Mordane

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Mordane
Dati personali
298
Septa
Il Credo
Apparizioni
A Game of Thrones
Serie TV
Susan Elizabeth Brown
Paola Giannetti
Prima stagione

Mordane è una septa che serve la Casa Stark come tutrice di Sansa e Arya Stark.[1]


Descrizione fisica

Ha un viso magro, con gli occhi penetranti e la bocca sottile.[2]

Le sue gambe sono pelose[3] e indossa gonne inamidate che frusciano quando cammina.[2]

Descrizione psicologica

Attribuisce molta importanza alle buone maniere, e ritiene che le fanciulle nobili debbano comportarsi secondo le convenzioni della società[4], apprendendo arti femminili come il ricamo, la musica e il canto. Per questi motivi, è solita lodare Sansa, che eccelle in queste attività, e criticare Arya, che invece non è portata.[2] Nonostante questo, è affezionata anche alla più giovane delle sorelle Stark e si preoccupa per la sua sorte.[5]

Desidera dare una buona impressione alla famiglia reale[2], ma sopra ogni altra cosa serve la Casa Stark con fedeltà, difendendo le decisioni prese da Lord Eddard[6]

Resoconto biografico

In veste di educatrice delle figlie femmine di Lord Eddard Stark, un giorno, parlando di loro a Lady Catelyn, loda Sansa per le sue mani sottili e la sua abilità nel ricamo, mentre critica Arya dicendo che ha le mani di un fabbro.[2]

Durante la visita di Re Robert Baratheon a Grande Inverno si mostra onorata della partecipazione alle lezioni di ricamo della Principessa Myrcella, dedicandole tutte le proprie attenzioni e fingendo di non accorgersi del fatto che i suoi punti sono un po' storti. Si avvicina alle ragazze Stark solo quando sente Arya parlare a voce troppo alta. Le interroga sull'argomento della loro conversazione e poi controlla il ricamo della sorella minore, esprimendo il solito giudizio negativo, per poi arrabbiarsi quando la ragazza, sentendosi in imbarazzo, si alza e fugge dalla stanza. Dopo la fine della lezione, riferisce il comportamento di Arya a Lady Catelyn, insieme alla quale resta ad attenderla nella sua stanza.[2]

Quando Eddard Stark accetta la proposta di Re Robert di diventare Primo Cavaliere, Septa Mordane deve seguire lui e le sue figlie ad Approdo del Re.[7] Prima della partenza, controlla il bagaglio di Arya e vedendo che i vestiti non sono adeguatamente piegati la costringe a rifarlo, impedendole di uscire prima di aver portato a termine il compito.[3]

Durante il viaggio, il seguito del re si ferma un giorno presso una locanda nella vicinanze del Tridente, dove Septa Mordane fa colazione insieme a Sansa. Quando vede la ragazza allungare della pancetta a Lady con le proprie mani, la rimprovera accusandola di essere testarda quanto la sorella nel rapporto con il proprio metalupo. Poi, non vedendo Arya nelle vicinanze, chiede a Sansa di riferirle di vestirsi in modo elegante in occasione dell'invito da parte della Regina Cersei nella sua casa su ruote.[4]

Giunge ad Approdo del Re dove, durante un pranzo nella Sala Piccola insieme alla famiglia Stark, interviene nella discussione per convincere Lord Eddard a permettere alle figlie di assistere al Torneo del Primo Cavaliere organizzato in suo onore, dicendo che la loro assenza apparirebbe inappropriata. Poi, quando Arya rifiuta di finire il pranzo e si alza dal tavolo, la rimprovera e la segue fino alla sua stanza. Trovando la porta chiusa, bussa e le ordina invano di aprire, promettendo una punizione per l'insolenza e andando poi a chiamare Lord Eddard. La mattina seguente però Arya le chiede scusa per il proprio comportamento, lasciandola piacevolmente stupita.[8]

Si reca al Torneo del Primo Cavaliere in compagnia di Sansa Stark e Jeyne Poole su una lettiga e raggiunge insieme alle ragazze i posti loro assegnati. Commenta i partecipanti facendo loro notare l'abbigliamento modesto di Jory Cassel in confronto a quello degli altri cavalieri e poi informandole sulle imprese di Thoros di Myr a Pyke. Approva la compostezza con cui Sansa segue gli scontri, e quando Jeyne scoppia a piangere dopo la morte di Hugh della Valle la riaccompagna alla Fortezza Rossa. Poco dopo ritorna a fare compagnia a Sansa, per poi presentarla a Petyr Baelish. Partecipa al banchetto che segue il primo giorno del torneo sedendo a un posto d'onore sulla piattaforma rialzata e scoppiando a ridere intensamente alla canzone derisoria di Ragazzo di Luna sull'Alto Septon. Finisce per addormentarsi al tavolo e i tentativi di Sansa di svegliarla alla fine della serata si rivelano vani.[9] Alla seconda giornata dei torneo è indisposta e per questo non ha la possibilità di accompagnare Sansa.[10]

Quando Arya tarda a rientrare il giorno della caccia al gatto nero, Septa Mordane si spaventa molto per la sua scomparsa e si reca al tempio a pregare per lei.[5]

Durante la denuncia dei crimini di Gregor Clegane nella Sala del Trono, assiste insieme a Sansa alle decisioni di Lord Eddard.[11] Il mattino del giorno successivo, durante la colazione, sgrida Sansa quando questa inizia a parlare della prossima decapitazione di Gregor Clegane dicendo che non sono discorsi adatti a una lady. Poco dopo, allo scoppiare di un nuovo litigio tra le due sorelle, Septa Mordane le manda entrambe nelle rispettive stanze, per poi tornare a chiamarle quando Eddard le convoca per comunicare la decisione di rimandarle a Grande Inverno. Al disappunto di Sansa, commenta che il padre sa quali provvedimenti prendere per il suo bene.[6]

La mattina della prevista partenza per Grande Inverno, di fronte alle nuove proteste di Sansa per l'impossibilità di dare un ultimo addio a Joffrey, Septa Mordane la invita a non mettere di nuovo in discussione le decisioni del padre. Quando la ragazza corre via in lacrime vorrebbe seguirla, ma poi obbedisce all'invito di Eddard di restare e prosegue la colazione. La partenza viene intralciata da un tempestivo intervento della Regina Cersei, in seguito al quale ha luogo un massacro ai danni di tutti gli uomini al servizio della Casa Stark.[12] In quell'occasione anche Septa Mordane finisce uccisa in quanto considerata traditrice di Re Joffrey, e la sua testa viene collocata su una picca insieme a quelle degli altri presunti traditori, immersa nel catrame per rallentarne la putrefazione e girata in direzione della città.[13]

Note