Osha: differenze tra le versioni

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Si adopera per avvertire [[Robb Stark|Robb]] dei pericoli in agguato oltre la [[Barriera]], ma invano.<ref name="AGOT53" />
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Un giorno, mentre [[Brandon Stark (Bran)|Bran]] sta pregando nel [[Grande Inverno#Il Parco degli Dei|Parco degli Dei]] per il fratello maggiore, Osha sbuca all'improvviso. Spiega al bambino che lo stormire delle foglie è la risposta degli [[Antichi Dei]] alle sue preghiere, e che le [[Antichi Dei|dinività del Nord]] non possono aiutare [[Robb Stark|Robb]] se questi si reca a sud, dove gli [[Alberi diga|alberi diga]] sono stati tutti abbattuti. Quando [[Walder (Hodor)|Hodor]] esce dal laghetto completamente nudo, resta colpita dalla grandezza del suo pene e lo paragona a un [[Giganti|gigante]]. Poi racconta a [[Brandon Stark (Bran)|Bran]] che oltre la [[Barriera]] esistono veramente i [[Giganti|giganti]] e creature ancora più terribili. Gli descrive uno scenario spaventoso, con uomini che escono dalle loro case per non tornare più, o per tornare sotto forma di [[Non morti|non morti]]. Conclude dicendo che [[Robb Stark|Robb]] dovrebbe marciare con il suo esercito in quella direzione anziché a sud, e [[Brandon Stark (Bran)|Bran]] le promette di parlarne con il fratello.<ref name="AGOT53" />
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Quando [[Brandon Stark (Bran)|Bran]] fa uno strano sogno in cui vede il padre [[Eddard Stark|Eddard]] nelle [[Grande Inverno#Le cripte|cripte]], al risveglio vuole scendere laggiù a controllare e al rifiuto di [[Walder (Hodor)|Hodor]] di recarsi in luogo per lui spaventoso si fa trasportare da Osha. Anche [[Maestri|Maestro]] [[Luwin]], scettico sul sogno di [[Brandon Stark (Bran)|Bran]], viene con loro. Giunti nei sotterranei camminano accanto alle statue degli antenati [[Nobile Casa Stark|Stark]] e [[Brandon Stark (Bran)|Bran]] le dice che raffigurano gli antichi [[Re del Nord|Re dell'Inverno]]. Osha sorride a quell'affermazione, spiegando al bambino che, se anche lui avesse visto l'inverno come è capitato a lei, saprebbe che esso non ha alcun re. Si avvicinano infine alla statua di [[Lyanna Stark]] e [[Brandon Stark (Bran)|Bran]] le racconta la sua storia. All'improvviso [[Cagnaccio]] sbuca dalle tenebre a morde [[Luwin]] al braccio, per poi venire subito richiamato da [[Rickon Stark|Rickon]], sceso a sua volta nelle [[Grande Inverno#Le cripte|cripte]] dopo aver fatto lo stesso sogno del fratello. Dopo aver sistemato [[Brandon Stark (Bran)|Bran]] sopra una statua, Osha aiuta l'anziano a rimettersi in piedi, e infine decidono tutti di recarsi nella torre del [[Maestri|maestro]].<ref name="AGOT66" />
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Versione delle 18:08, 27 ago 2014

Osha
Apparizioni
A Game of Thrones
Serie TV
Natalia Tena
Laura Lenghi
Prima stagione

Osha è una donna del Popolo Libero, fuggita a sud della Barriera[1] e poi entrata a far parte della servitù di Grande Inverno.[2]


Descrizione fisica

È alta, magra[1] e fisicamente forte, con braccia dure e muscolose[3]. Ha un viso duro e un aspetto mascolino.[1] I suoi capelli sono castani e arruffati, e quando iniziano a crescere le danno un aspetto più femminile.[2]

Quando prende parte all'aggressione a Brandon Stark nella Foresta del Lupo, è vestita di stracci[1], cuoio e maglia di ferro[2]. Indossa un mezzo elmo a forma di scodella ed è armata di una lancia di quercia nera lunga otto piedi, con inserti di acciaio arrugginito.[1] Una volta entrata in servizio a Grande Inverno inizia a indossare un abito di lana grezza.[2]

Descrizione psicologica

Venera gli Antichi Dei.[2]

È spaventata dai metalupi,[2] mentre le cripte di Grande Inverno non le fanno alcuna paura[3]. Cerca ripetutamente di mettere al corrente la gente di Grande Inverno dei pericoli e delle creature credute estinte oltre la Barriera, contrapponendosi allo scettico Maestro Luwin.

Si muove silenziosamente, in un modo che a Bran ricorda quello di un gatto, persino quando viene messa in catene.[2]

Inizialmente non si fa scrupoli a derubare un bambino come Bran e proporre ai compagni di consegnarlo a Mance Rayder[1], ma in seguito ci si affeziona e lo tratta con gentilezza, raccontandogli le sue esperienze di vita oltre la Barriera[2].

Una volta al servizio degli Stark lo fa con fedeltà e onestà.[3]

Resoconto biografico

Nasce oltre la Barriera, come i suoi antenati prima di lei. Appartiene al Popolo Libero, ma per sfuggire ai pericoli che si trovano in quelle terre[2] abbandona Mance Rayder e scappa verso sud insieme a Stiv, Wallen, Hali e altri due compagni.[1]

L'aggressione a Brandon Stark

Giunto nella Foresta del Lupo, il gruppo si imbatte nel piccolo Brandon Stark in groppa a Danzatrice. Vedendolo completamente solo, decide insieme ai suoi compagni di rapinarlo. Quando Stiv e Hali ordinano a Bran di scendere da cavallo, lui risponde di non poterlo fare. Osha nota allora le cinghie con cui il bambino è legato all'animale e capisce che sta dicendo la verità. Una volta compresa l'identità del bambino avanza l'idea di consegnarlo a Mance Rayder, che li ricompenserebbe per un prigioniero Stark, ma Stiv non ne vuole sapere di tornare oltre la Barriera.[1]

All'improvviso fa la sua comparsa Robb Stark, fratello maggiore di Bran, che ordina agli aggressori di arrendersi. Osha gli fa notare non può prevalere da solo contro sei persone, e gli promette che gli sarà concesso di andarsene insieme al fratello, se lascerà a loro i cavalli e il bottino. Robb però non si arrende e chiama in aiuto Estate e Vento Grigio. Stiv incita i suoi compagni ad attaccare, dando luogo a un breve scontro. Osha affronta direttamente Robb e cerca più volta di colpirlo al petto con la lancia. Il giovane riesce a deviare tutti i colpi con la spada e a farle perdere l'equilibrio. Nel frattempo Stiv, l'unico oltre ad Osha a non essere ancora stato sbranato dai metalupi, afferra Bran e gli punta la lama alla gola, costringendo così Robb a gettare la spada e a richiamare i due animali. Dice poi a Osha di ucciderli, ma lei ha paura di avvicinarsi alle feroci creature. All'improvviso sopraggiunge Theon Greyjoy che, prendendo Stiv di sorpresa, lo trafigge con una freccia.[1]

Osha cade in ginocchio e chiede pietà, promettendo a Robb di servirlo se le risparmierà la vita. Quando il giovane dichiara di non fidarsi degli spergiuri, gli spiega di non aver disertato dai Guardiani della Notte, a differenza di Stiv e Wallen. Theon incita Robb a darla in pasto al metalupi, e Osha rabbrividisce guardando il corpo divorato di Hali. Luwin consiglia di interrogarla, visto che si tratta di una Bruta, e così Robb decide e portarla a Grande Inverno.[1]

La vita a Grande Inverno

A Grande Inverno le viene assegnato un lavoro nelle cucine sotto la supervisione di Gage, che le permette di visitare il Parco degli Dei in cambio di favori sessuali. Osha non è infastidita dalla cosa e trova Gage più gentile del suo precedente compagno Stiv.[2] Come ricompensa per il buon comportamento tenuto dopo la sua cattura, Rodrik Cassel ordina di toglierle le catene ai polsi, lasciandole però ancora quelle alle caviglie non fidandosi ancora del tutto: così legata non riesce a correre, scalare e cavalcare, ma è in grado di camminare.[3]

Si adopera per avvertire Robb dei pericoli in agguato oltre la Barriera, ma invano.[2]

Un giorno, mentre Bran sta pregando nel Parco degli Dei per il fratello maggiore, Osha sbuca all'improvviso. Spiega al bambino che lo stormire delle foglie è la risposta degli Antichi Dei alle sue preghiere, e che le dinività del Nord non possono aiutare Robb se questi si reca a sud, dove gli alberi diga sono stati tutti abbattuti. Quando Hodor esce dal laghetto completamente nudo, resta colpita dalla grandezza del suo pene e lo paragona a un gigante. Poi racconta a Bran che oltre la Barriera esistono veramente i giganti e creature ancora più terribili. Gli descrive uno scenario spaventoso, con uomini che escono dalle loro case per non tornare più, o per tornare sotto forma di non-morti. Conclude dicendo che Robb dovrebbe marciare con il suo esercito in quella direzione anziché a sud, e Bran le promette di parlarne con il fratello.[2]

Quando Bran fa uno strano sogno in cui vede il padre Eddard nelle cripte, al risveglio vuole scendere laggiù a controllare e al rifiuto di Hodor di recarsi in luogo per lui spaventoso si fa trasportare da Osha. Anche Maestro Luwin, scettico sul sogno di Bran, viene con loro. Giunti nei sotterranei camminano accanto alle statue degli antenati Stark e Bran le dice che raffigurano gli antichi Re dell'Inverno. Osha sorride a quell'affermazione, spiegando al bambino che, se anche lui avesse visto l'inverno come è capitato a lei, saprebbe che esso non ha alcun re. Si avvicinano infine alla statua di Lyanna Stark e Bran le racconta la sua storia. All'improvviso Cagnaccio sbuca dalle tenebre a morde Luwin al braccio, per poi venire subito richiamato da Rickon, sceso a sua volta nelle cripte dopo aver fatto lo stesso sogno del fratello. Dopo aver sistemato Bran sopra una statua, Osha aiuta l'anziano a rimettersi in piedi, e infine decidono tutti di recarsi nella torre del maestro.[3]

Una volta saliti, Osha medica la ferita di Luwin secondo le sue istruzioni, usando il Latte di Fuoco. Quando il maestro cerca di rassicurare Bran dicendo che i sogni non hanno alcun particolare significato, lei si oppone e sostiene che per alcuni sogni non è affatto così. Poi parla dell'esistenza dei Figli della Foresta oltre la Barriera, insieme ai giganti e ad altre creature ritenute estinte nei Sette Regni. Luwin la zittisce, accusandola di ripagare la gentilezza della Casa Stark riempendo la testa di Bran con storie assurde. All'improvviso arriva un corvo messaggero con la notizia della morte di Eddard. Bran intuisce il contenuto della lettera anche prima che venga letto, ma chiede comunque al maestro di comunicarglielo; Osha appoggia gentilmente una mano sul capo del bambino, dicendogli che lui sa già cosa c'è scritto.[3]

Note