AGOT - Uscita 5

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A GAME OF THRONES - USCITA 5
File:AGOT-C05.png
Copertina dell'uscita 05 di A Game of Thrones
Informazioni editoriali
978-88-6546-155-6
febbraio 2012
Dynamite Entertainement
giugno 2012
Italycomics
Daniel Abraham
Tommy Patterson
Paolo Accolti Gil
Dettagli
32
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A Game of Thrones - N° 5 è la quinta uscita dell'edizione a fumetti di A Game of Thrones.


Sinossi

Continente Occidentale, Terre dei Fiumi

In viaggio per Approdo del Re, Sansa parla con la sorella Arya, intenta a ripulire Nymeria dal fango, e cerca di convincerla di venire all'appuntamento con Cersei. Arya però ha altri programmi: intende recarsi nel luogo in cui Robert Baratheon uccise Rhaegar Targaryen, per cercare i rubini che si sono staccati dall'armatura del principe morto. Alla fine Sansa si rassegna ad andare all'appuntamento senza di lei.

Giunge alla casa su ruote di Cersei, dove vede la regina intenta a parlare con due cavalieri in bellissime armature, appena giunti da Approdo del Re. Vede anche un uomo dall'aspetto inquietante, scarno e dal viso butterato. Arretrando per lo spavento, va sbattere contro Sandor Clegane, che con la sua faccia ustionata accresce ancora di più la sua paura. Quando Lady ringhia in sua difesa, l'attenzione di tutti si rivolge verso di lei. Joffrey interviene per difenderla e tranquillizzarla. Sansa scopre allora che i due splendidi cavalieri sono Ser Barristan Selmy e Lord Renly Baratheon, entrambi membri del Concilio Ristretto, mentre l'uomo spaventoso è Ser Ilyn Payne. Si scusa con quest'ultimo per il proprio comportamento, ma non riceve risposta perché molti anni fa gli era stata strappata la lingua per ordine di Aerys Targaryen. Cersei deve tenere una riunione con Barristan e Renly, quindi rimanda l'appuntamento con Sansa e invita Joffrey a tenerle compagnia al suo posto.

Sansa e Joffrey passano insieme una giornata in cui Sansa si diverte molto, finché Joffrey non le propone di visitate il luogo in cui suo padre ha ucciso Rhaegar. Così si imbattono in Arya e Mycah, mentre questi stanno combattendo per gioco con delle spade di legno. Sansa è molto imbarazzata dalla situazione e Joffrey, avvicinandosi a Mycah e sfoderando una spada vera chiamata Dente di Leone, lo sfida ad affrontarlo. Lo accusa di aver colpito una ragazzina indifesa e traccia una ferita sulla sua guancia, mentre il garzone del macellaio resta immobile e tremante. Per difendere l'amico Arya colpisce il principe con il suo bastone, che Joffrey spezza con la sua lama. Nymeria interviene all'improvviso, mordendo il braccio di Joffrey e facendogli perdere la presa sulla spada. Arya getta Dente di Leone nel Tridente e scappa insieme alla metalupa. Sansa corre a chiamare aiuto per Joffrey.

Continente Occidentale, Approdo del Re

Catelyn Tully e Rodrik Cassel sbarcano ad Approdo del Re: temendo che Catelyn possa essere riconosciuta, i due domandano al capitano Moreo Tumitis una locanda; lì giunti la donna va a riposare mentre Ser Rodrik si reca a corte, nella speranza di condurre da Lady Stark il maestro d'armi della Fortezza Rossa, Ser Aron Santagar, dal quale entrambi sperano di ottenere informazioni sul pugnale usato nel tentato assassinio di Bran.

Catelyn viene risvegliata dal suono di colpi alla porta della sua stanza: sono alcuni uomini della Guardia Cittadina, che le comunicano che la sua presenza è richiesta a corte su un ordine che reca il sigillo di Petyr Baelish.

Giunta in una torre della Fortezza, al cospetto di Lord Baelish, Cat scopre che la notizia del suo arrivo gli è stata comunicata da Varys. Ditocorto le chiede il motivo della sua visita nella capitale, al che Catelyn tenta di mentire parlando della nostalgia nei confronti di suo marito, ma senza riuscire a ingannare il suo interlocutore. Ben presto i due vengono raggiunti da Varys, che sembra già al corrente di tutto e chiede a Cat di mostrargli il pugnale; sorpresa dalla vastità delle conoscenze di Varys, Catelyn teme per la vita di Ser Rodrik, ma il Ragno Tessitore la rassicura dicendole che l'anziano maestro d'armi è tornato sano e salvo alla locanda in compagnia di Ser Aron Santagar.

Dopo aver ascoltato tutta la storia, Petyr rivela a Catelyn e Varys di essere stato lui il proprietario del pugnale, ma di averlo perso scommettendo su Jaime Lannister nel recente torneo organizzato per il compleanno del Principe Joffrey. Il Maestro del Conio accusa infine Tyrion Lannister di essere il nuovo proprietario dell'arma.

Continente Occidentale, Darry

Al castello di Raymun Darry, dove la carovana reale in viaggio verso Approdo del Re si è fermata, l'attendente di Eddard Stark Vayon Poole annuncia al suo signore che Arya è stata ritrovata. Ned è sollevato nell'apprendere che si trova in mano ai suoi uomini e non a quelli dei Lannister, ma si infuria quando scopre che è già stata portata al cospetto del re.

Eddard giunge alla sala delle udienze, dove trova Robert, Cersei, Joffrey e una considerevole folla. Al centro della stanza vede Arya e corre subito ad abbracciarla. Cersei accusa la bambina di aver aggredito per prima il principe insieme a Mycah, basandosi sulle bugie riferitele da Joffrey sull'incidente in riva al Tridente. Arya si difende, Joffrey insiste e i due iniziano a parlare l'uno sopra l'altra. Eddard chiede a Sansa di fornire anche la sua testimonianza, ma la ragazza, visibilmente a disagio, sostiene di non ricordarsi bene l'accaduto. Arya la accusa di essere una bugiarda e viene trattenuta a forza dal padre. Robert decide di lasciar correre tutta la questione senza conseguenze per nessuno, considerando il tutto un insignificante litigio tra bambini; Cersei protesta e, non riuscendo a convincere il marito a punire Arya, chiede che almeno il metalupo che ha morso Joffrey sia messo a morte. Siccome Nymeria resta introvabile, Cersei decreta che Lady venga uccisa al posto suo. Robert accetta la decisione della consorte, malgrado le proteste di Eddard, di Sansa e della stessa Arya.

Eddard, nel rispetto della tradizione del Nord, decide di giustiziare Lady di persona: si fa portare Ghiaccio ed esegue l'amaro compito. Ordina poi che il corpo del metalupo venga riportato e seppellito a Grande Inverno.

Sopraggiunge Sandor Clegane, con un corpo avvolto in un mantello insanguinato: si tratta del cadavere del garzone Mycah, dato fino a quel momento per disperso insieme ad Arya. Ridendo, il Mastino racconta di averlo ucciso mentre quello cercava invano di scappare.

Continente Occidentale, Grande Inverno

Durante il coma, Bran sogna di continuare a cadere. Una voce misteriosa gli ordina di volare, ma lui è convinto di non poterlo fare. Si accorge poi che la voce appartiene a un corvo che vola verso il basso seguendolo nella caduta. Bran gli chiede aiuto, ma il corvo gli ripete che per salvarsi deve volare. Intanto la terra si fa sempre più vicina e diventa possibile vedere tutti i Sette Regni. Bran dall'alto vede Grande Inverno, Robb nel cortile, Hodor che trasporta un'incudine. A est, Bran vede un vascello che attraversa la Baia del Morso, con a bordo sua madre e Ser Rodrik. A sud, vede il volto sofferente di suo padre, i pianti di Sansa e il cupo silenzio di Arya. A nord vede la Barriera, con Jon Snow che dorme in un letto gelido. Infine rivolge il suo sguardo oltre la Barriera, nel cuore stesso dell'inverno, e ciò che vede lo spinge a urlare di terrore.

Il corvo gli dice che deve sopravvivere perché l'inverno sta arrivando, e solo allora Bran si accorge che l'uccello ha un terzo occhio, pieno di una terribile conoscenza. Tornando a guardare giù, vede solo spuntoni di ghiaccio pronti a infilzarlo, sempre più vicini. Viene pervaso dalla paura, ma riesce ad allargare le braccia e iniziare a volare, provando la sensazione più bella di tutta la sua vita. Il corvo si avvicina al suo volto e lo becca in mezzo alla fronte per aprirgli il terzo occhio.

All'improvviso Bran si sveglia, allarmando la domestica nella stanza. Vede il suo metalupo balzargli sulle gambe, ma non prova alcuna sensazione al contatto. Quando arriva Robb, gli dichiara di aver deciso di chiamarlo Estate.

Prime apparizioni

Barristan Selmy - Ilyn Payne - Lady - Moreo Tumitis - Mycah - Petyr Baelish - Renly Baratheon - Varys - Vayon Poole