[34] Viene però a sapere che Ser Hugh è rimasto ucciso da Ser Gregor Clegane durante una delle prime sfide, in apparenza per un incidente, senza che lui sia riuscito a interrogarlo. Scopre inoltre che Robert intende partecipare alla Grande Mischia, cosa che lo spinge a preoccuparsi per l' incolumità del sovrano. Il mattino dell'ultima giornata del torneo si offre di saldare il pagamento dell'armatura che Ser Hugh si era fatto forgiare e poi si dirige verso la padiglione di Robert nella speranza di dissuaderlo dalla folle idea. Riesce nel suo intento facendogli notare che nessun contendente oserebbe colpire il re. Poi ascolta lo sfogo dell'amico circa l'infelicità della sua vita attuale e i ricordi della loro giovinezza insieme. L'amichevole conversazione lo rassicura circa l'appoggio di Robert in un futuro scontro con i Lannister.[35]

Quello stesso giorno Eddard assiste insieme a Sansa alle sfide conclusive del torneo. Quando Ser Gregor aggredisce Loras Tyrell al termine della semifinale Eddard urla per farlo fermare, ma non viene udito e solo un successivo intervento del re riporta l'ordine. Rimane poi colpito dall'abilità di Anguy nel tiro con l'arco e gli viene l'idea di prenderlo nella sua guardia personale. Partecipa al banchetto che si tiene alla fine della giornata, durante il quale parla con Arya delle sue lezioni con Syrio Forel e rimane perplesso dalla bizzarria degli esercizi che il braavosiano le assegna, ma le concede di proseguire le lezioni convinto che presto lei stessa si stancherà.[35]

Tornato nei suoi alloggi riflette di nuovo sulle informazioni fino a quel momento raccolte, ripensando in particolare a Gendry e ad altri bastardi concepiti da Robert, Edric Storm e Mya Stone. I suoi pensieri vengono interrotti da una visita segreta di Varys, che lo informa del piano di Cersei di far uccidere Robert durante la Grande Mischia facendolo sembrare un incidente, e gli fa presente che la regina ha molta paura di lui in quanto è l'uomo più fedele e vicino al re. Eddard è sconvolto da tali rivelazioni e teme un nuovo attentato, ma Varys gli offre il suo aiuto e poi soddisfa la sua curiosità riguardo alla morte di Jon Arryn, dicendo che è stato avvelenato con le lacrime di Lys e alludendo al fatto che Ser Hugh possa esserne stato l'esecutore materiale.[35]

Una sera Arya tarda a rientrare ed Eddard si preoccupa per lei, mandando i suoi uomini a cercarla. Quando fa ritorno alla Fortezza Rossa, la bambina viene condotta dal padre mentre questi è intento a leggere Storia e Discendenze delle Grandi Case Nobili dei Sette Regni. Eddard rimprovera la figlia per essere uscita dal castello e poi, quando quella cerca di spiegargli di aver udito due uomini complottare nei sotterranei parlando di lui, rimane perplesso dalla bizzarria del suo racconto e pensa che si tratti di un'invenzione oppure che abbia involontariamente ascoltato alcuni attori intenti a preparare una commedia per il re. Vengono interrotti dalla visita di Yoren, Guardiano della Notte in cerca di uomini da reclutare per la Barriera, che dichiara inoltre di avere notizie urgenti da riferire in privato. Così, dopo aver congedato Arya, Eddard apprende che Catelyn ha fatto rapire Tyrion Lannister durante il suo viaggio di ritorno a Grande Inverno.[36]

La tensione cresce

Che cosa esattamente ci stesse facendo, Eddard Stark, su quel sedile, nemmeno lui riusciva a comprenderlo. Eppure quella gente si aspettava giustizia da lui.


Quando la notizia della gravidanza di Daenerys Targaryen raggiunge Approdo del Re viene convocata una riunione del Concilio Ristretto, durante la quale Robert sostiene la necessità di far assassinare la ragazza per impedire la nascita di un futuro pretendente al Trono di Spade. Eddard si oppone strenuamente, ritenendo l'atto disonorevole e il pericolo di una guerra contro i Targaryen ancora incerto e remoto. Per persuadere Robert alla pietà, gli ricorda il modo in cui questi ha risparmiato la vita a Ser Barristan Selmy, ma il re resta irremovibile e invita tutti i membri del concilio e votare sulla questione. Tutti esprimono un voto favorevole, eccetto Lord Stark e Ser Barristan, quindi si passa a discutere sul modo in cui portare a termine l'impresa. In un ultimo tentativo, Eddard sfida Robert ad uccidere la ragazza di persona e poi si rifiuta di apporre il proprio sigillo sul decreto, non volendo prendere parte all'omicidio. Di fronte alle minacce di Robert di trovarsi un nuovo Primo Cavaliere, dichiara lui stesso le propria dimissioni dalla carica ed esce dalla stanza mentre il re gli urla dietro furioso.[10]

Preoccupato per il clima teso che si sta creando nella capitale, Eddard ordina a Vayon Poole di preparare d'urgenza la sua partenza per Grande Inverno insieme a quella delle sue figlie malgrado il dispiacere per il mistero della morte di Jon Arryn ancora irrisolto, e pianifica di passare a Roccia del Drago durante il viaggio in modo da poter parlare con Stannis a riguardo. Riceve poco dopo una visita di Petyr Baelish, di ritorno dalla riunione del concilio, che lo deride per la sua rigidità e incapacità di destreggiarsi nella politica. Quando Eddard lo informa della sua imminente partenza, Ditocorto stuzzica la sua curiosità offrendosi di portarlo al bordello visitato da Jon Arryn e Stannis che gli uomini di Lord Stark finora non sono riusciti a individuare.[10]

Quella sera Eddard si reca quindi al bordello insieme a Petyr Baelish, scortato da Jory, Heward e Wyl. Fa conoscenza con una giovane prostituta che ha da poco avuto una figlia da Robert e nota la grande somiglianza della bambina con il re. Durante il viaggio di ritorno alla Fortezza Rossa, riflette si vari figli illegittimi di Robert e si chiede i motivi dell'interesse di Jon Arryn nei loro confronti. Ditocorto gli parla anche delle voci che girano su altri bastardi concepiti dal re a Castel Granito e fatti uccidere da Cersei. All'improvviso il loro cammino viene sbarrato da Jaime Lannister, accompagnato da una ventina di armigeri e intenzionato a vendicarsi dopo aver saputo del rapimento di Tyrion da parte di Catelyn Tully. Quando Eddard lo minaccia di rappresaglie sul prigioniero, Jaime rinuncia ad aggredire lui e ordina invece di uccidere i suoi uomini. Nel disperato tentativo di salvarli Eddard uccide Tregar, comandante delle guardie nemiche, ma quando il suo cavallo viene abbattuto rimane schiacciato dal suo peso e si procura una frattura alla gamba perdendo i sensi. Viene trasportato alla Fortezza Rossa dalla Guardia Cittadina e affidato alle cure di Pycelle, che gli somministra cospicue dosi di latte di papavero che lo fanno sprofondare in un lungo sonno. [10]

Si risveglia dopo sette giorni di incoscienza e chiede ad Alyn di aggiornarlo sulla situazione, venendo a sapere della fuga di Jaime verso Castel Granito. Poco dopo riceve una visita da Robert e Cersei. Il re mostra premura per il suo incidente, ma lo rimprovera per il rapimento di Tyrion, di cui Eddard si addossa le colpa, ordinandogli di rilasciarlo. Lord Stark chiede invece giustizia per i tre uomini uccisi da Jaime, ma Robert preferisce chiudere la questione, provocando l'ira della moglie, che invece accusa Eddard di aver iniziato la rissa. Quando rimane finalmente solo con l'amico, Eddard cerca di parlargli delle sue indagini sui figli bastardi, ma Robert rimanda ogni altra conversazione al suo ritorno dalla battuta di caccia che sta per inizire e prima di congedarsi gli impone di riprendere la carica di Primo Cavaliere.[23]

Durante l'assenza del sovrano Eddard siede sul Trono di Spade e amministra la giustizia in sua vece. Quando Yoren si fa avanti chiedendo uomini da arruolare nei Guardiani della Notte, domanda se ci sono volontari tra i presenti nella sala e, non ottenendo alcuna risposta, concede al confratello in nero di scegliere chi vuole nelle segrete della Fortezza Rossa.[37] Si fanno quindi avanti alcuni lord delle Terre dei Fiumi appena giunti nella capitale, Marq Piper, Karyl Vance e Raymun Darry, che gli raccontano le terribili stragi compiute nelle loro terre da un gruppo di assalitori privo di emblemi, portando i pochi sopravvissuti come testimoni e sostenendo che il tutto sia opera di uomini al servizio dei Lannister. Dopo essersi informato sulle prove a sostegno dell'accusa, l'ottimo equipaggiamento degli aggressori e una descrizione dell'uomo alla loro guida riconducibile inequivocabilmente a Ser Gregor Clegane, Eddard intuisce che dietro a questi fatti c'è un disegno di Tywin Lannister e decide di soddisfare la richiesta di giustizia dei lord delle Terre dei Fiumi. Incarica quindi un gruppo di armigeri, guidati da Lord Beric Dondarrion, di recarsi nelle terre di Ser Gregor per infliggergli la giusta punizione, dichiarandolo spogliato di terre e titoli e condannato a morte. Manda anche alcuni dei suoi uomini nella spedizione e rifiuta invece l'offerta del giovane Loras Tyrell di parteciparvi.[6]

Il giorno seguente, dopo un ennesimo litigio tra Sansa e Arya, convoca entrambe le figlie e comunica loro di volerle rimandare a Grande Inverno per la loro sicurezza. Concede ad Arya di portare con sé Syrio Forel, se questi accetterà di mettersi al suo servizio, ma si oppone alle insistenze di Sansa di sposare Joffrey, dicendo che il fidanzamento è stato un grave errore. Quando la ragazza difende il principe sottolineando la sua differenza con il padre Robert, Eddard viene improvvisamente colpito da un'intuizione riguardo alla sue indagini.[37] Infatti, collegando tra loro le informazioni raccolte sui bastardi e i dati di Storia e Discendenze delle Grandi Case Nobili dei Sette Regni, che mostrano che nelle unioni tra Baratheon e Lannister i capelli neri prevalgono sempre sui biondi, capisce che i figli di Cersei sono illegittimi, frutto del rapporto incestuoso col fratello Jaime.[20]

Il momento della verità

"Quale insensato attacco di follia ti ha spinto a dire alla regina che avevi scoperto la verità sulle origini di Joffrey?" "La follia della misericordia," ammise Ned.


Pycelle si reca nelle stanze di Eddard a riferirgli il malcontento di Lord Tywin per la spedizione contro Gregor Clegane, ma il Primo Cavaliere resta irremovibile sulle proprie posizioni ricordandogli inoltre che l'autorità del decreto deriva direttamente dal re. Eddard rimane poi solo a riflettere sul da farsi ora che ha scoperto la verità: l'onore gli impone di raccontarla a Robert il prima possibile, ma sa anche la furia del re probabilmente porterà alla morte dei tre figli illegittimi e non vuole che si ripeta quanto accaduto ai bambini di Rhaegar Targaryen. Si fa quindi trasportare nel Parco degli Dei, dove convoca Cersei dicendole di essere a conoscenza del suo segreto. La donna ammette subito i fatti e nemmeno nega la sua responsabilità nella caduta di Brandon Stark, giustificandosi con la necessità di proteggere i suoi figli, cosa che spinge Eddard e chiedersi cosa avrebbe fatto lui per salvare i propri. Poi, dopo avergli parlato del proprio matrimonio infelice, cerca di sedurlo e di portarlo dalla propria parte, in modo da dissuaderlo del rivelare a Robert la verità. Lord Stark tuttavia non cede alla proposta e, determinato a seguire i propri principi di giustizia, offre a Cersei la possibilità di fuggire nel Continente Orientale insieme ai suoi figli prima del ritorno del re.[20]

Una notte viene svegliato di soprassalto dall'attendente del re, che gli comunica che Robert è tornato dalla caccia e che deve vederlo con urgenza. Giunge quindi nella camera da letto dell'amico, scoprendo che questi è in punto di morte, ferito in un incidente. Re Robert ordina a tutti i presenti di uscire per permettergli di parlare in privato con Eddard. Gli confessa quindi il proprio pentimento per la decisione di far uccidere Daenerys Targaryen e gli detta il proprio testamento, in cui lo nomina reggente del reame fino a quando Joffrey non raggiungerà l'età adulta. Eddard scrive ciò che gli viene dettato, ma sostituisce il nome del ragazzo con le parole "il mio erede", sentendosi in colpa per l'inganno ma ritenendolo necessario per non rivelare all'amico la dolorosa verità nelle sue ultime ore di vita.[20]

Una volta uscito dalla stanza ha una conversazione con Varys, che allude a una responsabilità dei Lannister nella morte di Robert. Poi viene fermato da Renly, che gli offre cento spade per aiutarlo a prendere in ostaggio i figli di Cersei, in modo da impedirle di prendere iniziative. Eddard però è contrario all'uso di tali sistemi ed è intenzionato a gestire la situazione legalmente. Tornato ai suoi alloggi organizza gli ultimi preparativi per la partenza delle figlie per Grande Inverno e scrive una lettera da consegnare a Stannis a Roccia del Drago. Poi convoca Ditocorto, rivelandogli il segreto di Cersei e parlandogli della propria intenzione di garantire l'ascesa al Trono di Spade di Stannis, essendo questi il legittimo erede. Lord Baelish gli consiglia invece di fare pace con i Lannister, in modo da poter governare come reggente approfittando della giovane età di Joffrey, e gli predice che sotto Stannis il reame entrerà in guerra. Eddard si rifiuta di tradire il legittimo re, ma al tempo stesso è consapevole di aver bisogno della Guardia Cittadina dalla sua parte per riuscire a prevalere sulle forze di Cersei. Fa quindi capire a Ditocorto di aver bisogno che lui le corrompa a suo favore, pur essendo restio a chiederglielo esplicitamente. Lord Baelish ironizza sul suo attaccamento all'onore, ma promette di soddisfare la sua richiesta.[19]

Il mattino seguente fa colazione insieme alle sue figlie, che dovranno lasciare la capitale quello stesso giorno, negando a Sansa il permesso di dare un ultimo saluto a Joffrey. Quando convoca il Concilio Ristretto, Pycelle è il primo presentarsi e gli annuncia ufficialmente la morte di Robert. Sentendosi triste ma non sorpreso, attende l'arrivo degli altri consiglieri, scoprendo però che Renly ha lasciato la città e che quindi non potrà più offrirgli il suo sostegno. Mostra al resto dei consiglieri il documento lasciato da Robert e chiede loro di confermare ufficialmente la sua reggenza. Prima che ciò possa accadere la riunione viene improvvisamente interrotta dall'attendente del re, che annuncia l'ordine di Joffrey di convocare d'urgenza il Concilio Ristretto nella Sala del Trono. Giunto nella sala, alla richiesta di Joffrey di essere incoronato entro due settimane, Eddard mostra a Cersei il documento di Robert sulla sua reggenza, ma la regina lo stappa pubblicamente, affermando che si tratta di un pezzo di carte insufficiente a proteggerlo e invitandolo a lasciare la capitale. Lord Stark allora decide di dichiarare apertamente l'illegittimità di Joffrey e in risposta Cersei lo accusa di tradimento, ordinando alle guardie di arrestarlo. Convinto di avere l'appoggio della Guardia Cittadina, Eddard comanda a Janos Slynt di prendere in custodia la regina e i suoi figli; con sua sorpresa però le Cappe Dorate iniziano a uccidere i suoi uomini e Ditocorto gli punta un pugnale alla gola, ammettendo di averlo ingannato.[38]

Mentre tutta la gente al suo servizio viene massacrata[38], Eddard viene arrestato e imprigionato nelle celle oscure con l'accusa di tradimento[39]. Viene inoltre privato della sua spada Ghiaccio, che viene affidata al boia di corte Ilyn Payne[40]. Per diversi giorni resta rinchiuso senza mangiare, in pessime condizioni igieniche e senza avere alcune notizia dal mondo esterno, pentendosi della propria ingenuità nell'affrontare i Lannister. Riceve poi una visita di Varys, a cui Eddard chiede subito notizie sulle sua figlie. Scopre così che Arya è riuscita a fuggire, mentre Sansa è prigioniera dei Lannister. Viene anche a sapere del rilascio di Tyrion da parte di Catelyn, che non ha quindi più nessun ostaggio da usare come moneta di scambio per impedire a Cersei di ucciderlo. Varys gli rivolge un rimprovero per la sua imprudenza nel rivelare a Cersei i suoi piani, facendogli capire di aver così provocato la morte di Robert. Poi gli riferisce le intenzioni della regina, che è disposta a concedergli di salvarsi arruolandosi nei Guardiani della Notte se Eddard confesserà di aver commesso un tradimento e riconoscerà Joffrey come legittimo Re dei Sette Regni. Lord Stark dichiara di preferire la morte piuttosto che rinnegare i propri principi, ma Varys gli fa notare che a essere in gioco è anche la vita di Sansa[11], e questo fa crollare la sua determinazione spingendolo ad accettare l'offerta[40].

Nel giorno prestabilito, Eddard viene condotto nella piazza del Grande Tempio di Baelor e, davanti a una grande folla, confessa pubblicamente di aver complottato per salire sul Trono di Spade al posto di Joffrey, che definisce legittimo Re dei Sette Regni. A queste parole, la folla lo copre di insulti e scaglia pietre contro di lui. L'Alto Septon si esprime a favore della grazia, ma Joffrey, disobbedendo persino alle indicazioni di Cersei, dichiara che un traditore non può essere perdonato ed ordina a Ilyn Payne di giustiziarlo. Quindi il boia si avvicina a Eddard e lo decapita usando la sua stessa spada, Ghiaccio.[40] In seguito, per ordine di Joffrey, la testa di Lord Stark viene immersa nel catrame per rallentarne la putrefazione e collocata su un torrione di guardia della Fortezza Rossa, con il viso rivolto verso la città.[41]

Una volta che la notizia della morte di Eddard giunge a Grande Inverno, iniziano i lavori per scolpire una statua a sua somiglianza da collocare sulla sua tomba nelle cripte. [42]

Quando, nel corso della Guerra dei Cinque Re, Robb Stark scrive le sue condizioni di pace ai Lannister, tra di esse include anche la restituzione del corpo del padre.[43] Tyrion Lannister, facente funzione di Primo Cavaliere di Re Joffrey Baratheon, accetta quella specifica richiesta, facendo preparare e portare i resti a Delta delle Acque. Una volta arrivato al castello, il corpo viene collocato su un tavolo a cavalletti a coperto e ricoperto da un vessillo con l'emblema Stark. Dopo averlo esaminato, Catelyn ordina alle Sorelle del Silenzio di portarlo a Grande Inverno. [44]

Famiglia e genealogia

Edwyle Stark?????????
Rickard Stark???
Brandon StarkWyllaEddard StarkCatelyn TullyLyanna StarkBenjen Stark
Jon SnowRobb StarkSansa StarkArya StarkBrandon StarkRickon Stark

Titoli

Predecessore Primo Cavaliere Successore
Jon ArrynEddard Stark
298-298
Tywin Lannister
Predecessore Protettore del Nord Successore
Rickard StarkEddard Stark
283-298
Robb Stark
Predecessore Lord di Grande Inverno Successore
Rickard StarkEddard Stark
283-298
Robb Stark

Capitoli

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