Yoren

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Yoren
Dati personali
299
Guardiani della Notte
Apparizioni
A Game of Thrones - A Clash of Kings
Serie TV
Francis Magee
Saverio Indrio
Prima stagione - Seconda stagione

Yoren è un veterano dei Guardiani della Notte in cui riveste il ruolo di "corvo errante", con l'incarico di viaggiare per i Sette Regni per reclutare nuovi membri per la confraternita e scortarli fino alla Barriera.[1]


Descrizione fisica

Ha i capelli lunghi[2] e la barba incolta[3], entrambi neri, sporchi, appiccicosi e pieni di pidocchi.[1] Emana un cattivo odore[1] e ha un alito che sa di vino.[4] È vecchio, brutto, curvo e con una spalla storta, ma sembra dall'aspetto duro e resistente.[1] Le sue dita sono sporche, i suoi denti sono marci e la sua voce è roca.[4] Ha gli occhi neri e uno sguardo duro.[4]

Veste di nero, come tutti i confratelli dei Guardiani della Notte; I suoi abiti sono malridotti, sporchi e maleodoranti[1], con una cappa nera tutta sporca e rattrappita.[4]

Descrizione psicologica

È un uomo schietto, brusco, pratico e di poche parole.[1] Abituato a viaggiare in compagnia di criminali[5], non si impressiona troppo davanti a manifestazioni di aggressività altrui[6].

È un abile combattente, coraggioso e confidente nelle proprie capacità[7], in grado di avere la meglio anche contro nemici in superiorità numerica[8].

Attribuisce grande importanza alla causa dei Guardiani della Notte e al loro onore: ritiene che gli abitanti dei Sette Regni debbano sostenerli[9] e rispettare sempre la loro neutralità[7].

Ha l'abitudine di sputare per terra[3] e di masticare foglie amare[9].

Resoconto biografico

Una vita da corvo errante

"In tutti questi anni ne ho persi soltanto tre. Un vecchio se l'è portato via la febbre, un ragazzo di città morso da un serpente velenoso mentre cacava, e un idiota che ha cercato di uccidermi nel sonno... ricavandone in cambio un bel sorriso rosso."


A partire dal 270 circa Yoren compie viaggi per scortare le reclute alla Barriera senza mai imbattersi in particolari difficoltà. In tutto questo tempo perde solo tre uomini: uno morto di febbre, uno morso da un serpente velenoso, uno sgozzato da Yoren stesso per aver cercato di ucciderlo. Di norma preferisce viaggiare via terra piuttosto che per nave, in modo da poter raccogliere eventuali reclute aggiuntive nelle varie tappe del tragitto.[9]

I viaggi con Tyrion Lannister

"Ma a nord della Barriera... chi può mai dire? A nord della Barriera, non sempre si riesce a distinguere tra ciò che è vivo e ciò che è morto."


Preleva due giovani stupratori provenienti dalle Dita e si dirige con loro verso la Barriera. Sulla Strada del Re si unisce al gruppo di Benjen Stark, di ritorno al Castello Nero dalla visita a Grande Inverno e accompagnato da Jon Snow e Tyrion Lannister. Durante le soste notturne, aiuta Benjen a erigere i ripari in cui dormire, prendersi cura dei cavalli e accendere il fuoco. Una sera, Tyrion si avvicina al falò per la cena e trova Yoren seduto su un masso a scuoiare uno scoiattolo. Quando il Folletto fa una delle sue battute ironiche, Yoren emette un grugnito, fa un'alzata di spalle e riprende l'attività; si addolcisce però durante la cena, quando Tyrion condivide con lui e gli altri compagni di viaggio il suo otre di vino.[1]

Dopo aver portato a destinazione i due stupratori, resta per un po' di tempo alla Barriera, ma quando Tyrion decide di ritornare a sud si mette in marcia assieme a lui, i suoi servitori Jyck e Morrec ed un manipolo di altri confratelli offerti come scorta al Folletto dal Lord Comandante Jeor Mormont.[10] Il gruppo passa per Grande Inverno, dove Robb Stark offre ospitalità a lui e al resto dei Guardiani della Notte, organizzando un banchetto per accoglierli. A Yoren viene assegnato il posto d'onore tra Robb e Maestro Luwin, in quanto confratello più anziano tra i presenti. Mentre mangiano, Yoren riferisce al giovane Stark le ultime novità. Lo informa che il suo fratellastro Jon è diventato un tormento per Alliser Thorne e poi gli dà la triste notizia della scomparsa di suo zio Benjen in un pattugliamento oltre la Barriera, commentando con sincerità che potrebbe essere morto. Quando Robb reagisce rifiutando con nervosismo l'ipotesi e mettendo una mano sull'elsa della spada, Yoren non si mostra impressionato e riprende a mangiare con tranquillità. Bran invece commenta che saranno i Figli della Foresta a salvare il ranger e Yoren, quando Luwin spiega al bambino che i Figli della Foresta sono tutti morti, risponde che oltre la Barriera non sempre si riesce a distinguere i vivi dai morti.[6]

Il giorno dopo riprende il viaggio e, giunto nelle Terre dei Fiumi, si ferma nella Locanda dell'Incrocio. Una volta entrati nella sala comune, Tyrion lo invita a mangiare con lui e Yoren accetta con piacere. Quando però Catelyn Stark, anche lei presente alla locanda, ordina agli uomini lì presenti di catturare il Folletto e aiutarla a scortarlo come prigioniero a Grande Inverno, Yoren si mette da parte senza fare niente, in quanto i Guardiani della Notte non possono intervenire nei conflitti tra nobili case.[11]

La permanenza ad Approdo del Re

"Guarda me." Dure come ferro, le dita del vecchio affondarono nel suo braccio. "Guarda me. Sì, così: me." Il suo alito puzzava di vino scadente. "Ricordi, ragazzino?"


Intenzionato a informare Eddard Stark il prima possibile dell'accaduto, Yoren galoppa verso Approdo del Re più velocemente che può, quasi uccidendo il proprio cavallo per lo sforzo. Arrivato nella capitale, chiede udienza al Primo Cavaliere e lo trova insieme a sua figlia Arya, che vuole subito avere notizie sui suoi fratelli, e in particolare su Jon Snow. Yoren in un primo momento la scambia per un maschio per via del modo in cui è vestita; parlando con cortesia, si rivolge poi a Eddard e gli chiede di poter avere nuove reclute per la confraternita. Accenna anche al rapimento di Tyrion ma, prima di riferire con chiarezza l'accaduto, chiede di poter restare in privato con il Primo Cavaliere. Arya viene quindi scortata fuori, ma Yoren fa in tempo a informarla che Jon stava bene l'ultima volta che lui l'ha visto.[3]

Durante un'udienza nella Sala del Trono, Yoren avanza al Primo Cavaliere in modo ufficiale la sua richiesta di altri uomini per i Guardiani della Notte. Eddard chiede ai presenti se qualcuno vuole proporsi come volontario e, non vedendo risposte positive, concede a Yoren di cercare nuove reclute tra i detenuti nella Fortezza Rossa. [2] Nei giorni successivi il Guardiano della Notte riesce a radunare un consistente gruppo di reclute tra criminali e orfani della città. Nelle celle oscure del castello trova tre prigionieri estremamente pericolosi, Jaqen H'ghar, Rorge e Mordente, al punto da essere costretto a tenerli incatenati.[12] Inoltre si rifornisce di una gran quantità di provviste per il viaggio di ritorno alla Barriera.[9] Dopo l'arresto di Eddard Stark, viene avvicinato da Varys, mascherato in modo da non farsi riconoscere[13], che gli affida Gendry, il figlio bastardo di Re Robert Baratheon, consegnandogli anche una borsa di monete e un messaggio. Lo sconosciuto inoltre gli raccomanda di aspettare davanti al Tempio di Baelor la grazia per Lord Stark, rivelandogli che è previsto un suo arruolamento nei Guardiani della Notte[14]

Poco prima di partire per il Nord, Yoren assiste alla condanna a morte di Eddard davanti al Tempio di Baelor. Anche Arya, vestita da ragazzo di strada come durante il suo primo incontro con il confratello in nero, è testimone dell'evento e si getta con Ago in pugno in mezzo alla folla in un disperato tentativo di raggiungere il padre. Yoren la nota, la riconosce e la ferma afferrandola. Continuando a chiamarla "ragazzo" per non smascherarla, fa in modo che lei non veda la scena della decapitazione, costringendola a guardarlo dritto in faccia. Poi la trascina in un luogo più appartato[4] e le taglia rozzamente i capelli. Promettendole di riportarla al Nord, la istruisce a nascondere la propria identità nel gruppo di reclute e di fingersi un maschio, con il nome di Arry, per evitare di attirare troppo l'attenzione.[14]

Nonostante i serrati controlli alle porte della città, Yoren riesce a uscire senza problem sfruttando la sua conoscenza con una delle Cappe Dorate.[14]

II difficile ritorno

"Quell'uomo ha detto che voleva anche la tua, di testa." "Lo ha detto, certo." Ribatté Yoren "Be', se riesce a staccarmela dalle spalle, può anche tenersela."


Durante il tragitto seda una rissa tra Arya e Frittella, fermando la ragazza mentre questa è intenta a picchiare con furia l'avversario. Dopo aver rimproverato entrambi i contendenti conduce Arya in un boschetto per punirla; la percuote con un bastone e la avverte di non alzare più le mani sui suoi confratelli, spiegandole che essi non sono responsabili della morte di suo padre e che quindi è inutile sfogarsi contro di loro. Inoltre le rivela che l'esecuzione di Lord Stark non era prevista e che evidentemente qualcosa non era andato secondo i piani.[14]

Proseguendo il viaggio il gruppo inizia a incontrare profughi di guerra diretti verso Approdo del Re. Uno di questi si offre di comprare il contenuto del carro di Yoren ad un quarto del suo valore, ma il confratello in tutta risposta sputa per terra. Quando muore la prima delle reclute, Praed, Yoren distribuisce i suoi averi tra gli altri membri del gruppo, consegnando a Gendry la spada. Poco dopo il gruppo giunge ad una locanda e vi si ferma per consumare la cena. Il locandiere mette in guardia Yoren dal proseguire, avvisandolo che si imbatterebbero in territori devastati dalla guerra, ma il confratello è convinto che la storica neutralità dei Guardiani della Notte dissuaderà entrambe le parti dall'attaccarli. Nel sentire uno degli altri avventori, Hod, parlare delle voci su Robb Stark che cavalca un lupo in battaglia, liquida la questione come parole di uno sciocco. Quando Arya interviene per protestare contro dicerie poco lusinghiere sulla sua metalupa Nymeria, Yoren la caccia fuori dal locale per prevenire altri interventi inopportuni.[7]

Quella sera sopraggiungono cinque Cappe Dorate, che ordinano a Yoren di consegnare Gendry, ricercato dalla regina Cersei. Il confratello rifiuta dicendo che il ragazzo ormai appartiene ai Guardiani della Notte; non si piega nemmeno di fronte alle minacce, facendo notare ai soldati di essere in superiorità numerica e poi approfittando di un momento di distrazione per puntare una spada alla gola di uno di loro. Le Cappe Dorate decidono di andarsene, minacciando di tornare con rinforzi. Yoren allora impone alle reclute di rimettersi subito in marcia, visto che da quel momento in poi saranno inseguiti. Inoltre affida ad Arya e Gendry due cavalli veloci, in modo che possano fuggire più avanti nel caso i soldati raggiungano il gruppo.[7]

Procedendo nelle Terre dei Fiumi la strada si fa sempre più stretta e impervia, cosa che rallenta ulteriormente il viaggio. Di notte Yoren lascia sempre qualcuno sveglio con il compito di fare da guardia. Ad un certo punto, per seminare più facilmente le Cappe Dorate, decide di abbandonare la Strada del Re e compiere una deviazione a est, in direzione dell'Occhio degli Dei. Nel frattempo le provviste si esauriscono e così il confratello affida alla reclute vari incarichi per procurarsi del cibo, inclusa la racconta di prodotti dai frutteti e dai campi coltivati. Un giorno un gruppo di contadini esige con la minaccia del denaro in cambio delle pannocchie prese e Yoren si trova costretto a pagare, incupito dal trattamento sprezzante riservato dalla popolazione ai Guardiani della Notte. Proseguendo, gli abitanti incontrati si fanno sempre più ostili e attenti nel fare la guardia ai campi.[9]

Un giorno il gruppo si imbatte in un villaggio bruciato, con la sua popolazione massacrata. Vengono trovate vive solo una bambina e sua madre, che ben presto soccombe per le ferite. Quella stessa sera, mentre il resto delle reclute dorme, Yoren ha una conversazione con Arya. Quando la ragazza gli confida di essere rimasta spaventata dai lupi nel bosco, le risponde che alcuni uomini, come quelli che hanno incendiato il villaggio, possono rivelarsi ancora più temibili. Poi le ribadisce l'importanza del tenere nascosta al sua identità e la dissuade dal parlare della sua vecchia vita. Infine ammette di essere pentito di non averla lasciata ad Approdo del Re e di non aver scelto di viaggiare per mare, avendo sottovalutato la pericolosità delle Terre dei Fiumi in quel periodo di guerra.[9]

L'ultima battaglia

"I ragazzini muoiono come tutti gli altri. E lo stesso vale per i vecchi"


Quando il gruppo giunge presso l'emissario dell'Occhio degli Dei, Yoren constata che nelle vicinanze non vi sono ponti agibili per attraversarlo. Scartata anche l'opzione di percorrere la riva occidentale del lago in quanto anche in quella direzione è stato avvistato del fumo di villaggi bruciati, decide di cercare una barca. Spera di procurarsela poco più a nord, in un villaggio in riva all'Occhio degli Dei, ma quando vi giungono non vi trovano né abitanti né imbarcazioni in buono stato. Calata la sera Yoren conduce le reclute nel fortino della cittadina. Nel cuore della notte il gruppo viene svegliato dall'arrivo di un contingente di soldati, capitanati da Ser Amory Lorch. Yoren sventola subito la cappa nera dei Guardiani della Notte proclamando la loro neutralità, ma il cavaliere osserva che al buio potrebbe anche trattarsi del vessillo nero di Beric Dondarrion e chiede di aprire le porte del fortino per dimostrare le loro buona intenzioni. Non fidandosi, Yoren rifiuta e allora Ser Amory comanda ai suoi uomini di attaccare e di uccidere tutti, non curandosi nemmeno dell'avvertimento di Yoren circa la presenza di bambini all'interno del gruppo. Il confratello allora impartisce subito istruzioni per la difesa del fortino da tutti i lati, assegnando alle reclute vari compiti. Combatte con valore nella battaglia che segue, tuttavia ben presto gli avversari riescono ad avere la meglio e Yoren, consapevole dell'inevitabile disfatta, ordina ad Arya di fuggire insieme agli altri sopravvissuti per il passaggio segreto trovato poco prima nelle stalle.[15]

La notte successiva Arya e Gendry fanno ritorno al villaggio e trovano il corpo di Yoren con un'ascia nel cranio, circondato da quattro nemici morti. I ragazzi decidono quindi di onorarlo fermandosi a seppellirlo.[8]

Note