Figli della Foresta

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I Figli della Foresta sono creature di aspetto umanoide, abitanti primigeni del Continente Occidentale.[1]


Descrizione

I Figli della Foresta sono esseri di bell'aspetto, scuri di incarnato e piccoli di statura: anche in età adulta non superano l'altezza di un bambino degli umani. Sono esili, veloci e aggraziati.[2]

Prediligono vivere nelle profondità dei boschi, abitando in caverne o costruendo rifugi di legno e città tra gli alberi.[2]

Nella struttura sociale dei Figli della Foresta maschi e femmine contribuiscono entrambi alle attività di caccia, che svolgono usando archi ricavati dal legno degli alberi-diga e trappole volanti.[2]

Non conoscono la metallurgia: le loro lame sono fatte di ossidiana e indossano come protezione lunghe tuniche di foglie intrecciate e rotoli di corteccia attorno alle gambe in modo da mimetizzarsi nel loro boschivo ambiente naturale.[2]

Venerano gli Antichi Dei e secondo le leggende dispongono di poteri magici che permettono loro di comprendere il canto degli alberi; possono inoltre volare come uccelli, nuotare come pesci, parlare con gli animali[2] e persino comunicare con i defunti[3]. I più saggi e potenti tra i Figli della Foresta sono chiamati Veggenti Verdi[2] e posseggono la capacità di vedere il futuro attraverso i sogni dell'oltre[4]. Sono i Veggenti Verdi che scolpiscono i volti negli alberi-diga per vegliare sui boschi[2] guardando attraverso gli occhi intagliati nei tronchi; inoltre questi sapienti detengono un potere sulle bestie dei boschi, sugli uccelli e sui pesci[4].

La musica dei Figli della Foresta è ritenuta talmente bella da far piangere chi l'ascolta.[2]

Distribuzione geografica

Diffusi in tutta Westeros durante l'Età dell'Alba, i Figli della Foresta hanno progressivamente visto ridursi i propri domini fino ad essere comunemente ritenuti estinti. Secondo i Bruti, tuttavia, i Figli della Foresta sopravvivono ancora al di là della Barriera nei secoli successivi alla Conquista.[2]

Storia

I Figli della Foresta abitano a Westeros già durante l'Età dell'Alba.[2] Circa dodicimila anni prima della Conquista, passando attraverso il Braccio di Dorne, i Primi Uomini arrivano da est nel Continente Occidentale. Gli invasori portano con loro cavalli, spade di bronzo e grandi scudi di cuoio; inoltre cominciano ad abbattere e bruciare gli alberi-diga costruendo al loro posto fortini e fattorie. Spaventati dai cavalli, animali a loro fino a quel momento sconosciuti, e inorriditi dalla distruzione degli alberi-diga, i Figli della Foresta scendono quindi in guerra contro gli invasori.[2]

Secondo antichi canti, i Veggenti Verdi si servono di magie oscure per sollevare le acque del mare e devastare la terra nel tentativo ormai vano di fermare l'invasione, spezzando il Braccio di Dorne[2] e fallendo nel tentativo di far inabissare anche l'Incollatura usando il rituale del Martello d'Acqua[5]. Solo in rari casi, come nei territori paludosi dell'Incollatura, i Figli della Foresta e i Primi Uomini riescono a convivere pacificamente.[6]

La guerra per il predominio dura vari secoli, ma sono i Figli della Foresta ad uscirne indeboliti, tanto per via della maggiore prestanza dei Primi Uomini quanto per la superiorità delle loro armi. Alla fine, i saggi di entrambe le razze decidono di trovare un accordo e sull'Isola dei Volti viene stipulato il Patto, grazie al quale, pur cedendo terre e coste ai Primi Uomini, i Figli della Foresta ottengono che nessun albero-diga venga più tagliato e mantengono il dominio delle foreste. Il Patto dà inizio all'amicizia tra Figli della Foresta e Primi Uomini, segnando la fine dell'Età dell'Alba e l'inizio dell'Età degli Eroi.[2]

Durante l'Età degli Eroi i Figli della Foresta interagiscono sporadicamente con i Primi Uomini, assistendoli nelle loro più grandi creazioni: secondo una leggenda aiutano Durran, il primo Re della Tempesta, a costruire il settimo ed ultimo castello di Capo Tempesta infondendo la magia nelle sue pietre.[7]

In seguito, durante il periodo conosciuto come Lunga Notte, arrivano per la prima volta dall'estremo nord gli Estranei, devastando città e regni. Per contrastare questo pericolo una leggenda narra che l'Ultimo degli Eroi parte alla ricerca dei Figli della Foresta, i soli che con la loro magia possono aiutare i Primi Uomini. Grazie quindi all'aiuto di questi ultimi, gli Estranei vengono sconfitti e ricacciati a nord.[8]

L'amicizia tra Figli della Foresta e Primi Uomini e il Patto stipulato sull'Isola dei Volti durano per quattromila anni, fino alla nascita dei Sette Regni. Molti secoli dopo gli Andali attraversano il Mare Stretto ed invadono il Continente Occidentale.[2] Le guerre portate dai nuovi arrivati si protraggono per centinaia d'anni e terminano con la loro conquista dei sei regni del sud. I Figli della Foresta vengono massacrati, le foreste di alberi-diga abbattute e bruciate insieme ai loro volti come segno del trionfo dei Sette Dei sugli Antichi Dei. Alla fine, i Figli della Foresta sono costretti a fuggire nel Nord, dove ancora resiste il dominio dei Primi Uomini, declinando progressivamente.[2] Una cronaca risalente a prima della Conquista, scritta da un ranger di nome Redwyn, attesta l'esistenza di commerci tra Figli della Foresta e Guardiani della Notte effettuati in occasione di un viaggio dalla Torre delle Ombre fino a Punta Lorn sulla Costa Congelata.[9][/color][/font][/size]

Alla fine del terzo secolo dopo la Conquista, la popolazione di Westeros ritiene i Figli della Foresta ormai scomparsi, salvo alcune vaghe voci dei Bruti secondo cui ancora risiederebbero oltre la Barriera. Le uniche testimonianze della loro esistenza sono, oltre al culto degli Antichi Dei tramandato ai Primi Uomini,[2] i volti scolpiti negli alberi-diga.[8]

Esponenti

 

Note