A Clash of Kings: differenze tra le versioni

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Mentre un nuovo esercito si sta ammassando attorno a [[Castel Granito]], su insistenza di sua madre [[Catelyn Tully|Catelyn]] [[Robb Stark|Robb Stark]] invia [[Cleos Frey|Ser Cleos Frey]] ad [[Approdo del Re]] per proporre ai [[Nobile Casa Lannister|Lannister]] dei termini di pace, tra cui il riconoscimento del regno di [[Robb Stark|Robb]] stesso sul [[Nord]] e sulle [[Terre dei Fiumi]]. [[Theon Greyjoy]] viene invece inviato alle [[Isole di Ferro]] a trattare un'alleanza con suo padre, [[Balon Greyjoy|Lord Balon Greyjoy]]. A [[Catelyn Tully|Catelyn]] viene infine affidato il compito di stipulare un accordo con [[Renly Baratheon]].<ref name="ACOK07">[[ACOK07]]</ref>
Mentre un nuovo esercito si sta ammassando attorno a [[Castel Granito]], su insistenza di sua madre [[Catelyn Tully|Catelyn]] [[Robb Stark|Robb Stark]] invia [[Cleos Frey|Ser Cleos Frey]] ad [[Approdo del Re]] per proporre ai [[Nobile Casa Lannister|Lannister]] dei termini di pace, tra cui il riconoscimento del regno di [[Robb Stark|Robb]] stesso sul [[Nord]] e sulle [[Terre dei Fiumi]]. [[Theon Greyjoy]] viene invece inviato alle [[Isole di Ferro]] a trattare un'alleanza con suo padre, [[Balon Greyjoy|Lord Balon Greyjoy]]. A [[Catelyn Tully|Catelyn]] viene infine affidato il compito di stipulare un accordo con [[Renly Baratheon]].<ref name="ACOK07">[[ACOK07]]</ref>


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Versione delle 20:45, 31 mar 2018

A Clash of Kings
A Song of Ice and Fire
Volume 2
File:ACOK Harper.png
A Clash of Kings
(Harper Collins)
978-0-00-224585-2
George Raymond Richard Martin
Harper Collins
Jim Burns
Fantasy
16 novembre 1999
70
708
 
Precedente
A Game of Thrones
Successivo
A Storm of Swords

A Clash of Kings (letteralmente Uno Scontro di Re, tradotto nella versione italiana Lo Scontro dei Re) è il secondo volume de A Song of Ice and Fire (letteralmente Una Canzone del Ghiaccio e del Fuoco, tradotto nella versione italiana Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco), una saga fantasy in sette volumi in corso di scrittura da parte di George R. R. Martin.

Il libro è stato pubblicato il 16 novembre 1998 dalla Harper Collins sul mercato britannico. In Italia, l'editore Mondadori ha suddiviso l'opera in due parti: Il regno dei lupi (2001) e La regina dei draghi (2001).


Quarta di copertina

A comet the color of blood and flame cuts across the sky. And from the ancient citadel of Dragonstone to the forbidding shores of Winterfell, chaos reigns. Six factions struggle for control of a divided land and the Iron Throne of the Seven Kingdoms, preparing to stake their claims through tempest, turmoil, and war. It is a tale in which brother plots against brother and the dead rise to walk in the night. Here a princess masquerades as an orphan boy; a knight of the mind prepares a poison for a treacherous sorceress; and wild men descend from the Mountains of the Moon to ravage the countryside. Against a backdrop of incest and fratricide, alchemy and murder, victory may go to the men and women possessed of the coldest steel...and the coldest hearts. For when kings clash, the whole land trembles.


Di seguito la traduzione italiana:


Una cometa del colore del sangue e delle fiamme si staglia del cielo. E dall'antica fortezza di Roccia del Drago alle inaccessibili coste di Grande Inverno domina il caos. Sei fazioni lottano per il controllo di una terra divisa e per il Trono di Spade dei Sette Regni, preparandosi a sostenere le loro pretese attraverso tempesta, tumulto e guerra. È un racconto in cui il fratello complotta contro il fratello e i morti risorgono per camminare nella notte. Una principessa si traveste da orfano; un cavaliere della mente prepara un veleno per un'insidiosa maga; e uomini selvaggi scendono dalle Montagne della Luna per devastare le campagne. In un contesto di incesto e fratricidio, alchimia e assisio, la vittoria potrebbe andare agli uomini e alle donne che possiedono l'acciaio più freddo... e il cuore più freddo. Perché quando i re si scontrano, l'intera terra trema.

Sinossi

Un altro pretendente al trono

A Roccia del Drago Stannis Baratheon è deciso a rivendicare per sé la corona che era stata di suo fratello Robert. A questo scopo, invia il suo uomo di fiducia, Ser Davos Seaworth, a parlare con i lord della Tempesta, nella speranza di indurli a schierarsi dalla sua parte. Purtroppo però la missione non ha successo, in quanto tutti i nobili preferiscono appoggiare il più popolare Renly.[1]

Davos e Maestro Cressen cercano di convincere il loro signore a non scendere in guerra senza avere alleati, ma Stannis, influenzato da Melisandre, la sacerdotessa venuta dall'est che ha già avvinto al suo culto la Regina Selyse, non cambia idea.[1]

Maestro Cressen cerca allora di avvelenare la sacerdotessa ma Melisandre si dimostra dotata di sorprendenti poteri e immune al veleno, ed è egli stesso a perdere la vita nel tentativo.[1]

Qualche tempo dopo Re Stannis, deciso a sfruttare il culto di R'hllor per la propria causa, fa bruciare le statue dei Sette Dei davanti a tutti i suoi lord, alienandosi così le simpatie dei più pii tra loro; dal rogo, Melisandre estrae una spada fiammeggiante, che sostiene essere Portatrice di Luce, la spada dell'eroe leggendario Azor Ahai di cui Stannis sarebbe la reincarnazione.[2]

Stannis incarica poi Davos di portare in ogni porto una lettera che reca la notizia della sua pretesa al trono e dell'incesto della Regina Cersei con suo fratello Jaime, vero padre dei figli di lei.[2]

In fuga da Approdo del Re

Sotto le mentite spoglie di un ragazzo di nome Arry, Arya Stark segue il confratello in nero Yoren lungo la Strada del Re, diretta verso la Barriera insieme ad un gruppo di ragazzini e criminali sottratti alla galera, fidandosi della sua promessa di lasciarla a Grande Inverno.[3]

Nel corso del viaggio Arya è costretta a fare i conti con le prepotenze dei suoi compagni, che tentano di sottrarle Ago, facendo invece amicizia con il solo Gendry.[3] Poi, quando il gruppo si avvicina ai territori devastati dalla guerra, inizia a essere colpito dalle malattie e dalla fame.[4]

Una sera, fuori da una locanda, Arya ha uno scambio di battute con Jaqen H'ghar, uno dei criminali più pericolosi tra le reclute, proveniente dalle Città Libere. Quella stessa sera vengono raggiunti da un gruppo di Cappe Dorate, che dicono di cercare un ragazzo: Arya crede che si tratti di lei, ma si rende conto che invece il ricercato è il suo amico Gendry. Yoren mette in fuga i soldati, ma ordina al gruppo di viaggiare più in fretta per paura che le Cappe Dorate mandino rinforzi.[4]

Dopo una deviazione verso l'Occhio degli Dei per seminare gli eventuali inseguitori[5], il gruppo si rifugia in un fortino abbandonato che Yoren ritiene sicuro[6]. Nella notte, però, la fortificazione viene attaccata dagli uomini di Ser Amory Lorch, un alfiere dei Lannister, che incuranti della tradizionale neutralità dei Guardiani della Notte lo assaltano e uccidono buona parte degli uomini lì rifugiati. Arya riesce a salvarsi, e prima di andarsene aiuta Jaqen H'ghar e altri due criminali incatenati a fuggire.[6]

Nell'assedio muoiono quasi tutti i compagni di Arya, compreso Yoren, e tra i pochi sopravvissuti gli unici due adulti abbandonano i più giovani. Nel frangente, Gendry intuisce che Arya è una ragazza e viene a conoscenza della sua vera identità. Poco dopo sopraggiungono altri soldati Lannister, questa volta comandati da Gregor Clegane, che catturano tutti i ragazzi.[7] Questi assistono per giorni alle torture dei prigionieri da parte degli scagnozzi di Ser Gregor, che sperano di ottenere informazioni sul fuorilegge Lord Beric Dondarrion. Uno di loro sottrae Ago ad Arya. I prigionieri vengono poi condotti ad Harrenhal per servire Lord Tywin Lannister, che nel frattempo si è insediato in quel castello.[8]

Intrighi nella capitale

Sansa è prigioniera a corte, vittima della crudeltà di Re Joffrey che spesso la fa picchiare dai membri della Guardia Reale.[9]

La ragazza assiste al torneo organizzato in occasione del compleanno di Joffrey. Nell'occasione Ser Dontos Hollard si presenta ubriaco e mezzo nudo, e viene salvato dalle ire del sovrano solo grazie all'intercessione di Sansa, che convince Joffrey a tenerlo come giullare.[9] Prima della fine del torneo Tyrion fa il suo ingresso nella Fortezza Rossa e raggiunge subito il Concilio Ristretto quale vicario del Primo Cavaliere, suo padre Lord Tywin. La tensione tra lui e la sorella, tuttavia, è palpabile, anche perché l'uomo ha intenzione di scoprire alcune verità sugli ultimi avvenimenti.[10]

Quando poco dopo Tyrion raggiunge Shae nella locanda dove l'ha ricoverata in segreto, trova ad attenderlo Varys, che ha già scoperto il nascondiglio della prostituta.[10] In seguito Tyrion, con l'aiuto di Varys, sistema la sua amante in una magione in città, in cui può recarsi tramite un passaggio segreto nel bordello gestito da Chataya.[11]

Qualche tempo dopo Tyrion destituisce e fa arrestare Janos Slynt, Comandante della Guardia Cittadina di Approdo del Re corrotto e sotto l'influenza della regina, e lo costringe ad arruolarsi nei Guardiani della Notte, assegnando il suo ruolo all'integerrimo Ser Jacelyn Bywater.[12]

Nel corso di una riunione del Concilio Ristretto viene letta la lettera con cui Lord Stannis rivendica per sé la corona, accusando di incesto la Regina Cersei, e su suggerimento di Ditocorto viene deciso di rispondere facendo girare la voce che Shireen Baratheon sia figlia del giullare Macchia.[11]

Nel frattempo, Tyrion usa uno stratagemma per scoprire quali dei membri del Concilio Ristretto siano fedeli più alla regina che a lui.[13] Il colpevole si rivela essere il Gran Maestro Pycelle, che viene pertanto arrestato, umiliato e privato del suo titolo.[14]

Sansa si reca invece ad un appuntamento segreto nel Parco degli Dei, datole da Ser Dontos. Grato per essere stato salvato, questi le promette di aiutarla a fuggire da Approdo del Re. Al ritorno dalla sua visita notturna Sansa incrocia il Mastino che, pur non credendo che la ragazza sia andata a pregare nel Parco degli Dei, la scorta nelle sue stanze facendole superare indenne la sorveglianza di Ser Boros Blount e chiedendole di ricambiargli prima o poi il favore con una canzone.[15]

Trattative di guerra

Mentre un nuovo esercito si sta ammassando attorno a Castel Granito, su insistenza di sua madre Catelyn Robb Stark invia Ser Cleos Frey ad Approdo del Re per proporre ai Lannister dei termini di pace, tra cui il riconoscimento del regno di Robb stesso sul Nord e sulle Terre dei Fiumi. Theon Greyjoy viene invece inviato alle Isole di Ferro a trattare un'alleanza con suo padre, Lord Balon Greyjoy. A Catelyn viene infine affidato il compito di stipulare un accordo con Renly Baratheon.[16]

Nel frattempo Tyrion ad Approdo del Re si si organizza per preparare la città ad un possibile imminente assedio: da un lato, commissiona ai fabbri della città una catena lunga e forte[11]; dall'altro, facendo propria un'idea della sorella[10], si reca nella sede della Gilda degli Alchimisti, dove il piromante Hallyne si impegna a procurargli al più presto diecimila ampolle di altofuoco[17].

Quando Ser Cleos giunge nella capitale con le condizioni di pace di Robb,[17] Tyrion ed il Concilio Ristretto le rifiutano rimandando Ser Cleos a Delta delle Acque con delle controproposte che sanno essere altrettanto inaccettabili. Il Folletto gli offre inoltre come scorta tutti gli armigeri Lannister presenti in città, con l'intento segreto di tentare la liberazione di Ser Jaime. Nel corso della stessa seduta viene ricevuto anche Ser Alliser Thorne, che dopo molti giorni di anticamera presenta la mano amputata uno dei non-morti che avevano attaccato  la confraternita; l'arto però ha ormai smesso di muoversi, essendo in avanzato stadio di decomposizione, e così il confratello in nero non viene creduto. Pur fingendo di deriderlo apertamente, il Folletto gli concede comunque uomini aggiuntivi per i Guardiani della Notte.[14]

Tyrion scopre inoltre la relazione tra Cersei con il cugino Lancel Lannister, e sfrutta la situazione per indurre il giovane a spiare la regina per suo conto.[18]

Intanto a Occidente la guerra volge a favore di Robb Stark, che vince una serie di importanti scontri. Per vendetta Re Joffrey ordina alla Guardia Reale di colpire Sansa e denudarla, ma Tyrion interviene a favore della ragazza.[19]

I sogni dell'oltre

A Grande Inverno giungono Piccolo Walder e Grande Walder, protetti di Lady Catelyn. Dopo che Cagnaccio morde Piccolo Walder, entrambi i metalupi vengono imprigionati nel Parco degli Dei, ma sono agitati ed ululano spesso. Bran fa degli strani sogni, nei quali si trova nel Parco degli Dei e cammina accanto a suo fratello.[20]

Lord Wyman Manderly si reca a Grande Inverno per proporre la costruzione di una flotta di navi da guerra. Sia lui che vari altri lord alfieri propongono soluzioni per risolvere i problemi delle terre degli Hornwood, che dopo la morte di Lord Halys sono insidiate dal bastardo di Bolton, ma nessuna sembra del tutto convincente.[21]

In onore degli alferi giunti a Grande Inverno viene organizzato un grande banchetto, al quale si presentano anche due strani ragazzini, Meera e Jojen Reed, figli di Lord Howland Reed. Questi sembrano molto incuriositi dai metalupi e in particolare dal rapporto tra Bran ed Estate.[22]

Qualche tempo dopo, Jojen parla a Bran delle sue visioni, sostenendo di essere capace di predire fatti futuri grazie ad esse. Gli racconta anche di averne avute alcune riguardo al Corvo con tre occhi, che avrebbe mandato i due ragazzi Reed ad aiutare Bran ad aprire il terzo occhio, grazie al quale riuscirebbe a volare e avere visioni di luoghi lontani. Inoltre interroga il giovane Stark sui suoi sogni di lupo, sostenendo che il ragazzo in quei momenti entra veramente nell'animale.[23] Successivamente Jojen racconta a Bran alcuni suoi sogni profetici, riguardanti il mare che dilaga a Grande Inverno e la morte di alcuni abitanti del castello.[24]

Nel frattempo, giunge la notizia che il bastardo di Bolton ha sposato Lady Hornwood e poi l'ha uccisa, dichiarandosi padrone delle sue terre. Ser Rodrik si reca quindi ad arrestarlo, ma per sfuggire alla cattura l'uomo scambia la propria identità con quella del suo amico e servitore, Reek, che invece resta ucciso nello scontro. L'anziano cavaliere fa ritorno a Grande Inverno con Ramsay prigioniero senza conoscerne la vera identità.[24]

Tra Stannis e Renly

Catelyn raggiunge Re Renly presso il fiume Mander. Lì assiste ad un piccolo torneo che viene vinto da Brienne di Tarth, la quale come premio chiede di entrare nella Guardia Arcobaleno, costituita da lui ad imitazione della Guardia Reale.[25]

Di fronte a Lady Stark Renly si dice disponibile ad un'alleanza contro i Lannister solo a patto che Robb lo accetti come proprio sovrano. Tuttavia mentre discutono giunge la notizia dell'assedio di Capo Tempesta da parte di Re Stannis.[25]

Qualche tempo dopo, nei pressi di Capo Tempesta, i due re si incontrano, ma i tentativi di Catelyn di indurli ad un accordo si rivelano vani, perché entrambi vogliono essere riconosciuti come sovrani. Renly decide pertanto di affrontare militarmente il fratello.[26] Mentre si prepara alla battaglia con l'aiuto di Brienne e in presenza di Catelyn, un'ombra, generata dalla magia di Melisandre, esce dalla parete e lo uccide. Brienne viene subito accusata dell'omicidio, ma Catelyn la aiuta a fuggire dall'accampamento.[27]

Dopo la morte di Renly una parte del suo esercito si schiera dalla parte di Stannis, mentre altri, tra cui i Tyrell, si disperdono.[28]

Stannis continua l'assedio a Capo Tempesta, chiedendo al castellano Ser Cortnay Penrose di consegnargli il giovane Edric Storm, unico bastardo riconosciuto di Re Robert. Pur di non farlo, Ser Cortnay sfida il re a duello, ma Melisandre, portata sotto la fortezza da Davos, partorisce un'altra ombra che uccide il castellano, ponendo così fine alla resistenza di Capo Tempesta.[29]

 In spedizione oltre la Barriera 

Molti Guardiani della Notte, sotto la guida del Lord Comandante Mormont, partono per le Terre oltre la Barriera alla ricerca di Benjen Stark e degli altri dispersi; tra essi ci sono anche Jon Snow e Samwell Tarly.[30]

Il gruppo esplora diversi villaggi dei Bruti, tra cui Whitetree, e tutti si rivelano abbandonati.[31] Giungono poi alla dimora di Craster, bruto che ha da sempre aiutato i Guardiani della Notte, circondato da innumerevoli figlie che sono al tempo stesso sue mogli. L'uomo riferisce loro che Mance Rayder sta riunendo tutto il Popolo Libero presso di sé, mentre una delle sue mogli, di nome Gilly e in attesa di un figlio, prega invano Jon e Sam di portarla lontana da lì.[32]

I Guardiani della Notte ripartono alla volta del Pugno dei Primi Uomini, luogo fortificato dove decidono di attendere l'arrivo dei dispersi. Spettro induce Jon a seguirlo ai piedi della collina, dove il ragazzo trova una tomba contenente delle armi di ossidiana avvolte in un pezzo di stoffa.[33] Lì il gruppo viene raggiunto da alcuni uomini della Torre delle Ombre guidati da Qhorin il Monco, che riferisce che Mance Rayder sta riunendo i suoi uomini presso gli Artigli del Gelo. Il ranger si offre di guidare un gruppo di esploratori diretti fino a lì e chiede che Jon faccia parte del suo gruppo.[34]

Durante la missione il ragazzo viene inviato al Passo di Skirling insieme a Stonesnake, dove i due avvistano un gruppo di bruti e lo attaccano. Tuttavia, dopo aver ucciso uno dei nemici, Jon risparmia la vita a un altro di loro, una donna di nome Ygritte, e le concede di fuggire.[35]

Proseguendo verso il Passo di Skirling, anche Jon inizia a fare ii sogni di lupo entrando nei panni di Spettro, intravedendo un grosso esercito di Bruti e ritrovandosi a lottare con un'aquila posseduta da un metamorfo dei nemici. Quando Jon racconta il sogno e il gruppo si scopre effettivamente osservato da un'aquila, Qhorin decide di interromprere la mission.[36]

Uno a uno, i compagni di Jon soccombono al gelo, finché non rimangono solo lui e Qhorin il Monco, che incarica il ragazzo di arrendersi a Mance Rayder ed infiltrarsi tra i Bruti in modo da scoprire i loro piani. Poco dopo i due confratelli vengono circondati, e Jon mette in atto il piano fingendo di passare della parte dei nemici e ritrovandosi costretto a uccidere Qhorin il Monco per guadagnarsi la loro fiducia.[37] 

Attacco al Nord

Su incarico di Robb, Theon Greyjoy viaggia fino a Pyke. Giunto nelle Isole di Ferro, però, solo lo zio Aeron si presenta ad accoglierlo, e alla fortezza viene trattato con disprezzo dal padre Lord Balon. Quando il giovane presenta la lettera con la proposta di alleanza di Robb, scopre che il signore di Pyke ha già progettato di attaccare il Nord, lasciato pressoché incustodito dal Giovane Lupo.[38]

Nel periodo successivo Theon resta alla corte del padre mentre fervono i preparativi. Al porto conosce una giovane donna e tenta di sedurla, salvo accorgersi troppo tardi si tratta in realtà di sua sorella Asha, che si prende gioco di lui. Dividendo i compiti tra i suoi comandanti, Lord Balon ordina a Theon di restare agli ordini di Dagmer Mascella spaccata.[39]

Sotto la guida di quest'ultimo, Theon attacca le terre dei Tallhart, ma si sente insoddisfatto dell'incarico ricevuto. Suggerisce quindi a Dagmer di cingere d'assedio Piazza di Torrhen, in modo da attirare lì Ser Rodrik Cassel e costringerlo a lasciare sguarnita Grande Inverno.[40]

Theon riesce così a prendere Grande Inverno con una manciata di uomini. Si dichiara principe del Nord e riceve il giuramento di fedeltà da parte del finto Reek e di Osha.[41] Quest'ultima in realtà finge di stare dalla sua parte, e dopo aver sedotto alcuni dei suoi uomini aiuta Bran, Rickon, Hodor e i fratelli Reed a fuggire. Theon guida l'inseguimento nella Foresta del Lupo, ma senza successo. Per evitare il disonore di averli persi, su suggerimento del finto Reek uccide altri due ragazzini e, dopo averli resi irriconoscibili, appende i loro corpi alle mura del castello, fingendo che si tratti dei due Stark.[42]

Quando Asha arriva a Grande Inverno gli nega i soldati aggiuntivi indispensabili a tenere il castello contro le truppe di Rodrik Cassel, di ritorno da Piazza di Torrhen. Capendo di essere perduto, Theon invia il falso Reek a Forte Terrore, allettato dalla sua promessa di portargli duecento uomini.[43]

Qarth

Daenerys guida quel che resta del khalasar di Drogo nella Desolazione Rossa, seguendo la cometa che splende nel cielo. Il gruppo, composto soprattutto da donne, deboli e vecchi, viene falcidiato da sete, fame e stanchezza finché non raggiunge una città disabitata, che chiamano Vaes Tolorro, dove trovano acqua e cibo. Da lì, Daenerys invia i suoi cavalieri di sangue in esplorazione in varie direzioni, alla ricerca di terre abitate. Uno di essi raggiunge la grande città di Qarth, attirando l'attenzione di tre illustri abitanti, Pyat Pree, Xaro Xhoan Daxos e Quaithe.[44] Questi conducono e accolgono l'intero khalasar nella città, dove tutti restano affascinati dai draghi.[45]   Daenerys resta ospite del palazzo di Xaro Xhoan Daxos, che la riempie di adulazioni nella speranza di diventare suo sposo e impossessarsi dei draghi. La ragazza invece cerca aiuto per tornare nei Sette Regni, ma nessuno è disposto a fornirle un esercito e delle navi.[46] Dopo aver fallito con  le gilde mercantili della città Daenerys decide di rivolgersi a Pyat Pree e agli altri stregoni. Si reca dunque, su loro invito, nella Casa degli Eterni, dove le si presentano varie visioni di cui non sempre comprende il significato. Scopre infine che gli Eterni sono solo delle ombre grigie che la assalgono mostrandole altre scene che la riguardano; per permetterle di fuggire Drogon incendia la Casa degli Eterni insieme ai suoi abitanti e Pyat Pree le lancia per questo una maledizione.[47]   Daenerys decide infine di lasciare Qarth, dove teme la vendetta degli stregoni. Xaro le offre delle navi in cambio di uno dei suoi draghi, ma la giovane rifiuta e si reca invece al porto in cerca di navi con cui salpare, senza però riuscire a trovare capitani disposti a trasportare lei e la sua gente. All'improvviso subisce un attentato da parte di uno degli Uomini del Dispiacere, sventato da Belwas il Forte e da un Barristan Selmy in incognito, che le raccontano di essere stati inviati da Magistro Illyrio con tre navi che la riportino a Pentos.[48]

Solo la morte può pagare per la vita

Ad Harrenhal, Arya assume un nuovo falso nome e viene presa come serva agli ordini di Weese[8], un uomo brutale che maltratta in continuazione i suoi sottoposti. Un giorno giungono al castello Jaqen H'ghar e gli altri due criminali salvati da Arya, che si sono arruolati tra gli uomini di Ser Amory Lorch. Quando Jaqen H'ghar riesce a parlarle in privato, le promette tre omicidi a sua scelta per ripagarla delle tre vite da lei salvate. Per metterlo alla prova, Arya gli sussurra il nome di Chiswyck, uno dei soldati al servizio di Ser Gregor, e tre giorni dopo l'uomo cade dalle mura del castello.[49]

Nel frattempo la crudeltà di Weese si accresce sempre di più, spingendo Arya a fare il suo nome a Jaqen H'ghar, ma quando vede Lord Tywin e i suoi capitani lasciare il castello per andare in guerra si pente di aver puntato ad obiettivi così piccoli. Tuttavia, prima che possa comunicare a Jaqen H'ghar di aver cambiato idea, anche Weese viene trovato morto.[50]

Vargo Hoat, comandante dei Bravi Camerati ingaggiati da Lord Tywin, torna ad Harrenhal con alcuni prigionieri delle truppe di Roose Bolton, uno degli alfieri di Robb Stark. Per farli scappare Arya si rivolgere a Jaqen H'ghar e lo costringe ad aiutarla minacciandolo di sussurrare il suo stesso nome. Solo quando aprono le porte delle segrete per farne uscire i prigionieri si rendono conto che la cattura era una finzione organizzata da Vargo Hoat per consentire a Roose Bolton di prendere la fortezza. Colpito dalla sua temerarietà, Lord Bolton prende Arya come coppiera. Prima di lasciare Harrenhal, Jaqen H'ghar cambia magicamente la propria faccia ed invita Arya a raggiungerlo un giorno a Braavos per diventare un'assassina degli Uomini senza Volto, dandole una moneta speciale che le consentirebbe di mettersi in contatto con l'organizzazione.[51]

Come coppiera di Roose Bolton, la ragazza ascolta le sue conversazioni e legge le sue lettere, venendo a sapere della caduta del Nord e della morte di Bran e Rickon. Quando scopre che Lord Bolton intende andarsene da Harrenhal lasciandola in mano ai Bravi Camerati Arya convince Gendry e Frittella a scappare insieme verso Delta delle Acque, rubando cavalli e spade.[52]

Tra pace e guerra

Quando ad Approdo del Re giunge la notizia dell'attacco sferrato da Stannis Baratheon contro Capo Tempesta, Tyrion e Cersei festeggiano felici, ma il Folletto approfitta dell'occasione per somministrare alla sorella una sostanza che le causa un malessere, distogliendola per un po' dagli affari politici.[14]

Dopo la morte di Renly Ditocorto viene inviato a Ponte Amaro per indurre i Tyrell ad allearsi con i Lannister, proponendo il matrimonio tra Re Joffrey e Margaery Tyrell.[28]

Nel frattempo, Robb lascia Delta delle Acque e si dirige verso occidente, dove combatte e sconfigge il secondo esercito Lannister, guidato da Ser Stafford.[24] Durante la sua assenza, tuttavia, Ser Cleos Frey torna al castello con le nuove proposte di pace; alcuni degli uomini infiltrati tra la sua scorta cercano di liberare Jaime, ma vengono scoperti e impiccati. Quando Catelyn torna a Delta delle Acque insieme a Brienne, che le ha giurato fedeltà, trova suo padre Lord Hoster morente.[53]

Mentre Robb, diretto verso il Crag, continua a mietere vittorie, anche Ser Edmure parte in guerra per difendere Delta delle Acque dalle scorribande dei Nobile Casa Lannister, tornando vittorioso.[54]

Quando Catelyn riceve la notizia della morte di Bran e Rickon, ne rimane sconvolta e si reca nelle segrete a parlare con Jaime Lannister. Al termine del colloquio, prende una decisione e chiede a Brienne di consegnarle la sua spada.[55] 

Pronti all'assedio

Nel rispetto dell'accordo matrimoniale preso da Tyrion con il Principe Doran Martell, Myrcella parte per Dorne con la scorta di Ser Arys Oakheart. Il corteo che l'ha accompagnata al porto viene preso d'assalto da una rivolta di popolani, nel corso della quale molte persone perdono la vita.[56]

Anche a causa di questo incidente, Cersei vuole allontanare Tommen dalla capitale per metterlo in salvo, ma quando Tyrion lo scopre fa rapire il nipote, in modo che stia al sicuro ma sotto il suo controllo.[57] Nel frattempo apprende che qualcuno ha scoperto la magione di Shae e decide di farla assumere come domestica da Lollys.[57] Fa appena in tempo: come rappresaglia per il rapimento di Tommen Cersei fa rapire a sua volta quella che crede essere l'amante del fratello, prendendo invece Alayaya, un'altra prostituta; quando lo scopre, Tyrion la minaccia di fare a Tommen qualsiasi male venga fatto alla ragazza.[58]

Al posto di Ser Preston Greenfield, morto nella sommossa, e di Ser Boros Blount, destituito dalla regina per non aver saputo proteggere Tommen, Tyrion sceglie come nuovi membri della Guardia Reale Ser Balon Swann e Ser Osmund Kettleback, un mercenario che fa il doppio gioco tra lui e Cersei.[59]

Sansa ha le sue prime mestruazioni e cerca di nasconderlo, per paura che ora Joffrey possa sposarla, ma la regina viene subito avvertita.[60]  

La battaglia delle Acque Nere

La flotta di Stannis Baratheon[, quattro volte quella reale, arriva ad Approdo del Re. Le donne di corte si rifugiano nel Fortino di Maegor, ed insieme a loro c'è anche Ser Ilyn Payne,[61] con l'incarico di giustiziarle nel caso la battaglia volgesse al peggio.[62]

Quando tutte le navi di Stannis affrontano la risalita delle Rapide Nere i difensori iniziano a lanciare dalle mura ampolle di altofuoco mentre all'ingresso della baia viene alzata una grande catena che impedisce la fuga delle navi. La flotta di Stannis resta così intrappolata nell'incendio e decimata.[63]

A terra, tuttavia, l'andamento della battaglia è favorevole alle truppe Baratheon, guidate da Stannis in persona.[64] Temendo il peggio, Tyrion decide di condurre una sortita fuori dalle mura[64], con accanto Podrick Payne e Ser Mandon Moore.[65] Quest'ultimo prende alla sprovvista Tyrion, cercando di ucciderlo durante la battaglia, ma fallisce nell'intento e muore per mano di Podrick.[65]

Quando la caduta della città sembra ormai inevitabile, Sansa cerca di rincuorare le altre dame e poi si rifugia nelle sue stanze. Lì viene raggiunta dal Mastino che, terrorizzato dal fuoco, fugge dalla città dopo averle chiesto invano di seguirlo.[66]

L'esito della battaglia tuttavia si capovolge a causa dell'intervento improvviso dell'esercito di Lord Tywin, cui si sono unite le truppe Tyrell.[66]

Le conseguenze della guerra

Ad Approdo del Re molti uomini vengono premiati per il loro valore, altri perdonati per il loro tradimento, purché si sottomettano. Lord Tywin assume personalmente il governo del regno e ai Tyrell vengono concessi grandi onori: un posto nel Concilio Ristretto per Lord Mace, uno nella Guardia Reale per Ser Loras e Joffrey ripudia Sansa a favore di Margaery. Sansa è sollevata, ma Ser Dontos le ricorda che è ancora in pericolo le promette che il giorno del matrimonio di Joffrey riuscirà a farla fuggire; le consegna una rete per i capelli da indossare all'occasione.[67]

Nel frattempo, Grande Inverno è assediata dagli uomini del Nord guidati da Ser Rodrik Cassel, ma Theon cerca di resistere. La situazione si sblocca tuttavia quando gli uomini di Forte Terrore attaccano e massacrano gli uomini di Ser Rodrik. Entrato nel castello Ramsay rivela la sua vera identità e i suoi uomini mettono a ferro e fuoco Grande Inverno uccidendo sia la sua gente che gli Uomini di Ferro e prendendo prigioniero Theon.[68]

Dopo l'incendio, Bran, Rickon e i loro compagni escono dalle cripte, dove sono stati rifugiati fin dalla loro fuga. Prima di andarsene si recano nel parco degli dei, dove trovano Maestro Luwin morente. Su suo consiglio, il gruppo si divide: Osha e Rickon si dirigono lungo la Strada del Re, mentre gli altri si avviano verso nord in direzione della Barriera.[69]

Lista dei POV

Il prologo del libro è dedicato a Cressen, un maestro della Cittadella in servizio a Roccia del Drago.

I POV che compaiono in A Clash of Kings, in ordine di apparizione, sono:

Elenco dei capitoli

A Clash of Kings è composto da un prologo, sessantanove capitoli e delle appendici riepilogative dei personaggi e delle casate.

ACOK00 - Prologue ACOK01 - Arya ACOK02 - Sansa ACOK03 - Tyrion ACOK04 - Bran
ACOK05 - Arya ACOK06 - Jon ACOK07 - Catelyn ACOK08 - Tyrion ACOK09 - Arya
ACOK10 - Davos ACOK11 - Theon ACOK12 - Daenerys ACOK13 - Jon ACOK14 - Arya
ACOK15 - Tyrion ACOK16 - Bran ACOK17 - Tyrion ACOK18 - Sansa ACOK19 - Arya
ACOK20 - Tyrion ACOK21 - Bran ACOK22 - Catelyn ACOK23 - Jon ACOK24 - Theon
ACOK25 - Tyrion ACOK26 - Arya ACOK27 - Daenerys ACOK28 - Bran ACOK29 - Tyrion
ACOK30 - Arya ACOK31 - Catelyn ACOK32 - Sansa ACOK33 - Catelyn ACOK34 - Jon
ACOK35 - Bran ACOK36 - Tyrion ACOK37 - Theon ACOK38 - Arya ACOK39 - Catelyn
ACOK40 - Daenerys ACOK41 - Tyrion ACOK42 - Davos ACOK43 - Jon ACOK44 - Tyrion
ACOK45 - Catelyn ACOK46 - Bran ACOK47 - Arya ACOK48 - Daenerys ACOK49 - Tyrion
ACOK50 - Theon ACOK51 - Jon ACOK52 - Sansa ACOK53 - Jon ACOK54 - Tyrion
ACOK55 - Catelyn ACOK56 - Theon ACOK57 - Sansa ACOK58 - Davos ACOK59 - Tyrion
ACOK60 - Sansa ACOK61 - Tyrion ACOK62 - Sansa ACOK63 - Daenerys ACOK64 - Arya
ACOK65 - Sansa ACOK66 - Theon ACOK67 - Tyrion ACOK68 - Jon ACOK69 - Bran
ACOK - Appendici

Mappe

Premi e nomination

  • Vincitore del premio Locus Award 1999 nella categoria "Fantasy Novel"[71]
  • Vincitore del premio SF Site Readers Poll 1999[72]
  • Vincitore del premio Ignotus Award 2004 nella categoria "Foreign Novel"[73]
  • Nominato al premio Nebula Award 2000 nella categoria "Novel"[74]

Edizioni italiane

A Clash of Kings è stato pubblicato per la prima volta in Italia dalla Mondadori nella collana Omnibus spezzato in due volumi, Il regno dei lupi (hardcover, 2001, ISBN 978-88-04-49654-0) e La regina dei draghi (hardcover, 2001 ISBN 978-88-04-49656-4).

A circa un anno di distanza è seguita l'edizione in brossura, sempre da parte della Mondadori, nella collana Oscar Bestseller. È stata mantenuta la suddivisione del libro originale in due volumi separati, Il regno dei lupi (paperback, 2002, ISBN 978-88-04-50796-3) e La regina dei draghi (paperback, 2002, ISBN 978-88-04-51061-1).

Nel 2008 per la collana Le Grandi Saghe edita da Urania è stato pubblicato Lo scontro dei re (paperback, 2008), che ripropone in un unico volume l'intero A Clash of Kings per la prima volta in lingua italiana.

Nel 2011, sull'onda del successo della serie TV negli Stati Uniti, la Mondadori ha pubblicato Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco vol. 1 (paperback, 2011, ISBN 978-88-04-61031-1), che racchiude in un unico libro i primi due volumi originali della saga, A Game of Thrones e A Clash of Kings].

In concomitanza con la trasmissione della seconda stagione della serie TV in Italia, A Clash of Kings è stato ripubblicato da Mondadori in un unico volume dal titolo Il regno dei lupi - La regina dei draghi (paperback, 2012, ISBN 978-88-04-62090-7).

Successivamente, la Mondadori ha deciso di pubblicare una nuova edizione in copertina rigida deluxe, dal titolo Il Trono di Spade (Vol.2) (hardcover, 2013, ISBN 978-88-04-63073-9).

Nel 2016, nella collana Oscar Fantastica, Mondadori ripropone una versione nuovamente divisa in due volumi, Il regno dei lupi (paperback, 2016, ISBN 978-88-04-66211-2) e La regina dei draghi (paperback, 2016, ISBN 978-88-04-66210-5).

Principali edizioni straniere

Francia

La Bataille des Rois
2000, copertina hardcover
Casa editrice Pygmalion
Traduzione a cura di Jean Sola
ISBN 978-2-857-04620-2

L'Ombre maléfique
2000, copertina hardcover
Casa editrice Pygmalion
Traduzione a cura di Jean Sola
ISBN 978-2-857-04638-7

L'invincible forteresse
2000, copertina hardcover
Casa editrice Pygmalion
Traduzione a cura di Jean Sola
ISBN 978-2-857-04650-9

Germania

Der Thron der Sieben Königreiche
2000, copertina paperback
Casa editrice Blanvalet
Traduzione a cura di Andreas Helweg
ISBN 978-3-442-24923-7

Die Saat des goldenen Löwen
2000, copertina paperback
Casa editrice Blanvalet
Traduzione a cura di Andreas Helweg
ISBN 978-3-442-24934-3

Gran Bretagna

A Clash of Kings
1998, copertina hardcover
Casa editrice Harper Collins
ISBN 978-0-00-224585-2

Spagna

Choque de reyes
2003, copertina paperback
Casa editrice Gigamesh
Traduzione a cura di Cristina Macía Orío
ISBN 978-84-93270-22-3

Stati Uniti d'America

A Clash of Kings
1999, copertina hardcover
Casa editrice Bantam Dell
ISBN 978-0-553-10803-3

Note